M.I.S.E. 105^ EMISSIONE di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica ”il Senso Civico” dedicato a Medici senza frontiere, nel 50° anniversario della fondazione

Il Ministero dello Sviluppo Economico, emette il 22 novembre 2021, distribuito dalle Poste Italiane, un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica ” il Senso Civico” dedicato a Medici senza frontiere, nel 50° anniversario della fondazione, con indicazione tariffaria B zona 3, corrispondente ad €3,10.

  • data: 22 novembre 2021
  • dentellatura: 11
  • dimensioni francobollo: 40 x 30 mm
  • stampa: rotocalcografia
  • tipo di cartacarta bianca, patinata gommata, autoadesiva, non fluorescente
  • colori: tre
  • stampato: I.P.Z.S. Roma
  • tiratura: 300.000
  • valoreB zona 3= €3.10
  • bozzettista E. Ponzi
  • num. catalogo francobolloMichel __4384_ YT __4144__ UNIF _4227__
  • Il francobollo: La vignetta raffigura un operatore umanitario di spalle con la caratteristica pettorina, su cui spicca il logo dell’organizzazione internazionale Medici Senza Frontiere, che sorregge un bambino. Completano il francobollo le leggende “Medici Senza Frontiere” e “50 anni”, la scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B zona 3”.

Se sei interessato all’acquisto di questo francobollo lo puoi acquistare al prezzo di € 4,50 inviandomi una richiesta alla mia email: protofilia1@gmail.com

Medici Senza Frontiere (acronimo MSF) è un’organizzazione internazionale non governativa, fondata il 22 dicembre 1971 a Parigi da medici e giornalisti tra cui Bernard Kouchner, insignita con il Nobel per la pace nel 1999. Il suo mandato è quello di portare soccorso sanitario ed assistenza umanitaria in caso di conflitti, epidemie, disastri naturali e nelle zone del mondo in cui il diritto alla cura non è garantito. Nel 2020, l’organizzazione era attiva in 87 paesi con oltre 65.000 dipendenti per lo più medici locali, infermieri e altri professionisti medici, esperti logistici, ingegneri e amministratori idrici e igienico-sanitari. I donatori privati forniscono circa il 90% del finanziamento dell’organizzazione, mentre le donazioni aziendali forniscono il resto, dando a MSF un budget annuale di circa 1,63 miliardi di dollari.

logo

Attività

Dal 1971 Medici Senza Frontiere offre cure mediche nei contesti di crisi. In particolare le attività spaziano dalla risposta alle emergenze, come terremoti, tsunami e uragani, ai conflitti armati, come in Afghanistan o Iraq, dove vengono costruiti ospedali, supportati quelli esistenti o allestiti punti medici vicino alle linee del fronte.

I pazienti di Medici Senza Frontiere sono solitamente persone in fuga da guerre e povertà, gruppi etnici emarginati, malati affetti da patologie trascurate, persone intrappolate in aree urbane con alti tassi di violenza.

Medici Senza Frontiere interviene in caso di epidemie come morbillo, malaria, meningite, febbre gialla o colera curando i malati ed effettuando campagne di vaccinazione di massa. MSF gestisce inoltre programmi per l’HIV/AIDS e la tubercolosi, e cura le malattie tropicali dimenticate.

Il maremoto dell’Oceano Indiano del 2004

In occasione della tragedia dello tsunami nel sud-est asiatico, il 29 dicembre 2004, 72 ore dopo che il violento tsunami del 26 dicembre aveva colpito il Sudest asiatico, i primi operatori umanitari di MSF avevano già raggiunto le zone maggiormente colpite. Dopo una prima valutazione dei bisogni, MSF aveva deciso di concentrare le proprie azioni principalmente nella provincia di Aceh, a nord dell’isola di Sumatra, in Indonesia e lungo le coste settentrionali, orientali e meridionali dello Sri Lanka. All’indomani del maremoto, il 27 dicembre, MSF aveva lanciato una campagna di raccolta fondi straordinaria per raccogliere almeno 1,5 milioni di euro per avviare i primi soccorsi. MSF era consapevole del fatto che l’immediatezza dell’intervento avrebbe potuto fare la differenza nel salvare la vita a migliaia di persone.

