58^ emissione di un francobollo commemorativo della REGINA ELISABETTA II del Regno Unito

58^ emissione di un francobollo commemorativo della REGINA ELISABETTA II del Regno Unito, dal valore indicato in B Zona 1, corrispondente ad €1,30.

  • data emissione: 12 Settembre 2023
  • dentellatura: 11   effettuata con fustellatura
  • dimensioni francobollo: 40 X 30 mm.
  • stampa: in rotocalcografia
  • tipo di cartabianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco)
  • stampato: I.P.Z.S. Roma
  • tiratura: 500.040
  • valore:  B Zona 1 = €1,30
  • colori: cinque + oro
  • bozzettista: ideato da Emanuele Cigliuti e ottimizzato dal Centro Filatelico della Produzione dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.
  • num. catalogo francobolloMichel ______ YT _______ UNIF ________
  • Il francobollo: il francobollo raffigura il profilo della Regina Elisabetta II in cinque epoche diverse. In basso, al centro, è presente il sigillo reale del regno della Sovrana. Completano il francobollo le legende “REGINA ELISABETTA II” e “1926 – 2022”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B ZONA 1”.

Se sei interessato all’acquisto di questo francobollo, lo puoi acquistare, al prezzo di € 2,00,  inviando una richiesta alla email: protofilia1@gmail.com

Elisabetta II (nata Elizabeth Alexandra Mary; Londra, 21 aprile 1926 – Castello di Balmoral, 8 settembre 2022) è stata regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri reami del Commonwealth dal 6 febbraio 1952 all’8 settembre 2022.

Figlia maggiore del Duca di York, che in seguito diventò re con il nome di Giorgio VI, e di sua moglie Elisabetta, prima Duchessa di York e poi regina consorte, divenne erede al trono nel 1936, anno dell’abdicazione di suo zio Edoardo VIII. Dopo aver servito nella Auxiliary Territorial Service durante la seconda guerra mondiale, nel 1947 sposò il principe Filippo Mountbatten, dal quale ebbe quattro figli: Carlo III, suo successore, Anna, principessa reale, Andrea, duca di York, ed Edoardo, duca di Edimburgo.

Salì al trono come regina alla morte del padre, il 6 febbraio 1952, quando aveva venticinque anni, venendo poi incoronata il 2 giugno 1953 nell’abbazia di Westminster.

Nel complesso, circa 150 milioni di persone nel mondo sono stati sudditi di Elisabetta II, che era anche regina di Antigua e Barbuda, Australia, Bahamas, Belize, Canada, Grenada, Giamaica, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Isole Salomone e Tuvalu, oltre che governatore supremo della Chiesa d’Inghilterra, comandante in capo delle forze armate, Signora dell’Isola di Man e sovrana di Jersey e Guernsey. In quanto sovrana del Regno Unito, ha nominato quindici primi ministri; ancor più numerosi sono stati i primi ministri e i governatori degli altri Stati membri del Commonwealth.

Il suo regno, durato 70 anni e 214 giorni, è stato il più lungo della storia britannica, avendo superato il 9 settembre 2015 il record precedente detenuto dalla sua trisavola Vittoria, e il secondo più duraturo della storia tra quelli storicamente accertati, dietro solo al regno del Re Sole, Luigi XIV di Francia. Tuttavia, fu la sovrana che regnò più tempo per conto proprio, dato che Anna d’Austria esercitò una reggenza di otto anni perché Luigi aveva solo quattro anni quando salì al trono, e lui visse venti anni meno rispetto a Elisabetta.

Biografia

Infanzia e gioventù

Elisabetta nacque al n. 17 di Bruton Street a Mayfair (Londra), nella residenza londinese del nonno materno Claude Bowes-Lyon, del 21 aprile 192. Suo padre era il principe Albert (poi re Giorgio VI), sua madre era Elizabeth Bowes-Lyon, duchessa di York.

Le fu imposto per primo il nome di sua madre, mentre i suoi due nomi successivi erano quelli, rispettivamente, della bisnonna paterna, la regina Alessandra, e della nonna paterna, la regina Maria di Teck. Dai familiari più vicini fu, comunque, sempre chiamata “Lilibet”, soprannome che lei stessa si diede. Ebbe un buon rapporto specialmente con il nonno Giorgio V e le fu dato il merito di averlo sostenuto durante la malattia che lo colpì nel 1929.

