POSTE ITALIANE 19^ emissione del 30 giugno 2020 di un francobollo dedicato a Zeno Colo’, nel centenario della nascita

POSTE ITALIANE 19^ emissione del 30 giugno 2020 di un francobollo dedicato a Zeno Colo’, nel centenario della nascita

Il Ministero dello Sviluppo unitamente con le Poste Italiane emette il 30 giugno 2020 un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “lo Sport” dedicato a Zeno Colò,  nel centenario della nascita, relativo al valore della tariffa B, corrispondente ad € 1.10.

  • data 30 giugno 2020
  • dentellatura 11
  • stampa rotocalcografia
  • tipo di carta carta bianca autoadesiva
  • stampato I.P.Z.S. Roma
  • tiratura 400.000
  • dimensioni 40 x 30 mm
  • valore B = €1.10
  • bozzettista: Fabio Abbati
  • num. catalogo Michel 4201 YT UN 4044

Se sei interessato all’acquisto di questo francobollo lo puoi acquistare al prezzo di € 1.50. Inviami una richiesta alla email: protofilia1@gmail.com

Zeno Colò (Cutigliano, 30 giugno 1920 – San Marcello Pistoiese, 12 maggio 1993) è stato uno sciatore alpino italiano.

Fu uno degli sciatori italiani più forti di tutti i tempi, primatista mondiale del chilometro lanciato e campione mondiale e olimpico negli anni 1950.

Biografia

Carriera sciistica

Stagioni 1934-1947

A causa della pausa per la Seconda guerra mondiale Colò visse una breve carriera agonistica internazionale: dopo aver iniziato a gareggiare a quattordici anni ed essere entrato nella nazionale a quindici, fu coinvolto nel conflitto mondiale, subendo in seguito anche la prigionia. Durante la guerra, a Cervinia, fece parte della Pattuglia Sci Veloci insieme al maestro di sci Gigi Panei.

Riprese a gareggiare nel 1947, a 27 anni. Quell’anno sul Piccolo Cervino a Cervinia stabilì il nuovo record del mondo sul chilometro lanciato con circa 160 km orari, battendo il precedente primato di 136 km/h di Leo Gasperl che resisteva da sedici anni. Anche il record di Colò sarebbe stato duraturo, rimanendo imbattuto per diciassette anni. Con la sua “posizione a uovo alto” fu il precursore della posizione a uovo che ancora oggi tengono i discesisti per ridurre l’attrito aerodinamico, ma, a differenza dei suoi successori, Colò usava sci di legno e non indossava il casco.

Stagioni 1948-1951

Partecipò ai V Giochi olimpici invernali di Sankt Moritz 1948, classificandosi 14º nello slalom speciale e non terminando la discesa libera a causa una caduta, e vinse la discesa del Lauberhorn; nel 1949 vinse la discesa e la combinata dell’Arlberg-Kandahar e lo slalom speciale del Lauberhorn, risultato quest’ultimo bissato nel 1950.

Sempre nel 1950 fu il protagonista dei Mondiali di Aspen, negli Stati Uniti: fu primo nella discesa libera e nello slalom gigante, e sfiorò l’en-plein nello slalom speciale, giungendo secondo a tre decimi dallo svizzero Georges Schneider. Entrambe le sue vittorie possono essere considerate storiche: Colò fu il primo italiano a vincere la discesa libera ai Mondiali, e anche il primo campione mondiale della storia nello slalom gigante, disciplina che venne introdotta proprio in quell’edizione. Dopo i Mondiali, Colò prolungò la sua trasferta in Nordamerica vincendo i Campionati nordamericani.

Stagioni 1952-1956

Partecipò per la seconda volta ai Giochi olimpici a Oslo 1952, dove non riuscì a difendere il titolo mondiale nello slalom gigante, chiudendo quarto. Si confermò invece nella discesa libera: il 16 febbraio fu il più veloce degli ottantuno concorrenti sui 2.600 m della pista di Norefjell, con il tempo di 2’30″8, pari a circa 62 km/h di media. Fu la prima medaglia d’oro per l’Italia nello sci alpino ai Giochi olimpici invernali. Qualche giorno dopo concluse le sue prove olimpiche con lo slalom speciale, dove fu quarto.

