46-47-48 e 49^ emissione di n.4 francobolli ordinari, emesso il 27 luglio 2023, appartenenti alla serie tematica ” il senso civico” dedicato alla Salvaguardia dei diritti e delle libertà, con sovraprezzo per i profughi dell’Ucraina: le Chiese di Kiev, il teatro di Mariupol, la Piazza di Leopoli, il Porto di Odessa

46-47-48 e 49^ emissione di n.4 francobolli ordinari, emesso il 27 luglio 2023, appartenenti alla serie tematica ” il senso civico” dedicato alla Salvaguardia dei diritti e delle libertà, con sovraprezzo per i profughi dell’Ucraina: le Chiese di Kiev, il teatro di Mariupol, la Piazza di Leopoli, il Porto di Odessa, dal valore indicato B zona 1 con sovraprezzo di €3.75.

  • dentellatura:   11 effettuata con fustellatura
  • dimensioni francobollo: 30 x 40 mm.
  • stampa: in rotocalcografia
  • tipo di cartabianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco)
  • stampato: I.P.Z.S. Roma
  • tiratura: 400.005
  • valore:  B zona 1 + 3,75
  • colori: sei
  • bozzettistaK. Lypovka
  • num. catalogo francobolloMichel ______ YT _______ UNIF ________
  • Il francobollo: il francobollo riproduce, un dipinto che ha partecipato al concorso “UKRAINIAN ARTIST FOR ITALIAN STAMP” organizzato dal Ministero della Cultura e della Politica dell’Informazione dell’Ucraina e precisamente: Chiese di Kiev – Space of Possibilities di Kateryna Lypovka; In alto, a destra, è presente una banda orizzontale con i colori della bandiera dell’Ucraina a delimitare la scritta “UCRAINA”. Completa il francobollo la legenda “CHIESE DI KYIV”, la scritta “ITALIA”, “+ € 3,75 PER I PROFUGHI DELL’UCRAINA” e l’indicazione tariffaria “B ZONA 1”.
  • dentellatura:  11  effettuata con fustellatura
  • dimensioni francobollo: 30 x 40 mm.
  • stampa: in rotocalcografia
  • tipo di cartabianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco)
  • stampato: I.P.Z.S. Roma
  • tiratura: 400.005
  • valore:  B zona 1 + 3.75
  • colori: sei
  • bozzettistaS. Smetankin
  • num. catalogo francobolloMichel ______ YT _______ UNIF ________
  • Il francobollo: il francobollo riproduce, un dipinto che ha partecipato al concorso “UKRAINIAN ARTIST FOR ITALIAN STAMP” organizzato dal Ministero della Cultura e della Politica dell’Informazione dell’Ucraina e precisamente: Teatro di Mariupol – Mariupol Drama Theatre di Serhiy Smetankin; In alto, a destra, è presente una banda orizzontale con i colori della bandiera dell’Ucraina a delimitare la scritta “UCRAINA”. Completa il francobollo la legenda “TEATRO di MARIUPOL ”, la scritta “ITALIA”, “+ € 3,75 PER I PROFUGHI DELL’UCRAINA” e l’indicazione tariffaria “B ZONA 1”.
  • dentellatura:  11  effettuata con fustellatura
  • dimensioni francobollo: 30 X 40 mm.
  • stampa: in rotocalcografia
  • tipo di cartabianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco)
  • stampato: I.P.Z.S. Roma
  • tiratura: 400.005
  • valore:  B zona 1 + 3.75
  • colori: sei
  • bozzettistaYu. Bandera
  • num. catalogo francobolloMichel ______ YT _______ UNIF ________
  • Il francobollo: il francobollo riproduce, un dipinto che ha partecipato al concorso “UKRAINIAN ARTIST FOR ITALIAN STAMP” organizzato dal Ministero della Cultura e della Politica dell’Informazione dell’Ucraina e precisamente: Piazza di Leopoli – Sunset in Lviv di Yuriy Bandera; In alto, a destra, è presente una banda orizzontale con i colori della bandiera dell’Ucraina a delimitare la scritta “UCRAINA”. Completa il francobollo la legenda “PIAZZA di LEOPOLI”, la scritta “ITALIA”, “+ € 3,75 PER I PROFUGHI DELL’UCRAINA” e l’indicazione tariffaria “B ZONA 1”.
  • dentellatura:  11  effettuata con fustellatura
  • dimensioni francobollo: 30 X 40 mm.
  • stampa: in rotocalcografia
  • tipo di cartabianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco)
  • stampato: I.P.Z.S. Roma
  • tiratura: 400.005
  • valore:  B Zona 1 +3.75
  • colori: sei
  • bozzettistaS. Skorobogatov
  • num. catalogo francobolloMichel ______ YT _______ UNIF ________
  • Il francobollo: il francobollo riproduce, un dipinto che ha partecipato al concorso “UKRAINIAN ARTIST FOR ITALIAN STAMP” organizzato dal Ministero della Cultura e della Politica dell’Informazione dell’Ucraina e precisamente: Porto di Odessa – Sunset in Lviv di Yuriy Bandera; In alto, a destra, è presente una banda orizzontale con i colori della bandiera dell’Ucraina a delimitare la scritta “UCRAINA”. Completa il francobollo la legenda “PORTO DI ODESSA”, la scritta “ITALIA”, “+ € 3,75 PER I PROFUGHI DELL’UCRAINA” e l’indicazione tariffaria “B ZONA 1”.