Ebbe una sola sorella, la principessa Margaret, nata nel 1930.

Erede al trono

Come nipote del regnante britannico per la linea di discendenza maschile, aveva il titolo di “Sua Altezza Reale” (Her Royal Highness), precisamente “S.A.R. la Principessa Elisabetta di York. Quando Giorgio V morì nel 1936 e suo zio divenne re, Elisabetta divenne seconda nella linea di successione al trono.

Seconda guerra mondiale

Allo scoppio della seconda guerra mondiale, nel settembre del 1939, la giovane Elisabetta aveva tredici anni.

Ci furono suggerimenti affinché le principesse venissero trasferite in Canada, al sicuro dai bombardamenti aerei, ma la madre si rifiutò di prenderli in considerazione, dicendo: “Le bambine non se ne andranno senza di me. Io non me ne andrò senza il Re. E il Re non se ne andrà mai“. Nel 1940 la quattordicenne Elisabetta fece il suo primo annuncio radiofonico, durante il programma Children’s Hour, trasmesso dalla BBC, indirizzandolo ad altri bambini che, come lei, erano stati evacuati. La principessa disse: “Stiamo facendo tutto il possibile per aiutare i nostri valorosi marinai, i soldati e gli aviatori e stiamo anche cercando di sopportare la nostra parte di pericolo e di tristezza per la guerra. Tutti noi sappiamo che, alla fine, tutto andrà per il meglio.

Nel 1943 Elisabetta compì la sua prima apparizione pubblica da sola, durante una visita alle Grenadier Guards, delle quali era divenuta colonnello l’anno precedente. All’avvicinarsi del suo diciottesimo compleanno, il Parlamento cambiò la normativa e le permise di essere nominata “Consigliere di Stato”, così da poter sostituire il padre in caso di incapacità o assenza.

Servizio militare

Nel febbraio 1945, Elisabetta convinse il padre a consentirle di partecipare personalmente allo sforzo per la guerra. Si unì al Servizio Ausiliare Territoriale (Auxiliary Territorial Service) (ATS) dove era conosciuta con l’identificativo “n. 230873” Secondo Subalterno Elisabetta Windsor, e venne addestrata come autista e meccanico; fu promossa Comandante onorario junior cinque mesi più tardi.

Nella giornata della vittoria in Europa, l’8 maggio 1945, le Principesse Elisabetta e Margaret si mescolarono, in segreto, alla folla esultante nelle strade di Londra. In seguito Elisabetta ricorderà: “Chiedemmo ai nostri genitori se potessimo uscire e andare a vedere. Ricordo che avevamo paura di essere riconosciute. […] Ricordo file di sconosciuti a braccetto camminare lungo Whitehall, tutti ci lasciavamo trascinare da un’ondata di gioia e sollievo.”

Elisabetta compì la sua prima visita ufficiale oltremare nel 1947, accompagnando i genitori in Sudafrica. Durante la visita, il giorno del suo ventunesimo compleanno, l’erede al trono rilasciò un discorso radiofonico, indirizzato al Commonwealth britannico, dichiarando il suo impegno a dedicare la propria vita al servizio della gente del Commonwealth e dell’Impero: «Io dichiaro davanti a voi tutti che la mia intera vita, sia essa lunga o breve, sarà dedicata al vostro servizio e al servizio della nostra grande famiglia imperiale alla quale tutti apparteniamo

(Principessa Elisabetta in visita ufficiale in Sudafrica, 21 aprile 1947)