Dopo le Olimpiadi di Oslo Zeno Colò legò il suo nome a un modello di scarponi da sci e a una giacca da sci. In base ai regolamenti dell’epoca venne quindi ritenuto professionista: nel 1954 fu squalificato dalla Federazione Italiana Sport Invernali (FISI) e non poté partecipare alle gare successive. La squalifica suscitò proteste da parte dello sciatore dell’Abetone, che tentò invano di essere riabilitato, e polemiche nell’opinione pubblica per l’esclusione del campione dalle competizioni internazionali. Fu la fine della sua carriera agonistica internazionale: ai Mondiali del 1954 a Åre fu presente solo come apripista nella discesa libera, fu comunque cronometrata la sua prestazione risultando la seconda assoluta, e alle Olimpiadi di Cortina d’Ampezzo 1956 come semplice tedoforo. In campo nazionale continuò invece a ottenere medaglie fino al 1956; ai Campionati italiani di sci alpino conquistò complessivamente ventinove medaglie: nove in discesa libera, quattro in slalom gigante, dieci in slalom speciale e sei in combinata.

Altre attività

Lasciate le gare, diventò maestro di sci presso l’Abetone. S’impegnò per la promozione e lo sviluppo della stazione sciistica pistoiese. Fu tra i promotori della Società Funivie Abetone e della costruzione della prima ovovia. Nel 1973 disegnò tre piste da sci che scendono da Monte Gomito, che da lui prendono il nome di Zeno 1 (nera), Zeno 2 e Zeno 3 (rosse). Fu anche direttore della scuola di sci di Madesimo (Sondrio).

Nel 1989 la FISI revocò la squalifica inflittagli nel 1954; morì nel 1993, ormai gravemente malato a causa di un tumore ai polmoni.

Palmarès

Olimpiadi1 medaglia, valida anche ai fini dei Mondiali:

  • 1 oro (discesa libera a Oslo 1952)

Mondiali

  • 3 medaglie, oltre a quella conquistata in sede olimpica:
    • 2 ori (discesa libera, slalom gigante ad Aspen 1950)
    • 1 argento (slalom speciale ad Aspen 1950)

Campionati italiani

  • 29 medaglie:
    • 19 ori (discesa libera, slalom speciale, combinata nel 1941; slalom speciale, combinata nel 1943; slalom speciale, combinata nel 1946; slalom speciale, combinata nel 1947; discesa libera, slalom speciale, combinata nel 1948; discesa libera nel 1949; slalom gigante nel 1952; discesa libera, slalom gigante, slalom speciale nel 1954; discesa libera, slalom speciale nel 1955)
    • 4 argenti (discesa libera nel 1943; discesa libera nel 1947; slalom speciale nel 1952; slalom gigante nel 1955)
    • 6 bronzi (slalom speciale nel 1939; discesa libera, slalom speciale, combinata nel 1942; discesa libera, slalom gigante nel 1956)

Riconoscimenti

Nel 1991 ricevette il premio “Una vita per lo sci” dello Sci Club Abetone e una medaglia d’oro FISI

  • L’asteroide 58709 Zenocolò, nella fascia principale, scoperto nel 1998 all’osservatorio astronomico di San Marcello Pistoiese, è stato intitolato in suo onore.
  • Nel maggio 2015, una targa a lui dedicata fu inserita nella Walk of Fame dello sport italiano a Roma, riservata agli ex-atleti italiani che si sono distinti in campo internazionale.

ITALIAN POSTS 19th issue of 30 June 2020 of a stamp dedicated to Zeno Colo’, on the centenary of his birth

On 30 June 2020, the Ministry of Development together with the Italian Post Office issues an ordinary stamp belonging to the thematic series “Sport” dedicated to Zeno Colò, on the centenary of his birth, relating to the value of tariff B, corresponding to € 1.10.

  • date 30 giugno 2020
  • serration 11
  • printing rotogravure
  • paper type white self-adhesive paper
  • printed I.P.Z.S. Roma
  • edition 400.000
  • value B = € 1.10
  • dimension 40 x 30 mm
  • designer: Fabio Abbati
  • num. catalog Michel YT UN

If you are interested in purchasing this stamp, you can buy it for € 1.50. Send me a request to the email: protofilia1@gmail.com

Zeno Colò (Cutigliano, 30 June 1920 – San Marcello Pistoiese, 12 May 1993) was an Italian alpine skier.

He was one of the strongest Italian skiers of all time, world record holder of the kilometer launched and world and Olympic champion in the 1950s.

