37^ e 38^ emissione di francobolli ordinari appartenenti alla serie tematica ” il Patrimonio artistico e culturale italiano” dedicati all’Umbria Jazz, nel 50° anniversario del Festival estivo e per la 30a edizione del Festival invernale

37^ e 38^ emissione di francobolli ordinari appartenenti alla serie tematica ” il Patrimonio artistico e culturale italiano” dedicati all’Umbria Jazz, nel 50° anniversario del Festival estivo e per la 30a edizione del Festival invernale, dal valore indicato per entrambi in B, corrispondente ad €1.20 ognuno.

  • dentellatura:  9  effettuata con fustellatura
  • dimensioni francobollo: 40 x 48 mm.
  • stampa: in rotocalcografia
  • tipo di cartabianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco)
  • stampato: I.P.Z.S. Roma
  • tiratura: 250.012
  • valore:  B
  • colori: quadricromia
  • bozzettistaD. Tremlett
  • num. catalogo francobolloMichel ______ YT _______ UNIF ________
  • Il francobollo: il francobollo riproduce il manifesto del 50° anniversario di Umbria Jazz realizzato da David Tremlett intitolato “Jazz Cascade” che rappresenta un’interpretazione artistica stilizzata di una cascata d’acqua. Inoltre è riprodotto il logo di Umbria Jazz. Completa il francobollo la legenda “50° ANNIVERSARIO”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.
  • dentellatura:  9  effettuata con fustellatura
  • dimensioni francobollo: 48 x 40 mm.
  • stampa: in rotocalcografia
  • tipo di cartabianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco)
  • stampato: I.P.Z.S. Roma
  • tiratura: 250.012
  • valore:  B
  • colori: quadricromia
  • bozzettistaD. Tremlett
  • num. catalogo francobolloMichel ______ YT _______ UNIF ________
  • Il francobollo: il francobollo riproduce il manifesto della 30ª edizione di Umbria Jazz Winter realizzato da David Tremlett intitolato “Jazz Cascade” che rappresenta un’interpretazione artistica stilizzata di una cascata d’acqua. Inoltre è riprodotto il logo di Umbria Jazz. Completa il francobollo la legenda “30° ANNIVERSARIO”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

Se sei interessato all’acquisto di questi francobolli, puoi acquistare la serie, al prezzo di €3,80; inviando una richiesta alla email: protofilia1@gmail.com

Umbria Jazz  è il più importante festival musicale jazzistico italiano e uno dei più importanti al mondo. Nato nel 1973, si svolge annualmente a Perugia nel mese di luglio.

logo della manifestazione

Nel 2022 il festival Umbria Jazz viene citato in una puntata della serie del cartone animato de  I Simpson .

Il manifesto di Umbria Jazz apparso anche nei I Simpson

Storia

Le origini

Il 23 agosto 1973 andò in scena il primo concerto, nel teatro naturale della Villalago di Piediluco, frazione di Terni. Il programma prevedeva gli Aktuala e l’orchestra di Thad Jones e Mel Lewis. La prima edizione prevedeva altre tre serate, due a Perugia e una a Gubbio, che però fu cancellata per la pioggia. A Perugia, nella piazza IV Novembre, fecero il loro esordio italiano i Weather Report, e molto fece discutere la performance free-esoterica della Solar Arkestra di Sun Ra, che era stata preceduta dal concerto del più famoso gruppo jazz rock italiano dell’epoca, i Perigeo. Anche il famoso e talentuoso sassofonista Massimo URBANI, ha partecipato a diverse esibizioni al Festival.