Matrimonio e maternità

Elisabetta incontrò il suo futuro marito, il principe Filippo di Grecia e Danimarca, per la prima volta nel 1934 e, poi, nel 1937. Era un suo cugino di terzo grado, essendo entrambi trisnipoti della regina Vittoria e diretti discendenti di Cristiano IX di Danimarca. Filippo inoltre era nipote di re Giorgio I di Grecia, fratello di sua nonna Alessandra. Dopo un altro incontro presso la Royal Naval College di Dartmouth, nel luglio del 1939, Elisabetta, allora solo tredicenne, disse di essersi innamorata di Filippo e iniziò uno scambio di lettere con lui. Il 9 luglio 1947, quando Elisabetta aveva ventuno anni, il loro fidanzamento fu ufficialmente annunciato. Il fidanzamento destò critiche: Filippo non era di statura economica adeguata, era nato all’estero (anche se aveva servito nella Royal Navy durante la seconda guerra mondiale) e aveva sorelle sposate con aristocratici tedeschi legati al nazismo. Marion Crawford scrisse: “Alcuni consiglieri del Re non lo ritennero abbastanza adeguato per lei. Era un principe senza una casa e senza regno. Alcuni giornali dissero di tutto sulle sue origini straniere”. Solo anni dopo, la Regina Madre ammise al suo biografo che Filippo era “un gentiluomo inglese”.

Filippo dovette rinunciare alla pretesa al trono di Grecia, assumendo la semplice qualifica di tenente, e si convertì dal cristianesimo ortodosso all’anglicanesimo. Poco prima del matrimonio, fu nominato Duca di Edimburgo e gli fu conferito il titolo di “Sua Altezza Reale” (His Royal Highness).

Elisabetta e Filippo si sposarono il 20 novembre 1947 presso l’abbazia di Westminster. Dopo le nozze i coniugi abitarono a Clarence House, a Londra.

Il 14 novembre 1948 vide la luce il loro primo figlio, Carlo. Diverse settimane prima erano state emesse “lettere patenti” affinché i figli della coppia potessero godere di diritti principeschi e reali, ai quali, altrimenti, non avrebbero avuto diritto perché sarebbero stati considerati come figli di un duca. Nel 1950 nacque la secondogenita Anna. Gli altri due figli sarebbero arrivati solo dopo l’ascesa al trono: nel 1960 Andrea e nel 1964 Edoardo. Benché la casata reale si chiami Windsor, è stato decretato per mezzo di un Order-in-Council del 1960 che i discendenti di Elisabetta e Filippo possano portare il cognome personale di Mountbatten-Windsor.

Regno

Successione e incoronazione

La salute di Giorgio VI, già affetto da tumore ai polmoni, declinò vistosamente nel 1951 ed Elisabetta dovette sostituirlo in numerosi eventi pubblici e visite ufficiali.

Nel gennaio 1952 Elisabetta e Filippo partirono per un lungo viaggio, diretti in Australia e Nuova Zelanda, e passando per i territori africani. Fu proprio mentre la coppia si trovava in visita ufficiale in Kenya che la Principessa venne informata della morte del padre, avvenuta a seguito di un infarto il 6 febbraio 1952. Fu il marito Filippo a dare la notizia alla nuova regina. Quando Martin Charteris le chiese quale nome regale volesse usare, lei scelse di continuare ad usare il proprio, cioè Elisabetta. Venne proclamata Regina in tutti i suoi regni, mentre la coppia reale e tutto il suo seguito fecero ritorno nel Regno Unito.

Elisabetta II fu incoronata con una cerimonia all’abbazia di Westminster il 2 giugno 1953. La cerimonia fu trasmessa per la prima volta in televisione, ad eccezione dei momenti dell’unzione e della comunione. Dopo l’Incoronazione, lei e Filippo si trasferirono a Buckingham Palace, nel centro di Londra, pur trascorrendo molto tempo nell’amato Castello di Windsor, a ovest della capitale, e nel più riservato Castello di Balmoral in Scozia.

Primi anni di regno

Sin dalla nascita di Elisabetta, l’Impero britannico aveva proseguito la sua trasformazione nel Commonwealth delle nazioni. Nel 1952, anno della sua successione al trono, il suo ruolo come capo di Stato di numerosi stati indipendenti era, dunque, già consolidato. Nel 1953 la Regina e il marito partirono per un lungo viaggio intorno al mondo della durata di sette mesi, con lo scopo di visitare tredici Stati per un totale di più di 65 000 km (40 000 miglia) di percorso. Divenne il primo regnante dell’Australia e della Nuova Zelanda a visitare tali nazioni. L’abitudine di compiere viaggi contrassegnerà tutto il suo regno e la farà diventare il capo di Stato che ha viaggiato di più nella storia, davanti a papa Giovanni Paolo II.

