POSTE ITALIANE 3^ emissione del 24 Gennaio 2020 di un francobollo commemorativo di Amedeo Modigliani, nel centenario della scomparsa

POSTE ITALIANE 3^ emissione del 24 Gennaio 2020 di un francobollo commemorativo di Amedeo Modigliani, nel centenario della scomparsa

Il Ministero dello Sviluppo ha emesso il 24 gennaio 2020 un francobollo commemorativo di Amedeo Modigliani, nel centenario della scomparsa, relativo al valore della tariffa A, corrispondente ad € 2.80.

  • data / date 24 gennaio 2020
  • dentellatura / serration 13½ x 13
  • stampa / printing rotocalcografia
  • tipo di carta / paper type su carta patinata gommata, fluorescente non filigranata
  • stampato / printed I.P.Z.S. Roma
  • tiratura / edition 500.000
  • fogli / sheet 50
  • dimensioni / dimension 30 x 40 mm
  • costo / price A = € 2,80
  • bozzettista/ designer La vignetta riproduce un particolare del dipinto di Amedeo Modigliani “Nudo femminile disteso su cuscino bianco”, (1917 circa, Staatsgalerie Stuttgart, Stoccarda).
  • num. catalogo/catalog num. Michel 4185 YT 3946 UNIF4025

Amedeo Clemente Modigliani, noto anche con i soprannomi di Modì e Dedo (Livorno, 12 luglio 1884 – Parigi, 24 gennaio 1920), è stato un pittore e scultore italiano, celebre per i suoi ritratti femminili caratterizzati da volti stilizzati e colli affusolati. Affetto da tubercolosi, morì all’età di trentacinque anni. È sepolto nel cimitero parigino del Père Lachaise.

Biografia

Infanzia e adolescenza

Amedeo Modigliani nacque a Livorno il 12 luglio del 1884 da una famiglia ebraica, ultimogenito dei quattro figli di Flaminio Modigliani, livornese, discendente da una famiglia originaria di Roma, e di Eugénie Garsin, nata a Marsiglia ma di famiglia livornese da diverse generazioni, ambedue atei. Quando venne alla luce, la famiglia stava attraversando un grave dissesto economico poiché l’impresa del padre, costituita da alcune società agricole e minerarie in Sardegna (specialmente a Buggerru, nella località Grugua, nel Sulcis-Iglesiente), era in bancarotta. Anche la situazione finanziaria dei Garsin era tutt’altro che rosea.

Fu soprattutto l’intraprendenza della madre a impedire il tracollo economico della famiglia, grazie ai ricavi provenienti dalla scuola materna ed elementare da lei fondata, dalle lezioni private e dall’attività di traduttrice e critica letteraria. Inoltre, si preoccupò personalmente dell’istruzione dei figli e in particolare di Amedeo che, essendo quello più fragile, era forse il suo preferito.

Fin dall’adolescenza Amedeo fu infatti afflitto da problemi di salute: dapprima una febbre tifoide, contratta all’età di 14 anni, quindi l’esordio della tubercolosi due anni dopo, una forma così grave da costringere il giovane Amedeo ad abbandonare gli studi e ad effettuare alcuni soggiorni a Capri, dai quali trasse un discreto giovamento. Nel 1898 il fratello maggiore, Giuseppe Emanuele, futuro deputato del Partito Socialista Italiano, venne condannato a sei mesi di carcere.

Costretto spesso in casa per via della salute assai cagionevole (cadde più volte malato di polmonite, che infine si convertirà in tubercolosi), Modigliani sin da piccolo mostrò una grande passione per il disegno, riempiendo pagine e pagine di schizzi e ritratti tra lo stupore dei parenti, che comunque non gli poterono concedere la possibilità di iscriversi a qualche corso adatto al suo livello; durante un violento attacco della malattia, riuscì a strappare alla madre la promessa di poter andare a lavorare nello studio di Guglielmo Micheli, uno dei migliori allievi del grande Giovanni Fattori e uno dei pittori più in vista di Livorno, da cui apprenderà le prime nozioni pittoriche, e dove conoscerà, nel 1898, lo stesso Fattori. Modigliani sarà così influenzato dal movimento dei macchiaioli, in particolare dal Fattori stesso e da Silvestro Lega.

Il trasferimento a Parigi e l’esordio artistico

Nel 1902 Amedeo Modigliani s’iscrisse alla “Scuola libera di Nudo” di Firenze e un anno dopo si spostò a Venezia, dove frequentò l’Istituto per le Belle Arti. Nel 1906 Modigliani emigrò in Francia, precisamente a Parigi, che all’epoca era il punto focale dell’avanguardia. Sistematosi al Bateau-Lavoir, una comune per artisti squattrinati di Montmartre, fu ben presto occupato dalla pittura SOKI, inizialmente influenzato dal lavoro di Henri de Toulouse-Lautrec, finché Paul Cézanne cambiò le sue idee.