Il grande, prematuramente scomparso, artista romano Massimo URBANI ospite di più edizioni del Umbria Jazz

L’iniziativa ebbe un grande successo di pubblico, anche se la gestazione del progetto era stata molto veloce, appena pochi mesi. Umbria Jazz nacque in un caffè, oggi chiuso, del centro storico di Perugia. Da tempo, Carlo Pagnotta, commerciante perugino appassionato di jazz e frequentatore di lungo corso dei maggiori festival europei, sognava un festival a casa sua. Ne parlò con due esponenti di spicco dell’allora neonata Regione dell’Umbria (entrambi poi sarebbero diventati presidenti) che dimostrarono di gradire l’idea e coinvolsero il loro collega al turismo. Fu stilato un programma artistico di massima con l’intervento di Alberto Alberti, allora il principale manager italiano di musicisti jazz, e la proposta fu esaminata e approvata dalla giunta regionale.

Le difficoltà e la chiusura

L’affollamento delle città e delle piazze dell’Umbria nei giorni di Umbria Jazz provocò qualche difficoltà, in particolare in un’edizione l’orchestra di Count Basie rimase bloccata nell’ingorgo degli spettatori.

L’edizione del 1976 vide la presenza di George Coleman, Art Blakey e Dizzy Gillespie.

Tuttavia, la forte politicizzazione degli anni settanta coinvolse anche il festival: una parte del pubblico fischiò Chet Baker e Stan Getz, bianchi e borghesi. Altrettanto acceso, ovviamente, fu il confronto fra le forze politiche locali e negli ambienti culturali. Per non rischiare, gli organizzatori annullarono l’edizione del 1977. Dopo molte polemiche, nel 1978 si tornò a riorganizzare il festival, con una formula che cercava di limitare l’afflusso di spettatori, per cui ogni sera andarono in scena due concerti in due diverse città.

Il festival divenne però poco gestibile. All’edizione del 1978 non ne seguirono altre fino al 1982.

La riapertura

La manifestazione rinacque nel 1982 con molti cambiamenti e gli enti regionali e di promozione turistica non entrarono più nella gestione. Si introdusse, per la prima volta, il biglietto d’ingresso per i concerti più importanti. Nei primi tempi si fece riferimento alla struttura dell’ARCI, una realtà associativa all’epoca molto forte in Umbria. Nel 1985 nacque l’Associazione Umbria jazz, senza fine di lucro, che ha in gestione il marchio “Umbria Jazz”, di proprietà della Regione, e che gestisce da allora il festival in ogni suo aspetto (formula, scelte artistiche, organizzazione, logistica, sponsorizzazioni).

Alcuni anni dopo, per volontà della Regione, nacque la Fondazione Umbria jazz, con il compito di garantire le risorse finanziarie di parte pubblica.

La seconda caratteristica del nuovo festival è che i concerti si tengono quasi solo a Perugia, con alcuni tenuti a Terni, Narni, Orvieto, Foligno, Gubbio, Città di Castello e Assisi.

Nel 1991 vennero organizzate alcune giornate di concerti anche a Fano, con il nome di Umbria Jazz by the Sea. Il successo generato diede origine nel 1993 al festival Fano Jazz by the Sea.

La ripresa del festival si tenne in un tendone da circo nella zona di Pian di Massiano (vicino allo stadio), ben lontano dal centro storico: una specie di confino perché i problemi degli anni Settanta non erano stati dimenticati.

I concerti serali si tenevano ai giardini del Frontone; tra gli artisti si possono citare Sonny Rollins, Randy Crawford, Michel Petrucciani, Phil Collins, Al Jarreau e Keith Jarrett.

Nel 1997 un concerto viene spostato a Villa Fidelia di Spello (Eric Clapton).

Altri concerti si sono tenuti negli anni al settecentesco Teatro del Pavone (Sarah Vaughan, 1984), presso la duecentesca chiesa di San Francesco al Prato (ad esempio Gil Evans, Carmen McRae, la Liberation Music Orchestra), nel duomo di Perugia, nella basilica di San Pietro (Jan Garbarek e Hilliard Ensemble per il progetto Officium) e nello stadio Renato Curi (Miles Davis, The Manhattan Transfer, Sting e Gil Evans nel 1987)).