Nel 1957 Elisabetta II si recò negli Stati Uniti, dove pronunciò un discorso dinanzi all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in rappresentanza del Commonwealth. Si recò poi in Canada dove presenziò alla apertura della sessione parlamentare, divenendo il primo monarca inglese a farlo. Nel 1961 si recò in visita a Cipro, in India, in Pakistan, in Nepal e in Iran.

I cambiamenti degli anni ’60 e ’70

Tra gli anni ’60 e ’70 si assistette ad una accelerazione del processo di decolonizzazione in Africa e nei Caraibi: più di 20 Stati ottennero l’indipendenza dal Regno Unito seguendo un processo pianificato di transizione verso un governo autonomo, nel 1973 il Regno Unito aderì alla Comunità Economica Europea.

La regina visitò la Jugoslavia nell’ottobre del 1972, diventando il primo monarca britannico a visitare un paese comunista. Venne ricevuta all’aeroporto dal presidente Josip Broz Tito, e una folla di migliaia di persone l’ha accolta a Belgrado.

La Regina Elisabetta, nella sua vita è stata una collezionista. Chi non ha mai visto, esaminato ed inserirlo nella taschina dell’album un francobollo con l’immagine della Regina Elisabetta II? Vedere nella foto la Regina impegnata a sistemare la sua collezione personale fa piacere. Venire a sapere tra i tanti oggetti inseriti nella distribuzione della sua eredità, siano stati inseriti i suoi album di francobolli, fa piacere. Quindi una frase viene a mente: ” Dio salvi i francobolli della Regina” ” God save the Queen’s stamps ” e che la sua passione resti immortale.

Il Giubileo d’Argento

Nel 1977 Elisabetta II festeggiò il suo Giubileo d’Argento, il venticinquesimo anniversario della sua ascesa al trono. Festeggiamenti ed eventi speciali ebbero luogo in tutto il Commonwealth, spesso in occasione dei suoi viaggi nei vari Paesi. Verso la fine degli anni ’70, secondo Paul Martin Sr., la regina era preoccupata della poca importanza che Pierre Trudeau, Primo ministro canadese, concedeva al ruolo della Corona. Le presunte idee repubblicane di Trudeau sembravano trovare conferma in alcuni suoi bizzarri e poco rispettosi comportamenti, come la piroetta eseguita alle spalle della regina nel 1977 o la rimozione di simboli reali durante il suo mandato. Nel 1980, alcuni politici canadesi si recarono a Londra per discutere del cosiddetto “Rimpatrio della costituzione canadese” e, secondo quanto da loro riferito, trovarono la sovrana “più informata… rispetto a tutti i politici o burocrati inglesi”. Essa era particolarmente interessata a seguito del fallimento della “Bill C-60“, norma che avrebbe avuto ripercussioni sul suo status come capo di Stato canadese. Il rimpatrio annullò qualunque potere del Parlamento inglese sulla Costituzione canadese, pur lasciando immutato la forma di stato monarchica del Canada. Nelle sue memorie, Trudeau ricorderà che la regina favorì il suo tentativo di riforma costituzionale e che fu molto colpito dalla “grazia che lei manifestava in pubblico” e “la saggezza che mostrava in privato”.

Gli anni ‘80

Durante la Sfilata della bandiera (comunemente conosciuta come “Trooping the Colour“) del 1981, sei mesi prima del matrimonio tra il principe Carlo e lady Diana Spencer, mentre la regina stava percorrendo a cavallo The Mall, sei colpi di arma da fuoco furono sparati da distanza ravvicinata contro la regina. In seguito, la polizia scoprì che si trattava di colpi a salve. Un giovane diciassettenne, Marcus Sarjeant, venne riconosciuto colpevole dell’atto e condannato a cinque anni di prigione. Nell’ottobre dello stesso anno, la regina fu obiettivo di un secondo attacco a Dunedin, in Nuova Zelanda. L’attentatore, Christofer John Lewis, fu arrestato, ma condannato solo per possesso illegale di arma da fuoco.

Nel 1982, allo scoppio della Guerra delle Falkland, la regina seguì con attenzione e preoccupazione lo sviluppo degli avvenimenti, che per lei ebbero anche un risvolto personale: il terzo figlio, il principe Andrea, era membro delle forze armate inglesi impegnate nelle azioni militari.