Modigliani sviluppò uno stile unico, l’originalità di un genio creativo, che era contemporaneo del movimento artistico dei cubisti, ma di cui non fece mai parte. Modigliani è famoso per il suo lavoro rapido: si dice che completasse un ritratto in una o due sedute. Una volta terminati, non ritoccava mai i suoi dipinti. Eppure, tutti coloro che avevano posato per lui dissero che essere ritratti da Modigliani era come “farsi spogliare l’anima”. Modigliani si era inizialmente pensato come scultore più che come pittore e iniziò a scolpire seriamente dopo che Paul Guillaume, un giovane e ambizioso mercante d’arte, s’interessò al suo lavoro sulla scultura nera e lo presentò a Constantin Brâncuși e poco dopo a Picasso.

Questi caratteri appaiono antichi, quasi egizi, piatti e vagamente ricordanti una maschera, con distintivi occhi a mandorla, bocche increspate, nasi storti e colli allungati. Anche una serie di sculture di Modigliani venne esposta al Salone d’autunno del 1912. A causa delle polveri generate dalla scultura, la sua tubercolosi peggiorava; abbandonò quindi la scultura, prima quella della pietra calcarea e poi anche quella del legno, e si concentrò unicamente sulla pittura.

I ritratti

Tra le personalità ritratte da Modigliani si ricordano il pittore Chaïm Soutine, suo amico e anche lui forte bevitore, Beatrice Hastings, una scrittrice e giornalista inglese alla quale rimase legato sentimentalmente per due anni, e molti colleghi artisti che frequentavano in quel tempo Montparnasse, come Moïse Kisling, Pablo Picasso, Diego Rivera, Juan Gris, Max Jacob e i giovani scrittori Blaise Cendrars e Jean Cocteau.

Un altro pittore suo grande amico, nonostante le liti frequenti per i problemi di alcolismo, fu Maurice Utrillo. Dalle “teste”, Modigliani passò ai ritratti con la figura completa svolta a spirale e ai nudi disegnati con una linea ondulata, che costituiscono le sue opere più tipiche. Amedeo amava anche ritrarre la sua compagna, Jeanne Hébuterne.

Elvira “La Quique”

In un caffè Modigliani incontrò una bellissima giovane donna, una cortigiana professionista soprannominata ‘La Quique’: fu un colpo di fulmine per entrambi. Il ritratto ‘Elvira’, ora riprodotto su cartoline, è uno dei suoi capolavori.

I nudi e l’incontro con Jeanne Hébuterne

Il 3 dicembre 1917 si tenne alla Galérie Berthe Weill la prima mostra personale di Modigliani. Il capo della polizia di Parigi rimase scandalizzato per l’immoralità dei nudi di Modigliani in vetrina, e lo costrinse a chiudere la mostra a poche ore dalla sua apertura. La sua pittura apparve diversa da tutto ciò che si faceva allora, ovvero un “ritorno all’ordine”. Qualcosa di comune egli aveva coi due pittori russi Pascin e Soutine, anche per l’accensione tonale che, insieme alla ricerca di una materia sempre più vellutata, caratterizza l’opera degli ultimi anni del pittore.

Quello stesso anno, Modigliani ricevette una lettera da un’ex amante, Simone Thiroux, una ragazza franco-canadese, che lo informò di essere di ritorno in Canada e di aver dato alla luce un figlio, avuto da lui. Modigliani non riconobbe mai il bambino come suo, mentre trovò il grande, vero amore, in Jeanne Hébuterne, una pittrice in erba, con la quale si trasferì in Provenza dopo che lei era rimasta incinta: il 29 novembre 1918 ella diede alla luce una bambina, che venne anch’essa battezzata Jeanne.

Mentre era a Nizza, Léopold Zborowski si prodigò per aiutare lui, Tsuguharu Foujita e altri artisti, cercando di vendere i loro lavori ai ricchi turisti. Modigliani riuscì a vendere solo qualche quadro e per pochi franchi ciascuno. Nonostante ciò, fu proprio questo il periodo in cui egli produsse la gran parte dei dipinti, che sarebbero diventati i suoi più popolari e di maggior valore. I finanziamenti che Modigliani riceveva svanivano rapidamente in droghe e alcool.