I palchi di Umbria Jazz

Dal 2003 ad oggi la geografia del festival è cambiata sino ad arrivare oggi con la seguente conformazione:

Una immagine della manifestazione del 2022
  • Arena Santa Giuliana – Main Stage: su questo palco sono saliti nomi quali Ornette Coleman, Van Morrison, Bobby McFerrin, gli Earth, Wind & Fire, James Brown, Prince, Lady Gaga, Tony Bennet, R.E.M., Sting, Tom Jones, Elton John e moltissimi altri tra i grandi esponenti del panorama musicale internazionale;
  • Teatro Morlacchi: nello storico teatro di Perugia Umbria Jazz ospita appuntamenti con alcuni tra i progetti più interessanti del panorama jazz internazionale e italiano;
  • Galleria Nazionale dell’Umbria – Sala Podiani: in questa venue si svolgono i concerti maggiormente legati alle formulazioni più pure del jazz;
  • Outdoor stages – Concerti gratuiti: Piazza IV Novembre, Piazza Matteotti, Giardini Carducci, Chiostro di S. Fiorenzo (Via della Viola), Conservatorio F. Morlacchi di Perugia;

Negli ultimi anni Umbria Jazz ha creato UJ4KIDS, una sezione dedicata ai più piccoli e alle loro famiglie con eventi legati alla cultura e all’educazione musicale.

Durante Umbria Jazz è possibile trovare in tutto il centro storico di Perugia artisti di strada (buskers) e jam session.

Lo stile Le scelte artistiche risultano trasversali: da un lato il jazz, dal più puro alle contaminazioni, la musica brasiliana e la musica nera (blues, gospel, soul, zydeco, marching band, rhythm ‘n’ blues) dall’altro vi sono spesso sconfinamenti nella musica rock, pop e alternativa. In tale ottica vanno viste anche le esibizioni di artisti come Jeff Beck, Thom Yorke, David Byrne, Kraftwerk, Mika, The Chainsmokers, Elton John, Carlos Santana, James Brown, Donna Summer, Eric Clapton, Earth, Wind & Fire, Simply Red e B.B. King (articolo parzialmente estrapolato dal sito Wikipedia).

Testo bollettino

Il 2023 è un anno importante per Umbria Jazz: il Festival festeggia il 50esimo anniversario della versione estiva, che si svolge a Perugia, e il 30esimo di quella invernale, che ha luogo a Orvieto.

Tutto cominciò infatti nell’estate del 1973, quando il Festival nacque come una novità sconvolgente nel panorama dello spettacolo in Italia: musica gratis nelle piazze dell’Umbria, alla ricerca di suggestioni nell’insolito connubio fra un genere certamente non popolare come il jazz e gli scenari della vita quotidiana. Ma anche la modernità dei suoni del Nuovo Mondo e gli ambienti storici delle città del Medioevo.

È una identità, questa, che Umbria Jazz ha conservato gelosamente, e che ancora oggi, assieme al sempre altissimo livello del cartellone, è alla base del successo.

Nel 1993, dopo che in estate si era celebrato il compleanno dei vent’anni, nasce Umbria Jazz Winter. La manifestazione si svolge a Orvieto nel periodo fra Natale e Capodanno e appare all’inizio come una scommessa. Scommessa vinta grazie agli scenari di una delle più belle città d’arte della regione.

La storia di tutti questi anni è stata caratterizzata dal manifesto ufficiale di ogni edizione, e a sottolineare l’importanza di questa ricorrenza è l’autore scelto per questi anniversari, con due lavori inediti: si tratta di David Tremlett, artista visivo che ha realizzato opere in scultura, in installazione e in disegno, i cui lavori vengono ospitati presso gallerie e musei tra i più̀ autorevoli: dal Centre Pompidou di Parigi al Museo Stedelijk di Amsterdam, dalla Fundaciò Joan Mirò a Barcellona fino al Museum of Modern Art di New York.

Gian Luca Laurenzi

Presidente Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz

Se sei interessato all’acquisto di questi francobolli, puoi acquistare la serie, al prezzo di €3,80; inviando una richiesta alla email: protofilia1@gmail.com

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