Il 9 luglio dello stesso anno, Elisabetta trovò al risveglio un intruso seduto sulla sponda del letto. Il tale, di nome Michael Fagan, era riuscito ad eludere il dispositivo di sicurezza ed entrare indisturbato a Buckingham Palace, fino a giungere negli appartamenti privati della sovrana. Questo evento costituisce, ad oggi, la più grave infrazione compiuta nel palazzo e una delle più gravi falle dei servizi di sicurezza.

Gli anni Ottanta segnarono anche l’inizio di un legame di amicizia tra la sovrana inglese e il presidente americano Ronald Reagan, il quale fu ospitato nel 1982 al Castello di Windsor. Nel 1986 la Regina si recò in Cina per una visita di stato di sei giorni, diventando il primo monarca britannico a visitare il paese. Il tour includeva una visita alla Città Proibita, una visita alla Grande muraglia cinese e una visita al complesso dell’Esercito di terracotta.

Gli anni ‘90

Nel 1991, sulla scia della vittoria della Coalizione nella Prima guerra del Golfo, Elisabetta II divenne la prima sovrana britannica a parlare al Congresso riunito in seduta congiunta.

In un discorso tenuto il 24 novembre 1992, in occasione del quarantesimo anniversario della sua ascesa al trono, la regina si riferì al 1992 come un vero e proprio Annus Horribilis. Ciò si andò ad aggiungere a notizie riguardanti tradimenti e crisi matrimoniali in atto presso la famiglia reale: a marzo, il principe Andrea, secondo figlio della regina, si separò dalla moglie Sarah Ferguson, mentre il mese successivo fu la principessa Anna a divorziare dal capitano Mark Philips. Ad ottobre, durante una visita di stato in Germania, un gruppo di manifestanti violenti le lanciò uova addosso a Dresda. Infine, a novembre, un vasto incendio si sviluppò all’interno del Castello di Windsor, danneggiando gravemente parte dell’edificio.

Nel dicembre 1992, il principe Carlo e sua moglie, Diana Spencer, si separarono formalmente, ma rivelazioni sullo stato della loro relazione continuarono a susseguirsi negli anni successivi. Solo un anno dopo il divorzio, nell’agosto 1997, Diana morì in un incidente stradale a Parigi. Al momento dei fatti, Elisabetta II si trovava presso il castello di Balmoral con la sua famiglia. I figli di Carlo e Diana, i principi William ed Harry, vollero partecipare alla messa del mattino e vi furono accompagnati da Elisabetta e dal marito Filippo all’alba del giorno dopo. Dopo tale apparizione pubblica, per cinque giorni consecutivi la famiglia reale non si mostrò in pubblico nel tentativo di proteggere i giovani nipoti dall’assalto dei media. Tuttavia, il ritiro autoimposto dei sovrani e il rifiuto di issare la bandiera a mezz’asta sopra Buckingham Palace suscitò una reazione di forte disappunto presso la popolazione. Tali reazioni obbligarono di fatto Elisabetta II a far ritorno a Londra, da dove trasmise un messaggio televisivo rivolto alla nazione, esprimendo la sua ammirazione per Diana e i suoi sentimenti “di nonna” nei confronti dei due principi. Subito dopo il messaggio, gran parte dell’ostilità nei confronti della sovrana svanì.

Nel novembre 1997, la regina celebrò insieme al marito Filippo il cinquantesimo anniversario del loro matrimonio, tenendo un ricevimento presso la Banqueting House.

Il nuovo millennio e il Giubileo d’Oro

Nel 2002, Elisabetta II celebrò il suo Giubileo d’Oro (Golden Jubilee), che segnava il cinquantesimo anniversario della sua ascesa al trono. L’anno del Giubileo, tuttavia, coincise con le morti, nel giro di pochi mesi, della sorella della regina, la principessa Margaret, a febbraio, e della regina madre, avvenuta nel mese di marzo.

Nel 2003 la regina, la cui salute è sempre stata forte, si sottopose a tre operazioni, nel novembre 2007 Elisabetta II divenne la prima monarca inglese a celebrare il sessantesimo anniversario di matrimonio (nozze di diamante). Inoltre, dal 21 dicembre 2007 è divenuta il più anziano sovrano britannico di tutti i tempi.