Il rapporto di Modigliani con droghe, alcool e altri eccessi viene spesso amplificato da antichi pregiudizi ormai difficili da rimuovere. Ci sono testimonianze su questa sua tendenza, sicuramente attendibili, ma che convergono inevitabilmente sul cliché di “maledetto” senza preoccuparsi di cercare altre ragioni. Modigliani non era il solo, in un ambiente come Montparnasse a cavallo della prima guerra mondiale, a fare uso di alcool e hashish ed anzi si può dire che quelle tendenze erano comuni ai più; quello che colpiva negli eccessi di Modigliani era la loro platealità, al punto da far esclamare a Picasso un giorno: “Si direbbe che Modigliani non possa prendere una sbornia che al crocicchio di Montparnasse”.

La morte

Una mattina del gennaio 1920 l’inquilino del piano sottostante controllò l’abitazione e trovò Modigliani delirante nel letto, attorniato da numerose scatolette di sardine aperte e bottiglie vuote, mentre si aggrappava a Jeanne, che era quasi al nono mese della seconda gravidanza. Venne convocato un dottore, ma c’era ormai poco da fare, poiché Modigliani era in preda a una meningite tubercolare.

Ricoverato all’Hôpital de la Charité, in preda al delirio e circondato dagli amici più stretti e dalla straziata Jeanne, morì all’alba del 24 gennaio 1920. Alla morte di Modigliani ci fu un grande funerale, cui parteciparono tutti i membri delle comunità artistiche di Montmartre e Montparnasse. 

La fortuna postuma

La concezione della sua pittura basata sul disegno lineare, la purezza arcaica della sua scultura e la vita romantica e tribolata di miseria e malanni fanno di Modigliani una personalità eccezionale nel quadro dell’arte moderna, isolata dalle correnti del gusto contemporaneo (cubismo, futurismo, dadaismo e surrealismo) pur lavorando nel loro stesso periodo. Oggi, Modigliani è universalmente considerato come uno dei più grandi artisti del XX secolo e le sue opere sono esposte nei più grandi musei del mondo.

Le sue sculture raramente cambiano di mano, e i pochi dipinti che vengono venduti dai proprietari possono raccogliere anche più di 15 milioni di Euro. Il 14 giugno del 2010 viene venduta all’asta a Parigi da Christie’s una delle sue sculture, Tête de Caryatide, per la cifra record di 43,18 milioni di euro, mentre per quanto riguarda le tele il suo record personale è stato battuto il 2 novembre 2010 a New York da Sotheby’s con il nudo La Belle Romaine per la cifra record di 68,96 milioni di dollari (compresi diritti d’asta). Una “testa” del grande autore livornese è stata venduta all’asta il 4 novembre 2014 presso Sotheby’s a New York per la cifra record di 70,725 milioni di dollari. Il 9 novembre 2015, Nudo sdraiato è stato battuto all’asta da Christie’s a New York e dopo nove minuti e mezzo di gara a colpi di rilanci milionari è stato acquistato per 170,405 milioni di dollari.

Se sei interessato all’acquisto di questo francobollo lo puoi acquistare al prezzo di € 3.50. Inviami una richiesta alla email: protofilia1@gmail.com

ITALIAN POSTS 3rd issue of 24 January 2020 of a commemorative stamp of Amedeo Modigliani, on the centenary of the disappearance

On 24 January 2020, the Ministry of Development issued a commemorative stamp of Amedeo Modigliani, on the centenary of the death, relating to the value of tariff A, corresponding to € 2.80.

  • data / date 24 january 2020
  • dentellatura / serration 13½ x 13
  • stampa / printing rotogravure
  • tipo di carta / paper type on coated, fluorescent non-watermarked coated paper
  • stampato / printed I.P.Z.S. Roma
  • tiratura / edition 500.000
  • fogli / sheet 50
  • dimensioni / dimension 30 x 40 mm
  • costo / price A = € 2,80
  • bozzettista/ designer The cartoon reproduces a detail of Amedeo Modigliani’s painting “Female Nude lying on a white cushion”, (circa 1917, Staatsgalerie Stuttgart, Stuttgart).
  • num. catalogo/catalog num. Michel 4185 YT 3946 UNIF 4025

Amedeo Clemente Modigliani, also known by the nicknames of Modì and Dedo (Livorno, 12 July 1884 – Paris, 24 January 1920), was an Italian painter and sculptor, famous for his female portraits characterized by stylized faces and tapered necks. Affected by tuberculosis, he died at the age of thirty-five. He is buried in the Parisian cemetery of Père Lachaise.

