11^ emissione del 08 marzo 2024, di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica ” il Senso Civico ” dedicato alla forza delle donne: MARIA PLOZNER MENTIL

11^ emissione del 08 marzo 2024, di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica ” il Senso Civico ” dedicato alla forza delle donne: MARIA PLOZNER MENTIL, dal valore indicato in B, corrispondente ad €1.25

  • data emissione: 8 marzo 2024
  • dentellatura:  11 effettuata con fustellatura. 
  • dimensioni francobollo: 40 x 30 mm
  • stampa: in rotocalcografia
  • tipo di carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.
  • Grammatura:90 g/mq.
  • Supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq.
  • Adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco).
  • stampato: I.P.Z.S. Roma
  • tiratura: 250.020
  • valoreB
  • colori: quadricromia
  • bozzettistaT. Trinca
  • num. catalogo francobolloMichel ______ YT _______ UNIF ________
  • Il francobollo: raffigura un ritratto della prodiga portatrice carnica che sacrificò la sua vita al servizio dell’esercito italiano durante la Grande Guerra. Sullo sfondo, le Alpi Carniche e altre volontarie durante il loro impervio tragitto. In alto, a sinistra, è riprodotta la medaglia d’oro al valor militare conferita alla memoria dell’eroina dal Presidente della Repubblica. Completano il francobollo la scritta “MARIA PLOZNER MENTIL”, “PORTATRICE CARNICA”, “1884 1916”; la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

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Maria Plozner Mentil (Timau, 1884 – Paluzza, 15 febbraio 1916) è stata una portatrice carnica italiana.

Maria Plozner Mentil

Biografia

Maria Plozner nasce a Timau nel 1884 e il 9 gennaio 1906 sposa Giuseppe Mentil, anch’egli di Timau, dal quale ebbe quattro figli. Negli anni della prima guerra mondiale, con i figli piccoli e il marito al fronte sul Carso, risponde, come molte altre donne del luogo, all’appello fatto dell’esercito che richiedeva dei volontari per trasportare i rifornimenti dalle retrovie alla prima linea; diventa così una portatrice, come recita la motivazione della medaglia d’oro al valor militare, diventando un esempio per altre donne che vicino al fronte, daranno man forte ai combattenti.

Il 15 febbraio 1916, mentre si stava riposando assieme all’amica Rosalia Primus Bellina di Cleulis, viene colpita da un cecchino austriaco; trasportata all’ospedale di Paluzza spira il giorno dopo.

Il funerale viene celebrato con gli onori militari, seppellita a Paluzza. Il 3 giugno 1934 il corpo viene trasferito nel cimitero di guerra di Timau e successivamente nel tempio Ossario dello stesso vicino ai resti di altri 1763 caduti sul fronte.

Alla sua memoria viene dedicata nel 1955 una caserma nel comune di Paluzza (unica caserma dell’Esercito Italiano dedicata ad una donna). La caserma viene dismessa nel 2001 e ceduta al Comune che ne demolisce una parte pericolante lato strada che porta al vicino confine austriaco. Il resto della caserma viene riconvertito ad uso sede del locale del Gruppo Alpini, Soccorso Alpino per addestramento unità cinofile, Protezione Civile e sede di una società sportiva.

Monumento dedicato alle Portatrici Carniche

Nel 1997 il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro le ha conferito con “Motu Proprio” la medaglia d’oro al valor militare, come rappresentante di tutte le Portatrici.

Onorificenze

Medaglia d’oro al valor militare

«”Madre di quattro figli in tenera età e sposa di combattente sul fronte carsico, non esitava ad aderire, con encomiabile spirito patriottico, alla drammatica richiesta rivolta alla popolazione civile per assicurare i rifornimenti ai combattenti in prima linea. Conscia degli immanenti e gravi pericoli del fuoco nemico, Maria PLOZNER MENTIL svolgeva il suo servizio con ferma determinazione e grande spirito di sacrificio ponendosi subito quale sicuro punto di riferimento ed esempio per tutte le “portatrici carniche”, incoraggiate e sostenute dal suo eroico comportamento. Curva sotto il peso della “gerla”, veniva colpita mortalmente da un cecchino austriaco il 15 febbraio 1916, a quota 1619 di Casera Malpasso, nel settore ALTO BUT ed immolava la sua vita per la Patria. Ideale rappresentante delle “portatrici carniche”, tutte esempio di abnegazione, di forza morale, di eroismo, testimoni umili e silenziose di amore di Patria. Il popolo italiano Le ricorda con profonda ammirata riconoscenza.»
— 29 aprile 1997 D.P.R. ( articolo parzialmente estrapolato dal sito Wikipedia)

TESTO BOLLETTINO

Maria Plozner Mentil nacque nel 1884 a Timau, piccolo paese al confine con l’Austria sulle Alpi Carniche (Udine). Era una lavoratrice indefessa e una donna riservata.

Dopo le scuole elementari iniziò aiutando in casa nei lavori atti alla dura vita in montagna; accudiva gli armenti e coltivava i campi. Sposò Giuseppe Mentil col quale ebbe quattro figli. La loro vita fu sconvolta dallo scoppio della Guerra: Giuseppe fu chiamato alle armi sul Carso e Maria divenne un riferimento per tutte le portatrici.

Donna di Carnia, adusa da secoli ad atavica fatica a causa della povertà della sua terra, anche lei indossava la gerla per trasportare grano, fieno, patate, legna e quanto necessario alla vita di casa; chiamate in aiuto alle truppe le portatrici si apprestarono a caricarle di viveri, munizioni, posta e medicinali per i soldati portando pesi di 30-40 kg fino alla prima linea.

Dal giugno 1915 Maria e le altre raggiunsero quasi giornalmente i settori del fronte per il trasporto di ogni sostentamento per i soldati, e così fino al 15 febbraio 1916 quando furono comandate ad un trasporto di medicinali presso l’infermeria di prima linea di Malpasso, ove giunsero in tarda mattinata. Dopo lo scarico del materiale, alle 13.00 la vita di Maria fu spezzata da un colpo proveniente dalla sovrastante trincea austriaca. Trasportata all’Ospedale Militare di Paluzza, dopo una notte di atroce sofferenza, il giorno dopo spirò.

Il marito fu trasferito alla Zona Carnia durante la ritirata di Caporetto e fatto prigioniero. I figli furono cresciuti amorevolmente dalla sorella Orsola (Schula); vissero lunga vita e mai dimenticarono le gesta della madre.

Nel 1987 l’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro insignì Maria della Medaglia d’oro al valor militare durante una cerimonia al Tempio Ossario di Timau, ove le spoglie di Maria riposano dal 1937 assieme a 1.786 soldati della Grande Guerra.

Negli anni ’50 le fu intitolata l’unica Caserma in Italia dedicata ad una donna.

Barbara Carnelutti e Luca Piacquadio

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