Giubileo di Diamante

Nel 2010 la regina rivolse, per la seconda volta nella sua vita, un discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in qualità di Capo del Commonwealth. In quell’occasione, il Segretario generale Ban Ki-Moon parlò di lei come “un’ancora per il nostro tempo”. Durante la sua visita a New York, ebbe l’opportunità di inaugurare un giardino commemorativo dedicato alle vittime britanniche degli attentati dell’11 settembre 2001.

Nell’estate del 2012 Elisabetta II aprì i Giochi della XXX Olimpiade a Londra.

Il 3 marzo 2013, Elisabetta II venne ricoverata presso il King Edward VII’s Hospital a causa di una presunta gastroenterite. Il 17 aprile 2013, con un’eccezione al protocollo, la regina partecipò con il Principe Filippo ai funerali della Baronessa Margaret Thatcher, ex Primo ministro del Regno Unito, deceduta l’8 aprile dello stesso anno.

Il 9 settembre 2015, il regno di Elisabetta II divenne il più lungo di sempre nella storia inglese. Dal 23 gennaio 2015 è, inoltre, il monarca più longevo al mondo, dopo la morte di re Abd Allah dell’Arabia Saudita. Il 13 ottobre 2016 è, invece, diventata il capo di Stato in carica da più tempo al mondo, dopo la morte di re Bhumibol Adulyadej. Infine, dal 21 novembre 2017, data delle dimissioni di Robert Mugabe, fino alla morte, è stata il capo di Stato più anziano al mondo.

Il 6 febbraio 2017, Elisabetta II diventa il primo sovrano britannico a celebrare un Giubileo di Zaffiro, cioè il sessantacinquesimo anniversario della sua ascesa al trono, preferendo, tuttavia, non festeggiare come fatto in precedenza ma piuttosto ritirarsi in una “silenziosa contemplazione” ricordando la morte di suo padre. Il 20 novembre celebra privatamente, assieme al marito, il proprio settantesimo anniversario di matrimonio.

Pandemia di Covid-19

Il 19 marzo 2020 la regina e il principe Filippo si sono trasferiti al Castello di Windsor per scongiurare un possibile contagio a seguito dell’inizio della pandemia di COVID-19 nel mondo. Il 9 aprile 2021, dopo 73 anni di matrimonio, morì il principe Filippo, fatto che ha reso Elisabetta la prima monarca britannica a regnare come vedova o vedovo dai tempi della regina Vittoria. La sovrana stessa ha osservato in privato che la sua morte “ha lasciato un vuoto enorme”. All’inizio di ottobre 2021, la regina ha cominciato ad usare un bastone da passeggio durante gli eventi pubblici per la prima volta dall’operazione al ginocchio avvenuta nel 2004. Tuttavia, il 19 ottobre 2021 la sovrana ha rifiutato il premio di “Anziano dell’anno” (“The Oldie of the Year Award”) assegnato dal mensile britannico The Oldie, affermando che “si è vecchi quando ci si sente tali”. La Regina è stata brevemente ricoverata in ospedale il 20 ottobre 2021 per precauzionali “esami preliminari.

Nel suo annuale messaggio di Natale del 25 dicembre 2021, la Regina ha reso un omaggio personale e ha parlato in modo molto commovente del suo “amato Filippo.

Giubileo di platino e ultimi impegni

I festeggiamenti per il Giubileo di platino sono iniziati il 6 febbraio 2022. Questo giubileo segna il traguardo dei 70 anni da quando la Regina salì al trono, dopo la morte improvvisa di suo padre Re Giorgio VI. Durante la quarantena da Covid-19, la regina si è molto preoccupata della Crisi diplomatica russo-ucraina del 2021-2022, e ha ricevuto tutti gli aggiornamenti della situazione dal primo ministro Boris Johnson, e a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia il 24 febbraio 2022, la monarca ha fatto una “generosa” donazione al Comitato di emergenza per i disastri a seguito dell’appello umanitario dell’Ucraina. Il 6 marzo 2022 il Palazzo ha lasciato trapelare, senza darne una comunicazione ufficiale, la decisione della Sovrana di non tornare ad usare Buckingham Palace come propria residenza ufficiale e di trasferirsi definitivamente nel Castello di Windsor, in cui già dimorava insieme al Principe Filippo dal 2020 a causa della pandemia di Covid-19.