Biography

Ski career

Seasons 1934-1947

Due to the break for the Second World War, Colò lived a short international competitive career: after starting to compete at fourteen and joining the national team at fifteen, he was involved in the world conflict, subsequently also being imprisoned. During the war, in Cervinia, he was part of the Fast Ski Patrol together with the ski instructor Gigi Panei.

He resumed competing in 1947, at the age of 27. That year on the Klein Matterhorn in Cervinia he set the new world record on the kilometer launched with about 160 km per hour, beating Leo Gasperl’s previous record of 136 km / h which had lasted for sixteen years. Even Colò’s record would have been lasting, remaining undefeated for seventeen years. With his “high egg position” he was the precursor of the egg position that downhill skiers still hold to reduce aerodynamic friction, but, unlike his successors, Colò used wooden skis and did not wear a helmet.

Seasons 1948-1951

He participated in the 5th Winter Olympic Games of St. Moritz 1948, finishing 14th in the special slalom and not finishing the downhill due to a fall, and won the descent of the Lauberhorn; in 1949 he won the descent and the combined of the Arlberg-Kandahar and the special slalom of the Lauberhorn, the latter result repeated in 1950.

Also in 1950 he was the protagonist of the Aspen World Championships, in the United States: he was first in the downhill and in the giant slalom, and touched the en-plein in the special slalom, coming second in three tenths from the Swiss Georges Schneider. Both of his victories can be considered historic: Colò was the first Italian to win the downhill at the World Championships, and also the first world champion in history in the giant slalom, a discipline that was introduced in that edition. After the World Cup, Colò extended his trip to North America by winning the North American Championships].

Seasons 1952-1956

He participated for the second time in the Olympic Games in Oslo 1952, where he failed to defend the world title in the giant slalom, finishing fourth. He confirmed himself in the downhill run: on February 16 he was the fastest of the eighty-one competitors on the 2,600 m of the Norefjell track, with a time of 2’30 “8, equal to about 62 km / h on average. It was the first medal d gold for Italy in alpine skiing at the Olympic Winter Games. A few days later he finished his Olympic tests with the special slalom, where he was fourth.

After the Oslo Olympics, Zeno Colò linked his name to a model of ski boots and a ski jacket. According to the regulations of the time he was therefore considered professional: in 1954 he was disqualified by the Italian Winter Sports Federation (FISI) and was unable to participate in subsequent competitions. The disqualification caused protests by the Abetone skier, who tried in vain to be rehabilitated, and controversies in public opinion over the exclusion of the champion from international competitions. It was the end of his international competitive career: at the 1954 World Championships in Åre he was present only as a forerunner in the downhill, however his performance was timed resulting in the second overall, and at the Olympics in Cortina d’Ampezzo 1956 as a simple torch bearer. In the national arena, however, he continued to obtain medals until 1956; at the Italian Alpine Ski Championships he won a total of twenty-nine medals: nine downhill, four in giant slalom, ten in special slalom and six in combined.

Other activities

After leaving the races, he became ski instructor at Abetone. He committed himself to the promotion and development of the Pistoia ski resort. He was among the promoters of the Abetone Cableway Society and of the construction of the first gondola lift. In 1973 he designed three ski slopes that descend from Monte Gomito, which he takes the name of Zeno 1 (black), Zeno 2 and Zeno 3 (red). He was also director of the ski school of Madesimo (Sondrio).

In 1989 the FISI lifted the disqualification imposed on it in 1954; died in 1993, now seriously ill due to lung cancer.

Achievements

Olympics1 medal, also valid for World Cup purposes:

o 1 gold (free descent to Oslo 1952)

World

• 3 medals, in addition to the one won in the Olympic venue:

o 2 golds (downhill, giant slalom in Aspen 1950)

o 1 silver (Aspen 1950 special slalom)

Italian championships

• 29 medals:

o 19 golds (free descent, special slalom, combined in 1941; special slalom, combined in 1943; special slalom, combined in 1946; special slalom, combined in 1947; free descent, special slalom, combined in 1948; free descent in 1949; giant slalom in 1952; downhill, giant slalom in 1956)

Acknowledgments

In 1991 he received the “A life for skiing” award from the Sci Club Abetone and a FISI gold medal

• The asteroid 58709 Zenocolò, in the main belt, discovered in 1998 at the astronomical observatory of San Marcello Pistoiese, was named after him.

• In May 2015, a plaque dedicated to him was included in the Walk of Fame of Italian sport in Rome, reserved for ex-Italian athletes who have distinguished themselves on the international arena.

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