In pochi giorni, MSF aveva già ricevuto oltre 90 milioni di euro a livello internazionale. Solo in Italia, erano stati raccolti 9 milioni di euro. Cifre che superavano i bisogni finanziari preventivati da MSF per fare fronte alle conseguenze dello tsunami: MSF, in quanto organizzazione di soccorso medico, era infatti intervenuta in un’ottica di risposta dell’emergenza umanitaria, e non in un’ottica di ricostruzione e sviluppo di lungo periodo, ambiti di competenza di altre organizzazioni.

Per questo motivo, con una decisione assai controversa e dibattuta in Italia e nel resto del mondo, MSF, già il 4 gennaio 2005, e cioè dopo soli 9 giorni dal maremoto, aveva annunciato la sospensione della raccolta fondi dedicata all’emergenza Tsunami. Un’iniziativa ampiamente riportata dai mass media italiani e da quelli del resto del mondo.

Epidemia di Ebola in Africa Occidentale nel 2013-2014

La più grave epidemia di Ebola della storia è scoppiata il 26 dicembre 2013 quando un bambino di due anni si ammalò a Meliandou, un remoto villaggio della Guinea. Durante l’epidemia di Ebola in Africa Occidentale sono state contagiate 28.646 persone. MSF è intervenuta impiegando fino a 4.000 operatori nazionali e 325 internazionali.

Medico dell’Associazione all’opera

Il tifone Yolanda (Haiyan) delle Filippine nel 2013

A seguito della tragedia del tifone Yolanda che nel novembre 2013 sì è abbattuto con forza devastante sulle Filippine, Medici senza frontiere ha inviato, nell’immediatezza della catastrofe del Tifone Haiyan, le proprie équipe d’emergenza a Cebu accompagnate da 200 tonnellate di aiuti medici e logistici: kit medici, materiali per le visite mediche, vaccini contro il tetano, tende, kit igienici.

Emergenza Rohingya 2017

A seguito dell’esodo di massa dei Rohingya dal Myanmar verso il Bangladesh, MSF ha intensificato le sue operazioni nel distretto di Cox’s Bazar dove attualmente gestisce 15 cliniche, 3 centri sanitari di base e 5 ospedali. All’inizio, più della metà dei pazienti venivano curati per lesioni legate alla violenza, ma presto sono emersi altri problemi di salute causati dal sovraffollamento e dalle scarse condizioni igieniche nei campi. Dall’agosto 2017 all’agosto 2018 le équipe di MSF hanno effettuato oltre 656 200 visite mediche.

Uno studio retrospettivo sulla mortalità condotto da MSF a dicembre 2017 ha rivelato che almeno 6 700 Rohingya sono stati uccisi in Myanmar nel primo mese dopo lo scoppio delle violenze, tra loro 730 bambini al di sotto dei 5 anni.

Ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale (2015 – in corso)

Il 21 luglio 2019 MSF ha annunciato la ripresa delle attività nel Mediterraneo centrale con luna nuova nave, la Ocean Viking, gestita in collaborazione con Sos Mediterranee. Il team di MSF a bordo è formato da 9 persone: un medico, due infermieri, un’ostetrica, un logista, un mediatore culturale, un responsabile per gli affari umanitari, un responsabile della comunicazione e un capoprogetto che coordina la squadra.

Dall’inizio delle attività in mare (2015), MSF ha contribuito a salvare oltre 80.000 vite, nel rispetto del diritto marittimo e internazionale, a bordo delle navi Aquarius, Bourbon Argos, Dignity, Prudence, Phoenix, Ocean Viking e attualmente con la Geo Barents.