Se sei interessato all’acquisto di questi francobolli, li puoi acquistare, al prezzo di € 9.00 cadauno, oppure l’intera serie al prezzo di € 36,00 inviando una richiesta alla email: protofilia1@gmail.com

La cattedrale di Santa Sofia  è una chiesa ortodossa di Kiev. L’edificio religioso, che ha una storia millenaria risalente al Rus’ di Kiev, è uno dei luoghi più famosi della città, ed è stato il primo sito ucraino ad essere inserito tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

La bellissima Cattedrale di Santa Sofia

Il complesso della cattedrale è il componente principale del Santuario nazionale di Sofia di Kiev, l’istituzione statale responsabile della sua preservazione e di quella di altri luoghi storici della città.

Storia

La cattedrale trae il nome da quella di Hagia Sophia di Costantinopoli. La cattedrale è stata costruita a partire dal 1037. La struttura è composta da 5 navate, 5 absidi e (abbastanza strano per l’architettura bizantina) 13 cupole. È circondata da una doppia fila di gallerie su tre lati, e misura 37×55 metri. All’interno contiene mosaici e affreschi dell’XI secolo, compresa una cadente rappresentazione della famiglia reale di Jaroslav.

Originariamente la cattedrale fu anche il luogo di sepoltura dei governanti di Kiev. Vi furono inumati Vladimir II di Kiev, Vsevolod di Kiev e, ovviamente visto che ne è il fondatore, Jaroslav I di Kiev, nonostante solo la tomba di quest’ultimo sia ancora presente ai giorni nostri.

La cattedrale fu saccheggiata una prima volta nel 1169 da Andrea I di Vladimir del Principato di Vladimir-Suzdal. Dopo l’invasione mongola della Russia del 1240 la cattedrale cadde in disuso. A seguito dell’unione di Brest (1595-1596), la cattedrale di Santa Sofia venne annessa alla chiesa greco-cattolica ucraina finché non venne reclamata dal metropolita ucraino ortodosso Pietro Mogila (Mohyla) nel 1633. Mogila commissionò le riparazioni e la parte superiore dell’edificio venne quasi completamente ricostruita, sul modello dell’italiano Ottaviano Mancini in stile barocco ucraino, mantenendo gli interni bizantini e con loro lo splendore del complesso. I lavori vennero proseguiti dall’Etmano cosacco Ivan Mazepa, e nel 1740 la cattedrale assunse il suo attuale aspetto.

Dopo la rivoluzione russa del 1917, e durante la campagna antireligiosa sovietica del 1920, il governo decise la distruzione della cattedrale e la trasformazione delle fondazioni in un parco dedicato agli “eroi di Perekop” (in memoria della vittoria dell’Armata Rossa nella guerra civile russa in Crimea). La cattedrale venne salvata dalla distruzione grazie agli sforzi di molti scienziati e storici. Nonostante questo, nel 1934, le autorità sovietiche confiscarono la chiesa e le vicine strutture risalenti al diciassettesimo-diciottesimo secolo trasformandole in museo storico ed architettonico.