Il 29 marzo 2022 la Regina si è recata presso l’abbazia di Westminster per partecipare, insieme a tutta la Famiglia Reale inglese, alla cerimonia di ringraziamento per la vita e le opere del Principe Filippo, Duca di Edimburgo. Alla cerimonia, oltre alle Autorità inglesi, erano presenti Sovrani e Membri delle Famiglie Reali di tutta Europa, riuniti per rendere omaggio alla memoria del defunto principe, come non era stato possibile in occasione del funerale ufficiale, a causa delle restrizioni in vigore al tempo.

A causa della persistenza dei problemi di deambulazione, la Regina ha dovuto rinunciare “con riluttanza” (come dichiarato nella nota ufficiale rilasciata alla stampa da Buckingham Palace) alla partecipazione alla Cerimonia di apertura del Parlamento del Regno Unito tenutasi il 10 maggio 2022, delegando il figlio Carlo e il nipote William, nel loro ruolo di Consiglieri di Stato, a svolgere questo compito in sua vece. La Regina ha tuttavia partecipato, il 17 maggio 2022, all’inaugurazione della nuova linea della metropolitana di Londra, la “Elizabeth Line”, accompagnata dal figlio Edoardo, duca di Edimburgo. I festeggiamenti ufficiali del Giubileo di platino sono iniziati il 2 giugno 2022, con la parata del Trooping the Colour, che ha visto partecipare tutti i membri della famiglia reale che svolgono compiti ufficiali per conto della regina; la monarca era presente al saluto alla folla dal balcone di Buckingham Palace a fine parata. Il 5 giugno, ultimo giorno delle celebrazioni, dopo lo svolgimento della manifestazione dal titolo “People’s Platinum Jubilee Peagentry”, accompagnata dal principe di Galles, dalla duchessa di Cornovaglia e dai duchi di Cambridge con i loro figli, la sovrana è apparsa per un ultimo saluto alla folla in festa dalla balconata di Buckingham Palace; quella stessa sera, la regina ha ringraziato con un messaggio a sua firma tutti coloro i quali hanno preso parte alle celebrazioni e che le hanno inviato i loro auguri per l’occasione.

Morte e funerali

Elisabetta II è deceduta nella tenuta scozzese di Balmoral giovedì 8 settembre 2022. Poche ore prima dell’annuncio del decesso, un comunicato affermava che la Regina era stata posta “sotto osservazione medica” e che i medici si dicevano preoccupati per il suo stato di salute, costringendo tutti i figli della regina a raggiungerla a Balmoral. La notizia ha immediatamente avuto un riscontro mondiale (il sito della casa reale è andato in tilt a causa dell’improvviso aumento delle visite) e la BBC ha interrotto la normale programmazione per seguire in diretta gli sviluppi circa lo stato di salute della sovrana, sino all’annuncio del decesso alle ore 18:31 (ora locale) con conseguente affissione sulla cancellata di Buckingham Palace e delle altre residenze reali dell’annuncio stesso, che recitava: “La Regina è morta serenamente questo pomeriggio a Balmoral. Il Re e la Regina Consorte resteranno a Balmoral questa notte e torneranno domani a Londra“.

I funerali della sovrana si sono svolti lunedì 19 settembre nell’abbazia di Westminster. Il feretro ha poi raggiunto il castello di Windsor per la sepoltura nella cappella commemorativa di re Giorgio VI nella cappella di san Giorgio; anche il marito, Filippo di Edimburgo, è stato sepolto accanto alla regina durante una cerimonia privata. A cinque giorni dalla sepoltura, la casa reale ha pubblicato la prima foto della lapide con incisi i nomi dei genitori della regina, seguiti da quelli di Elisabetta II e del marito. Al centro della lapide c’è la stella della Giarrettiera, simbolo dell’antico ordine cavalleresco di cui tutti e quattro i reali facevano parte (articolo parzialmente estrapolato dal sitoWikipedia).

