Ministero delle Imprese e del Made in Italy, 92^ EMISSIONE 2022, del 07 Dicembre, di un francobollo celebrativo delle relazioni bilaterali tra l’Italia e Georgia, nel 30° anniversario
Ministero delle Imprese e del Made in Italy, 92^ EMISSIONE 2022, del 07 Dicembre, di un francobollo celebrativo delle relazioni bilaterali tra l’Italia e Georgia, nel 30° anniversario, dal valore indicato B Zona 2, corrispondente ad €2.40.
- data: 07 dicembre 2022
- dentellatura: 11 effettuata con fustellatura
- dimensioni francobollo: 40 x 30 mm
- stampa: in rotocalcografia
- tipo di carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco)
- stampato: I.P.Z.S. Roma
- tiratura: 350.010
- valore: B zona 2
- colori: sei
- bozzettista: C. Castelli
- num. catalogo francobollo: Michel 4485 YT 4245 UNIF ________
- Il francobollo: il francobollo riproduce un disegno di padre Cristoforo Castelli raffigurante la Cattedrale di Bichvinta, in Abkhazia, Georgia, tratto da un manoscritto del XVII secolo conservato nella Biblioteca Comunale “Leonardo Sciascia” di Palermo. In alto a destra, è presente il logo dedicato al 30° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Georgia. Completano il francobollo la legenda “ITALIA – GEORGIA”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B ZONA 2”.
Se sei interessato all’acquisto di questo francobollo lo puoi acquistare al prezzo di €3,50; basta inviare una richiesta alla email: protofilia1@gmail.com
La Georgia è uno Stato indipendente sulla riva orientale del Mar Nero, situato su una delle linee convenzionali di demarcazione che separano l’Europa dall’Asia.
Confina a nord e a nord-est con la Russia, a sud con la Turchia e l’Armenia, a sud-est con l’Azerbaigian ed è bagnata a ovest dal Mar Nero. Ha una popolazione di 3716858 abitanti e la sua capitale è Tbilisi.
Geograficamente è considerata parte dell’Europa, dell’Asia, o un paese transcontinentale, laddove geopoliticamente è considerata appartenente all’Europa orientale.
La Georgia appartenne all’impero russo dal 1801 fino alla rivoluzione del 1917, e, fino al 1991, fu una repubblica dell’Unione Sovietica; in tale anno proclamò la propria indipendenza, formalmente riconosciuta il 25 dicembre di quello stesso anno.
La Georgia è Paese membro del Consiglio d’Europa, dell’OSCE, di EUROCONTROL, della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo e del GUAM ed è compresa nel piano d’azione per l’adesione alla NATO.
Origine del nome
La prima menzione del nome del Paese con l’ortografia “Georgia” si rintraccia in lingua italiana sulla mappa mundi di Petrus Vesconte datata 1320 d.C. Nella fase iniziale della sua apparizione nel mondo latino, il luogo geografico non era sempre scritto con uguale scelta di caratteri, con la prima consonante originariamente scritta con “J” come “Jorgia”. Tali nomi derivano da un capo pagano chiamato Kartlos, considerato il padre di tutti i georgiani. L’esonimo Georgia, usato in larga parte del mondo, proviene dal greco georg, che indica l’agricoltura. Il termine è fatto risalire anche al nome di Giorgio, il santo patrono del Paese. Il mondo antico ha conosciuto gli abitanti della Georgia orientale come Iberiani, dal regno caucasico di Iberia – confondendo così i geografi dell’antichità, che hanno pensato questo nome applicato soltanto agli abitanti della penisola iberica.
Storia
Il territorio dell’odierna Georgia è stato abitato con continuità fin dalla prima Età della Pietra. Durante il I millennio a.C. il territorio dell’attuale Georgia era occupato a occidente, sul Mar Nero, dalla Colchide, la mitica terra del vello d’oro e, ad oriente, dall’Iberia. La prima menzione scritta delle tribù proto-georgiane risale al XII secolo a.C., mentre il primo regno unificato risale al IV secolo a.C.