A partire dai tardi anni ottanta i politici sovietici e, in seguito, ucraini, promisero di farla ritornare una chiesa ortodossa. A causa di vari scismi avvenuti nella chiesa, tutte le fazioni ortodosse, nonché la Chiesa greco-cattolica ucraina, la reclamarono. La funzione religiosa più famosa fu il funerale del patriarca Volodymyr della Chiesa ortodossa ucraina – Patriarcato di Kiev (luglio 1995); in seguito non è più stato concesso il diritto a cerimonie religiose.

Una manifestazione degli Ucraini contro l’invasione Russa

Oggi il complesso è un museo della cristianità ucraina (articolo parzialmente  estrapolato dal sito Wikipedia).

TEATRO DI MARIUPOL

Il Teatro d’arte drammatica dell’oblast’ di Donec’k, più comunemente noto come Teatro Drama , è il nome di una compagnia teatrale della città di Mariupol’ nata nel 1878 nonché il nome del teatro dove la compagnia allestisce i propri spettacoli.

Il teatro di Mariupol prima e dopo il bombardamento Russo

L’edificio è divenuto un’immagine iconica dell’assedio russo alla città, nel più ampio quadro dell’invasione russa dell’Ucraina, quando è stato fatto oggetto di un bombardamento il 16 marzo 2022.

Storia della compagnia

Nel 1878 Vasily Leontiiovič Šapovalov, figlio di un ricco mercante cittadino, affitta uno spazio da adibire a teatro stabille della prima compagnia teatrale professionista dell’intera regione di Donec’k. Nove anni più tardi, grazie ai finanziamenti dello stesso Šapovalov, al teatro viene data una nuova sede, dotata di ampio palcoscenico e capace di ospitare 800 spettatori, inizialmente chiamata Sala Concerti e poi Teatro d’inverno. La nuova sede viene inaugurata l’8 novembre con l’allestimento de L’ispettore generale di Nikolaj Vasil’evič Gogol’.

Dopo la rivoluzione russa, la gestione del teatro passa nel 1920 ad un collettivo chiamato Teatro nuovo che a partire dal 1936 può esibirsi in una nuova sede, la prima ad occupare lo spazio ancora oggi utilizzato. Nel 1947 la compagnia viene sciolta.

A seguito della decisione nel 1959 di rifondare la compagnia e di dare al teatro lo status di teatro nazionale del Donec’k, l’edificio è rinnovato e il 2 novembre dell’anno successivo si tiene lo spettacolo d’inagurazione del nuovo teatro mettendo in scena Una storia di Irkutsk di Aleksei Nikolaevič Arbuzov.

Nel 1978, in occasione del centenario della nascita della compagnia, le viene conferito l’Ordine del distintivo d’onore per i suoi meriti nell’arte teatrale. Mentre nel 2007 il ministero della cultura e del turismo le riconosce lo status di accademia.

Architettura

Il più recente degli edifici che hanno ospitato il teatro fu edificato nel 1960 dagli architetti Krylov e Malyšenko sul luogo del precedente costruito nel 1936 che aveva, a sua volta, utilizzato l’area in cui si ergeva la chiesa di Santa Maria Maddalena sorta nel 1862 ma chiusa in epoca sovietica.

Costruito in stile neoclassico con la tipica pietra grigia proveniente dalle cave di Inkerman, presentava numerosi decorazioni in stucco. Il timpano ospitava un gruppo scultoreo raffigurante operai metallurgici e contadini, le più comuni professioni dell’epoca nella regione.

Nel 1985 venne aggiunto al teatro anche un secondo palco più piccolo con una platea di 70 posti.

Il 16 marzo 2022, nell’assedio alla città durante l’invasione russa dell’Ucraina, il teatro è stato in buona parte distrutto da bombardamenti (articolo parzialmente  estrapolato dal sito Wikipedia).

PIAZZA LEOPOLI

Piazza del Mercato, anche nota come piazza Rynok, si trova nel centro storico di Leopoli, la parte più vecchia della città nella omonima oblast’ dell’Ucraina.

Storia

Dopo la fondazione della città di Leopoli nel tardo medioevo la piazza, che risale forse al XIII secolo e sicuramente ai tempi di Casimiro III di Polonia, del secolo successivo, è divenuta il centro cittadino. Ha mantenuto nel tempo la sua antica struttura architettonica e vi sono stati edificati importanti palazzi storici. Sino al 1825 vi si affacciava anche l’antica torre del municipio che andò distrutta, con gli edifici vicini, in un incendio. La torre venne riedificata circa dieci anni più tardi. Dal 1998 è stata riconosciuta parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Descrizione

La piazza è il centro della vita sociale della città di Leopoli. Ha pianta rettangolare con lati di circa 142 e 129 metri. La piazza è circondata da 44 palazzi che rispettano diversi stili architettonici. Nella piazza vi sono 4 fontane con statue che raffigurano figure mitologiche: NettunoDianaAnfitrite e Adone.