Guerra in Yemen (2015 – in corso)

Dal 2015 in Yemen si svolge il più grande intervento di MSF in una zona di conflitto. Nel gennaio 2019 ha lanciato l’allarme sulla situazione nello Yemen sud-occidentale dove migliaia di mine e altri ordigni esplosivi improvvisati, sparsi nelle strade e nei campi per impedire l’avanzata delle truppe di terra sostenute dalla coalizione guidata dall’Arabia saudita e dagli Emirati, minacceranno per decenni la vita dei civili.

Ebola in Repubblica Democratica del Congo (2018 – in corso)

Le équipe di MSF hanno intensificato le loro attività per contenere l’epidemia di Ebola nel Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo, dichiarata il 1º agosto 2018. Si tratta della più grave emergenza Ebola mai registrata nel paese dalla scoperta del virus nel 1976 e della seconda peggiore epidemia di Ebola nella storia. Si sta diffondendo in località urbane e aree isolate, difficili da raggiungere anche a causa del conflitto in corso.

Isole greche (2016 – in corso)

MSF lavora sulle isole di Lesbo e Samos per rispondere ai bisogni medico umanitari di rifugiati e migranti, in particolare provenienti da Afghanistan e Siria, che arrivano dalla vicina Turchia. L’intervento più grande si svolge sull’isola di Lesbo dove è attiva una clinica pediatrica e una di salute mentale per adulti a Mitilene. Il 10 giugno 2021 ha lanciato un rapporto sui 5 anni di lavoro nelle isole greche.

Covid-19 (2020 – in corso)

Dopo aver offerto la disponibilità alla taskfoce del governo italiano a dare un supporto alla risposta al coronavirus, MSF ha iniziato a marzo un intervento nel lodigiano per supportare gli ospedali di Lodi, Codogno, Casalpusterlengo e Sant’Angelo Lodigiano, e nella Regione Marche per supportare le strutture per anziani.

Italia (1999 – in corso)

MSF lavora in Italia dal 1999, alternando progetti agli sbarchi, nei centri di accoglienza e negli insediamenti informali di diverse regioni, per fornire assistenza medica, umanitaria, psicologica e orientamento socio-sanitario a rifugiati e migranti, in collaborazione con le autorità italiane.

Storia

Una bambina con il kwashiorkor durante la guerra civile nigeriana

Fondata il 20 dicembre 1971, MSF nasce dalla fusione di due associazioni di medici e giornalisti svizzeri con alle spalle una duplice esperienza in emergenze umanitarie in Biafra e in Bangladesh. MSF ha due scopi principali: da un lato salvare vite umane, dall’altro raccontare e denunciare i contesti in cui lavora.

Attualmente MSF è costituita da cinque grandi sezioni operative in Belgio, Francia, Svizzera, Paesi Bassi e Spagna, da 3 associazioni regionali e 21 sezioni partner che partecipano al movimento con la gestione diretta di alcuni progetti e/o con attività di raccolta fondi, reclutamento degli operatori umanitari, informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

Raccolta fondi

L’attività di Medici Senza Frontiere viene finanziata con donazioni attraverso vari meccanismi: ad esempio, in Italia, anche attraverso lo strumento del 5×1000 grazie al quale MSF ha raccolto nel 2018 oltre 11 milioni di euro.

A livello globale, nel 2017, le donazioni ammontavano a 1,53 miliardi di euro dei quali 6,3 milioni provenienti dai singoli donatori che, insieme alle donazioni provenienti da aziende e fondazioni, costituivano il 96% dei fondi raccolti.

Campagne

In passato ha promosso le seguenti campagne:

  • Stop Novartis è stata lanciata per chiedere alla farmaceutica Novartis di rinunciare a una causa intentata contro il Governo Indiano che, se vinta, limiterebbe ulteriormente la disponibilità di farmaci economici e di qualità per i Paesi più poveri. L’iniziativa rientra nella più generale “Campagna per l’accesso ai farmaci essenziali” di MSF (articolo tratto dal sito Wikipedia).

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