Il Cristianesimo fu dichiarato religione di Stato nel 337 d.C. e la Chiesa georgiana si proclamò autocefala, rendendosi autonoma dal patriarcato di Antiochia, già nel V secolo. L’età aurea dal punto di vista culturale, artistico, religioso e politico fu quella sotto la dinastia Bagration dall’XI secolo al XIII secolo, che fu interrotta dall’invasione dei Mongoli del 1223. Nei secoli successivi la Georgia, disintegratasi in vari staterelli, fu ripetutamente sottoposta alle invasioni rivali della Persia e della Turchia ottomana.
Nel 1783 il trattato di Georgievsk fu il primo tra uno Stato georgiano e l’impero russo; il 12 settembre 1801 quest’ultimo annesse la Georgia orientale e nel 1810 gli ultimi territori georgiani indipendenti, con la conseguente abolizione del patriarcato e dell’autocefalia della chiesa nel 1811. Nel 1878 tutti gli attuali territori georgiani facevano parte dell’Impero russo. Nel 1878 a Gori nacque Josif Stalin, il quale avrebbe segnato la storia del suo paese, della Russia e del mondo intero.
La rivoluzione russa e l’URSS
In seguito alla prima guerra mondiale e alla rivoluzione russa, il 22 aprile 1918 l’élite nazionalista attiva dal 1890 e i menscevichi dichiararono l’indipendenza da Mosca formando con Armenia e Azerbaigian la Repubblica Federale Democratica Transcaucasica, con capitale Tbilisi, e il 26 maggio 1918 restaurarono lo Stato georgiano con il nome di Repubblica Democratica di Georgia; le elezioni furono vinte dai menscevichi guidati da Noe Zhordania.
Il 25 febbraio 1921 truppe sovietiche guidate dal georgiano Stalin posero fine alla Repubblica, incorporando la Georgia all’Unione Sovietica nel 1922, nonostante una resistenza durata fino all’agosto 1924. Inizialmente parte della Repubblica socialista sovietica federativa transcaucasica, sempre con capitale Tbilisi, dal 1936 divenne autonoma come Repubblica socialista sovietica georgiana.
Fine dell’URSS e indipendenza
In seguito alla perestrojka, il 28 ottobre 1990 le prime elezioni libere del Soviet nazionale furono vinte dallo schieramento nazionalista. Rinata come Stato indipendente dal dissolvimento dall’Unione Sovietica il 9 aprile 1991, in seguito al referendum del 31 marzo, che vide il 98,9% dei georgiani favorevole all’indipendenza, la Georgia ha adottato il nome di “Repubblica di Georgia”.
Con l’indipendenza georgiana si svilupparono conflitti separatisti nelle regioni dell’Abcasia e dell’Ossezia del Sud, autoproclamatesi indipendenti.
Nel 2004 la Rivoluzione delle rose ha portato al potere il presidente Mikheil Saakašvili, provocando al contempo un ulteriore allontanamento politico da Mosca. Nello stesso anno la Georgia ha cambiato il proprio nome ufficiale in “Repubblica della Georgia”.
Agosto 2008 – Conflitto in Ossezia del Sud
Nell’agosto 2008 nuovi scontri in Ossezia del Sud sono sfociati nell’avanzata delle forze georgiane nella regione e nella reazione russa (i militari russi erano presenti nella regione fin dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica, con funzioni di mantenimento della pace), che ha visto il bombardamento del porto di Poti, un importante centro strategico per la distribuzione di carburante nel Mar Nero, e la cacciata degli attaccanti. La Georgia ha proclamato la mobilitazione generale, dichiarando lo stato di guerra. Nel prosieguo delle operazioni militari che interessano l’area l’esercito russo ha inviato truppe in Ossezia e Abcasia, schierandosi a fianco dei secessionisti. Nei giorni seguenti le operazioni russe non si sono limitate all’area contesa, ma hanno coinvolto anche il territorio della Georgia quando le truppe dell’Armata Russa hanno occupato la città di Gori a 90 km da Tbilisi, la città di Poti e altre località minori, costringendo i georgiani a ripiegare per difendere la capitale. Un accordo preliminare sul cessate il fuoco è stato firmato da Georgia e Russia il 15 agosto 2008. Lo Stato Maggiore dell’esercito russo ha dichiarato di aver completato il ritiro dalle zone occupate in Georgia entro 10 giorni, mentre la parte georgiana osserva che esistono ancora posti di blocco russi nel suo territorio e che il ritiro dal porto di Poti non è stato completato. Il Parlamento georgiano, riunito in seduta straordinaria, ha prorogato lo Stato di guerra fino all’8 settembre 2008.
