1^ emissione del 01 febbraio 2024, di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica ” le eccellenze del sistema produttivo ed economico ” dedicato alla Fiera dell’Arte a Bologna dal 1974

1^ emissione del 01 febbraio 2024, di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica ” le eccellenze del sistema produttivo ed economico ” dedicato alla Fiera dell’Arte a Bologna dal 1974, dal valore indicato in B, corrispondente ad € 1.25.

  • data emissione: 1 febbraio 2024
  • dentellatura: 11  effettuata con fustellatura
  • dimensioni francobollo: 40 x 30 mm
  • stampa: in rotocalcografia
  • tipo di cartabianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco)
  • stampato: I.P.Z.S. Roma
  • tiratura: 250.020
  • valore 
  • colori: uno
  • bozzettistaa cura di Leftloft S.p.a. e ottimizzato dal Centro Filatelico della Produzione dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.
  • num. catalogo francobolloMichel __4601__ YT _4361__ UNIF ________
  • Il francobollo: riproduce una foto d’epoca raffigurante gli stand della Fiera di Bologna in occasione della seconda edizione del 1975, su cui si staglia il logo della manifestazione fieristica Arte Fiera che compie 50 anni. Completano il francobollo la legenda “LA FIERA DELL’ARTE A BOLOGNA DAL 1974”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.
  • nota: per la foto d’epoca degli stand della Fiera di Bologna © Foto d’archivio BolognaFiere S.p.a.

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Questi sono alcuni prodotti correlati all’emissione del francobollo e precisamente: Folder, Cartolina Filatelica, Tessera filatelica e Bollettino Illustrativo. Se siete interessati ad uno o più di questi prodotti, contattatemi alla email: protofilia1@gmail.com e vi sarà confermato la disponibilità del prodotto

Arte Fiera – Fiera internazionale d’arte contemporanea è una fiera d’arte moderna e contemporanea che si svolge ogni anno a Bologna nel mese di gennaio. Inaugurata nel 1974 è preceduta cronologicamente solo da Art Basel e Art Cologne. Negli anni è diventata appuntamento tra i più importanti della scena artistica internazionale.

Logo della Fiera

Storia

Nasce nel 1974 presso i padiglioni della Fiera di Bologna progettati da Kenzō Tange e diventa ben presto un punto di riferimento della scena artistica internazionale. Ha contribuito ad ampliare la ricerca artistica contemporanea, anche attraverso manifestazioni parallele come le “Settimane internazionali della performance”, che nel 1977 e 1978 hanno visto avvicendarsi alcuni fra i più grandi performer del momento, come Marina Abramović e Ulay, Hermann Nitsch, Vito Acconci, Gina Pane, Luigi Ontani ecc. Nel corso del tempo la fiera ha avuto sempre più partecipazione di gallerie italiane e internazionali, collezionisti e pubblico.

Nelle ultime edizioni è cresciuto il rapporto con la città di Bologna, che ospita la fiera, attraverso un fitto programma di eventi off che ha preso il nome prima di Art First e dal 2013 di Art City, culminando con la notte bianca dell’arte (l’Art White Night). Nella sua nuova veste di Art City, l’Arte Fiera Off ha riscontrato una grande presenza di pubblico alle mostre, ai musei aperti anche di notte, all’Accademia di belle arti di Bologna, e alle performance.

Dal 2013 al 2016 i curatori di Arte Fiera sono Claudio Spadoni e Giorgio Verzotti, che prendono il posto della storica direttrice Silvia Evangelisti. Il curatore degli eventi off è invece Gianfranco Maraniello. Le edizioni del 2017 e 2018 sono curate invece da Angela Vettese.

Dal 2019 Arte Fiera è curata da Simone Menegoi.

SezioniMain Section

  • Fotografia e immagini in movimento
  • Pittura XXI
  • Focus

La Main Section riconferma il modello innovativo avviato per l’edizione 2019, dettato dalla cura per la qualità e la coerenza degli stand, e promosso tanto dalle gallerie quanto dai collezionisti. Anche quest’anno, dunque, le gallerie sono state invitate a presentare un numero limitato di artisti: fino a un massimo di tre, per gli stand di medie dimensioni; fino a un massimo di sei per i più grandi.

i tantissimi visitatori alla Mostra

Unica eccezione alla regola – si tratta di una delle novità dell’edizione 2020 – la possibilità di eccedere il limite di sei artisti con un progetto curatoriale dedicato a un gruppo, un movimento, una corrente artistica.

Inoltre, come nell’edizione 2019, una percentuale significativa di gallerie presenterà un unico artista, rispondendo alla sollecitazione della Fiera in tal senso. Questa forte presenza di stand monografici, che costituiscono altrettanti approfondimenti su artisti italiani o stranieri, nuove proposte o maestri affermati, si segnala già come uno dei tratti caratteristici della direzione di Menegoi.

Fotografia e immagini in movimento, arrivata alla sua seconda edizione, è una vetrina dedicata a video e fotografia, i media che maggiormente definiscono il nostro orizzonte visivo quotidiano, qui in stretto dialogo con gli altri linguaggi dell’arte contemporanea.