 Monumenti e luoghi d’interesse

  • Palazzo Bandinelli, tardo rinascimentale costruito nel 1589 e nel 1634 acquistato da Roberto Bandinelli, mercante di Firenze fondatore del primo ufficio postale della Galizia orientale.
  • Casa Nera, edificio rinascimentale costruito per l’esattore delle tasse italiano Tomaso Alberti nel 1577.
  • Palazzo Korniakt, costruito dall’architetto polacco Piotr Barbon per il mercante Konstanty Korniakt completato nel 1580.
  • Palazzo Lubomirski, costruito nel XVIII secolo su progetto di Jan de Witte. La facciata principale del palazzo si trova sulla piazza del Mercato.
  • Ex palazzo arcivescovile, ricostruito nel 1634 da Jan Pokorowicz, su iniziativa dell’arcivescovo Stanisław Grochowski.
  • Residenza di Korytovsky. In origine sul sito si trovavano due diversi edifici che nel 1765 divennero entrambi proprietà del comandante di Leopoli Felicjan Korytovs’kyj. Nel 1768 circa 400 condannati a morte vennero obbligati a costruire l’edificio moderno, completato nel 1770 e successivamente i condannati furono giustiziati (articolo parzialmente  estrapolato dal sito Wikipedia).

PORTO DI ODESSA

Il porto di Odessa o porto commerciale marittimo di Odessa, situato vicino a Odessa, è il più grande porto marittimo dell’Ucraina e uno dei più importanti del bacino del mar Nero, con un traffico commerciale di 40 milioni di tonnellate di merci, di cui 15 milioni di materie solide e 25 milioni liquide.

Il porto dispone di un accesso diretto alla rete ferroviaria, il che consente un rapido trasferimento di merci dalle rotte marittime al trasporto su terra. Insieme ai suoi porti satelliti più recenti di Čornomors’k (1958) e Yuzhne (1973), il porto di Odessa è il più importante nodo del traffico passeggeri e commerciale dell’Ucraina. Dal 2014 è sede della principale base navale della Marina militare ucraina.

Localizzazione

Il porto si trova sulle sponde occidentali della baia di Odessa. È costituito da diversi porti che sono divisi uno dall’altro da un certo numero di moli, mentre il porto stesso è protetto dal mare aperto da lunghi frangiflutti situati nella baia antistante.

Proprio dietro al molo meridionale (Karantyny), si trova la stazione marittima per i passeggeri dotata di un albergo a più piani sul molo Nova.

Circa a metà vi è il cantiere nautico di manutenzione Ucraina.

Nella parte settentrionale del porto vi sono i depositi del grano e del petrolio, mentre a sud vi è un deposito petrolifero più piccolo tra le banchine di carico dei container. La presenza del porto è segnalata alle navi dal faro Voroncov.

Terminal

Terminal di transito e trasporto logistico

Il terminal è stato aperto il 13 maggio 2005 e ha una superficie di stoccaggio di 51.500 m². Il terminal dispone di due magazzini con una superficie totale di 2.363,80 m², inclusi 60,30 m² per i trasporti preziosi. I magazzini lavorano in senso orario e sono dotati di sistemi a cremagliera progettati per lo stoccaggio delle merci. Ogni rampa di magazzino consente la gestione contemporanea di nove veicoli. L’area ha un sistema di allarme, sorveglianza, antincendio e ventilazione. Nell’edificio principale sono presenti le dogane, la sede delle squadre di protezione delle frontiere e diverse agenzie per il monitoraggio l’ambiente. La sicurezza esterna per l’intero porto è garantita dall’Agenzia di Sicurezza Marittima dell’Ucraina, presente in 15 siti portuali dell’OMTP.

foto panoramica del Porto di Odessa

Terminal petrolifero e gas

Il terminal per petrolio e gas è il più grande in Ucraina: dispone di sei ancoraggi con una capacità totale di stoccaggio di 671.000 m³.