Testo bollettino

Elisabetta II è stata Regina del Regno Unito e di altri Regni del Commonwealth dal 6 febbraio 1952 all’8 settembre 2022.

Il suo regno è durato oltre 70 anni ed è stato il più lungo di qualsiasi monarca britannico e di qualsiasi Capo di Stato donna nella storia.

Nei settanta anni del suo Regno, non solo il Regno Unito è cambiato, ma anche l’Italia. La Sovrana ha dimostrato una passione per l’Italia e gli italiani, e visitato il Paese 4 volte, incontrando più di un Papa e Presidenti della Repubblica. Era ancora Principessa quando visitò per la prima volta l’Italia nel 1951, un anno prima dell’incoronazione, e festeggiò a Villa Adriana il suo venticinquesimo compleanno, insieme al consorte il Principe Filippo, Duca di Edimburgo. Questo fu l’inizio del suo affetto per l’Italia e del suo contributo nel rafforzare le forti relazioni bilaterali tra Regno Unito e Italia.  

Elisabetta è nata a Mayfair, Londra, il 21 aprile 1926, primogenita del Duca e della Duchessa di York. La Regina Elisabetta II è cresciuta in una famiglia amorevole e solidale con sua sorella, la Principessa Margaret, e i suoi genitori. Suo padre salì al trono nel 1936, dopo l’abdicazione del fratello Edoardo VIII, e morì nel 1952 lasciando il trono a Elisabetta.

Nel novembre 1947 ha sposato Filippo Mountbatten e il loro matrimonio è durato 73 anni fino alla sua morte nel 2021; hanno avuto quattro figli: il Principe Carlo, la Principessa Anna, il Principe Andrea e il Principe Edoardo.

Nonostante la sua intensa agenda, ricca di impegni e doveri, la Regina Elisabetta II ha gestito hobbies e interessi lontano dal suo lavoro ufficiale quali ad esempio andare a cavallo, oltre che esserne proprietaria e allevatrice; le piaceva, inoltre, passeggiare in campagna e trascorrere del tempo con i suoi cani.

In qualità di Capo del Commonwealth, la Regina ha ricoperto un ruolo importante, viaggiando in maniera estensiva nei Paesi del Commonwealth e oltre a livello internazionale, rafforzando i legami tra tutte le persone e comunità coinvolte.

La Regina Elisabetta II è morta all’età di 96 anni nel castello di Balmoral nel settembre 2022 e le è succeduto il figlio Re Carlo III.

Elizabeth II was Queen of the United Kingdom and other Commonwealth Realms from 6th February 1952 until 8th September 2022.

Her reign has lasted over 70 years and is the longest of any British Monarch and the longest reign of any female Head of State in history.

In 70 years we saw not only the United Kingdom evolve, but also Italy. Queen Elizabeth II held an affection for Italy and the Italian people, and visited Italy 4 times for state visits and met various Popes and Presidents of the Republic. Her first time in Italy was as Princess Elizabeth in 1951, two years before the coronation and, together with her husband The Prince Philip, Duke of Edinburgh, she celebrated her 25th birthday at Villa Adriana. This started her affection for Italy and her role in helping to cement the close ties between the United Kingdom and Italy.

Queen Elizabeth II was born in Mayfair, London, the 21th of April 1926, as the first child of The Duke and Duchess of York. Queen Elizabeth II grew up in a loving and supportive family with her sister Princess Margaret and her parents. Her father acceded to the throne in 1936, upon the abdication of his brother Edward VIII, and died in 1952 leaving the throne to Elizabeth.

In November 1947, she married Philip Mountbatten and their marriage lasted 73 years until his death in 2021; they had four children: the Prince Charles, the Princess Anne, the Prince Andrew, and the Prince Edward.

Despite her programme of engagements and duties, Queen Elizabeth II managed hobbies and interests away from her official work, for example as a rider, owner and breeder of horses; she also took great pleasure walking in the countryside and spending time with her dogs.

As Head of the Commonwealth, Queen Elizabeth II played an important role travelling extensively to Commonwealth Nations as well as to countries all across the globe, reinforcing links between all those involved.

Queen Elizabeth II died aged 96 at Balmoral Castle in September 2022 and was succeeded by her son King Charles III.

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