La sezione è affidata, come nel 2019, alla piattaforma curatoriale Fantom, fondata tra Milano e New York nel 2009 e costituita da Selva Barni, Ilaria Speri, Massimo Torrigiani e Francesco Zanot.

La maggiore novità dell’edizione 2020 è costituita da Pittura XXI, una sezione inedita nelle fiere d’arte, non solo in Italia.

Per la prima volta una fiera punterà la sua attenzione sul linguaggio oggi più dibattuto dell’arte contemporanea, la pittura, con l’obiettivo di offrire un panorama delle sue figure emergenti e mid-career a livello nazionale e internazionale.

La curatela è affidata a Davide Ferri, critico e curatore indipendente, apprezzato per la competenza in materia.

A sottolineare il forte interesse registrato da questa nuova sezione si segnalano, tra le altre, significative partecipazioni di gallerie straniere, come Bernhard Knaus di Francoforte e Arcade di Londra.

Altra novità di Arte Fiera 2020 è Focus, sezione che prenderà in considerazione l’arte della prima metà del XX secolo e i Post-War Masters.

Un francobollo ed una scheda telefonica dedicata a Bologna Fiere, località ove si svolge la Mostra

La sezione sarà affidata di anno in anno a un curatore diverso; Laura Cherubini, critica e storica dell’arte di fama consolidata, è il curatore scelto per l’edizione di esordio. Cherubini ha scelto di concentrarsi sul rinnovamento e sulle rivoluzioni nella pittura italiana tra la fine degli anni Cinquanta e la fine degli anni Settanta.

Nel 2024 Arte Fiera compie 50 anni. È untraguardo che nessun’altra fiera d’arte italiana ha ancora tagliato, e che solo altre due fiere in Europa possono vantarsi di aver superato. Correva infatti il 1974 quando BolognaFiere decise di presentare, all’interno di quella che allora si chiamava ancora Fiera Campionaria, una piccola sezione dedicata all’arte moderna e contemporanea. Fu un’intuizione felice, salutata da un successo immediato. Nella prima edizione, le gallerie erano appena dieci; l’anno successivo, erano già diventate 200 (articolo parzialmente estrapolato dal sito Wikipedia ed internet) . 

Testo Bollettino

Nel 2024 Arte Fiera festeggia il suo cinquantesimo anniversario. È la più longeva fiera d’arte italiana e una delle prime ad aver aperto in Europa. Prese il via in sordina nel 1974, come una piccola sezione dedicata all’arte moderna e contemporanea all’interno della Fiera Campionaria, una manifestazione di grande successo che rappresentava allora uno dei fiori all’occhiello di BolognaFiere. Fu una grande intuizione, e tra l’ente fieristico bolognese e il mondo dell’arte scoccò letteralmente una scintilla: l’anno seguente gli espositori, da una decina della prima edizione, erano già diventati 200; nel 1976 sfioravano le 300 presenze, includendo alcune fra le migliori gallerie europee e perfino americane di quel momento.

Fin dagli esordi, Arte Fiera si è imposta come punto di riferimento imprescindibile in Italia per gli amanti dell’arte moderna e contemporanea. Non solo per chi la vende e la acquista, ma anche per il grande pubblico degli appassionati, attirati da mostre, convegni, performance creati e proposti dalla fiera stessa, che nel corso dei decenni ha ingaggiato per le sue iniziative alcuni fra i più illustri critici e storici dell’arte del nostro Paese. La Settimana Internazionale della Performance, tenutasi nel 1977 alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna e ritenuta a buon diritto uno spartiacque nella storia delle arti performative in Italia, fu finanziata da BolognaFiere come evento collaterale di Arte Fiera.

La fiera più longeva in Italia non è dunque solo un fondamentale evento di mercato, ma, da mezzo secolo, un importante appuntamento culturale. Lo è grazie anche allo stretto rapporto di collaborazione con la città di Bologna, le cui istituzioni artistiche, pubbliche e private, accompagnano le giornate di fiera con un ricco programma di mostre ed eventi. Questa collaborazione, ufficializzata a partire dal 2006 da una partnership fra Comune e BolognaFiere, ha preso infine la forma di una vera e propria “art week”, sull’esempio di quelle che animano le maggiori città europee, coordinata dal direttore del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna.

Malgrado una storia così lunga e importante, Arte Fiera non indulge alla nostalgia. Si presenta all’appuntamento del cinquantenario vitale e combattiva, con un’affluenza di pubblico tornata alle cifre pre-pandemia (50mila visitatori nel 2023), con una governance che associa visione critica e competenza manageriale, con una lista di espositori che include le migliori gallerie d’Italia, grazie anche a un rapporto di cordiale collaborazione fra la manifestazione e l’ANGAMC, Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea e naturalmente, come sempre, offrendo al pubblico un fitto programma di mostre ed eventi, in fiera e in città, che indagano il passato recente dell’arte tanto quanto il suo presente e il suo futuro.

Gianpiero Calzolari

Presidente BolognaFiere S.p.A.

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