Il distretto petrolifero può accogliere direttamente i camion cisterna, che vengono riempiti nel deposito a cui fluisce il petrolio attraverso le condutture. I depositi hanno altresì accesso diretto alla ferrovia.

Il terminal dei carburanti ha una capacità di traffico annuale di 25,5 milioni di tonnellate.

Terminal passeggeri

Il porto di Odessa è uno dei più importanti terminal passeggeri del mar Nero: nel 2007 vi sono transitati circa quattro milioni di viaggiatori. I moli del terminal possono ricevere fino a cinque motonavi (lunghe fino ad un massimo di 300 metri), con lunghezza complessiva disponibile di 1.370 metri. La profondità vicino ai moli varia da 9,5 a 11,5 metri.

Il terminal dispone di un parcheggio custodito aperto 24 ore su 24. Il complesso dispone di numerosi bar, un salone di concerti, una galleria marina, un museo delle ancore, il museo della flotta marittima dell’Ucraina, un porto per gli yacht, un centro immersioni, la chiesa di San Nicola, un ristorante e altri servizi.

Un bel dipinto del Porto di Odessa del pittore Ivan Aivazovsky

Cantiere nautico Ucraina

Il Cantiere nautico Ucraina venne impiantato dalla Compagnia di navigazione del mar Nero l’anno precedente alla fondazione della città di Odessa.

Durante l’epoca sovietica il cantiere fu una delle principali basi della Compagnia.

Base navale

Dal 1997 il porto è stato una delle basi navali della Marina militare ucraina. Dal 2014, dopo l’occupazione russa della Crimea e la perdita della base navale di Sebastopoli, ne è diventata la base principale (articolo parzialmente  estrapolato dal sito Wikipedia).

Testo bollettino

Il 24 febbraio del 2022 la Russia ha invaso il territorio dell’Ucraina dando vita ad una aggressione militare che ha provocato la fuga di poco meno di 5 milioni di persone.
Complessivamente, infatti, oltre un quarto dell’intera popolazione ucraina ha dovuto spostarsi all’estero a causa della guerra, il più grande flusso di profughi in Europa dopo quelli della seconda guerra mondiale.
Attualmente l’Italia ospita circa 170 mila profughi provenienti da quel Paese, di cui circa 50 mila sono minori.


Più dell’80 per cento dei nuclei famigliari immagina che la propria permanenza in Italia sarà a lungo o medio termine e purtroppo le notizie che giungono da quel martoriato Paese  non inducono a nutrire ottimismo sui tempi nei quali possa essere risolta questa guerra e la conseguente crisi umanitaria.
Questa emissione filatelica non intende in nessun modo entrare nel merito di controverse questioni politico parlamentari come quelle relative alla fornitura di armi ad un Paese aggredito, ma più semplicemente raccogliere fondi da devolvere agli enti pubblici e privati che si fanno carico dell’assistenza ai profughi (ad esempio Protezione Civile, Croce Rossa, Caritas ecc.).


Per raggiungere questo obiettivo è stata introdotta per legge nel nostro ordinamento la possibilità di stampare francobolli con sovrapprezzo disciplinando compiutamente quanto accaduto al tempo del Regno e della Repubblica sino al 2010.
Si tratta naturalmente di utilizzare questa opportunità di coniugare filatelia e solidarietà soltanto ad avvenimenti straordinari ed eccezionali, come per esempio questa emergenza profughi o eventi imprevedibili come terremoti ed alluvioni.
Le immagini  dei quattro francobolli rappresentano rispettivamente le Chiese della Capitale dell’Ucraina Kiev, il teatro di Mariupol’, distrutto nei combattimenti, la Piazza di Leopoli ed il porto di Odessa, località purtroppo ripetutamente citate dai media e luogo di partenza di molti dei profughi che hanno trovato rifugio in Italia.


Essendo stato per più di venti anni Presidente dei Parlamentari amici della Filatelia sono lieto che la nuova normativa permetta di accogliere la nostra richiesta di poter nuovamente abbinare la trasmissione di un messaggio ad un sovrapprezzo da destinare ad interventi di solidarietà alle vittime di eventi straordinari.

On. Avv. Carlo Giovanardi                                                                   

Se sei interessato all’acquisto di questi francobolli, li puoi acquistare, al prezzo di € 9.00 cadauno, oppure l’intera serie al prezzo di € 36,00 inviando una richiesta alla email: protofilia1@gmail.com

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