Geografia
La Georgia ha una superficie di circa 69700 km² ed è situata sulla costa orientale del Mar Nero. Il Caucaso, che secondo una convenzione è uno dei confini naturali tra Europa e Asia, caratterizza il profilo montuoso dei rilievi della zona settentrionale del paese, segnando per lunghi tratti il confine con la Russia.
Appare tuttavia controversa l’appartenenza geografica della Georgia all’Europa o all’Asia, continenti il cui confine reciproco è definito solo convenzionalmente. Secondo la convenzione che pone tale confine sullo spartiacque del Caucaso, la Georgia, avendo alcuni territori a nord di esso, è situata a cavallo tra l’Europa e l’Asia. Considerando invece la depressione del Kuma-Manych come confine tra Europa e Asia, il territorio della Georgia ricadrebbe interamente nel continente asiatico. Erodoto, nel V secolo a.C., poneva il confine tra i due continenti lungo il fiume Rioni, l’antico Phasis; secondo questa antica convenzione, circa un terzo del territorio georgiano ricadrebbe in Europa. L’appartenenza politica della Georgia al continente europeo è un dato abbastanza comune anche nel caso che si consideri il suo territorio interamente o in parte asiatico.
Secondo alcune fonti anglosassoni, la linea di demarcazione che separa l’Europa dall’Asia passerebbe sullo spartiacque del Caucaso e quindi la Georgia sarebbe un paese con alcuni territori geograficamente europei e conseguentemente, secondo questo modo di vedere, viene considerata, dal punto di vista storico-culturale, come appartenente all’Europa orientale (articolo parzialmente estrapolato dal sito Wikipedia).
Testo bollettino
Il disegno della Cattedrale di Bichvinta fu realizzato dal religioso italiano Cristoforo Castelli, che operò per quasi venticinque anni in Georgia nel corso del XVII secolo.
La scelta di adoperare per il francobollo celebrativo dei trenta anni del ristabilimento delle relazioni diplomatiche fra Italia e Georgia uno degli innumerevoli disegni (ora custoditi nella Biblioteca Comunale di Palermo) che Cristoforo Castelli realizzò in loco intende rendere testimonianza dell’intensità e della profondità storica dei legami fra i due Paesi, così come del contributo assicurato dagli Italiani alla formazione, nella famiglia culturale europea, di una maggiore conoscenza circa la Georgia.
Cristoforo Castelli, infatti percorse il Paese in lungo e in largo, accompagnato in alcuni dei suoi viaggi da quel Niceforo Irbachi, che, insieme a Stefano Paolini, pubblicò a Roma nel 1629 il primo libro in georgiano, il “Dittionario giorgiano e italiano”. Oltre a svolgere la sua attività pastorale, da bravo disegnatore e talentuoso ritrattista quale egli era, Cristoforo Castelli riuscì a elaborare un prezioso diario illustrato sulla Georgia dell’epoca, immortalando chiese e palazzi, principi e re, personaggi laici e religiosi, raffigurando scene e usanze di vita quotidiana e agricola, giochi, mercati, suppellettili, costumi. Da tale lavoro emerge un inestimabile e per molti versi unico, quanto a profondità di osservazioni e annotazioni, ritratto della Georgia di quegli anni.
L’anniversario del trentennale del ristabilimento delle relazioni diplomatiche fra Italia e Georgia, celebrato all’insegna di eccellenti rapporti in campo politico, economico e scientifico-culturale, rappresenta la naturale occasione non solo per constatare con soddisfazione il percorso compiuto insieme negli ultimi tre decenni, ma anche per ripercorrere una plurisecolare tradizione di collaborazione e amicizia.
Enrico Valvo
Ambasciatore della Repubblica Italiana in Georgia
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