Biography

Childhood and adolescence

Amedeo Modigliani was born in Livorno on 12 July 1884 from a Jewish family, the lastborn of the four children of Flaminio Modigliani, from Livorno, descendant of a family originally from Rome, and of Eugénie Garsin, born in Marseille but of a Livorno family for several generations, both atheists. When it came to light, the family was experiencing a serious economic disruption since the father’s enterprise, consisting of some agricultural and mining companies in Sardinia (especially in Buggerru, in the Grugua locality, in the Sulcis-Iglesiente), was bankrupt. The financial situation of the Garsins was also far from rosy.

It was above all the initiative of the mother that prevented the economic collapse of the family, thanks to the revenues from the nursery and primary school she founded, from private lessons and from the activity of translator and literary critic. Furthermore, he was personally concerned with the education of his children and in particular with Amedeo who, being the most fragile, was perhaps his favorite.

Since adolescence Amedeo was in fact afflicted with health problems: first a typhoid fever, contracted at the age of 14, then the onset of tuberculosis two years later, a form so serious that he forced the young Amedeo to abandon his studies and to make some stays in Capri, from which he drew a fair benefit. In 1898 his older brother, Giuseppe Emanuele, future deputy of the Italian Socialist Party, was sentenced to six months in prison.

Often forced into the home because of very poor health (he fell ill with pneumonia several times, which eventually will turn into tuberculosis), Modigliani from a young age showed a great passion for drawing, filling pages and pages with sketches and portraits to the amazement of relatives, who however could not give him the opportunity to enroll in some course suitable for his level; during a violent attack of the disease, he managed to snatch from his mother the promise of being able to go to work in the studio of Guglielmo Micheli, one of the best pupils of the great Giovanni Fattori and one of the most prominent painters of Livorno, from whom he learned the first pictorial notions , and where he will meet Fattori himself in 1898. Modigliani will thus be influenced by the movement of the Macchiaioli, in particular by Fattori himself and by Silvestro Lega.

The transfer to Paris and the artistic debut

In 1902 Amedeo Modigliani enrolled in the “Free Nude School” in Florence and a year later he moved to Venice, where he attended the Institute for Fine Arts. In 1906 Modigliani emigrated to France, precisely to Paris, which at the time it was the focal point of the avant-garde. Settling in the Bateau-Lavoir, a commune for penniless artists of Montmartre, he was soon occupied by SOKI painting, initially influenced by the work of Henri de Toulouse-Lautrec, until Paul Cézanne changed his ideas.

Modigliani developed a unique style, the originality of a creative genius, who was contemporary with the artistic movement of the Cubists, but of which he was never a part. Modigliani is famous for his quick work: he is said to have completed a portrait in one or two sessions. Once finished, he never retouched his paintings. Yet all those who posed for him said that being portrayed by Modigliani was like “having your soul stripped”. Modigliani had initially thought of himself as a sculptor rather than as a painter and began to sculpt seriously after Paul Guillaume, a young and ambitious art dealer, became interested in his work on black sculpture and presented it to Constantin Brâncuși and shortly afterwards to Picasso .

These characters appear ancient, almost Egyptian, flat and vaguely reminiscent of a mask, with distinctive almond-shaped eyes, ruffled mouths, crooked noses and elongated necks. A series of sculptures by Modigliani was also exhibited at the Autumn Salon of 1912. Due to the dust generated by the sculpture, his tuberculosis worsened; he therefore abandoned sculpture, first that of limestone and then also that of The portraits

Among the personalities portrayed by Modigliani we remember the painter Chaïm Soutine, his friend and also a heavy drinker, Beatrice Hastings, an English writer and journalist to whom he remained romantically linked for two years, and many fellow artists who frequented Montparnasse at that time, as Moïse Kisling, Pablo Picasso, Diego Rivera, Juan Gris, Max Jacob and the young writers Blaise Cendrars and Jean Cocteau.

Another painter his great friend, despite frequent quarrels about alcoholism problems, was Maurice Utrillo. From the “heads”, Modigliani moved on to portraits with the complete spiral shape and to the nudes drawn with a wavy line, which are his most typical works. Amedeo also loved to portray his partner, Jeanne Hébuterne.

Elvira “La Quique”

In a cafe Modigliani met a beautiful young woman, a professional courtesan nicknamed ‘La Quique’: it was love at first sight for both. The portrait ‘Elvira’, now reproduced on postcards, is one of his masterpieces.

The nudes and the meeting with Jeanne Hébuterne

On December 3, 1917, Modigliani’s first solo exhibition was held at the Galérie Berthe Weill. The Paris police chief was shocked by the immorality of Modigliani’s nudes in the shop window, and forced him to close the exhibition within hours of its opening. His painting appeared different from everything that was done then, or a “return to order”. He had something in common with the two Russian painters Pascin and Soutine, also due to the tonal lighting which, together with the search for an increasingly velvety material, characterizes the painter’s work in recent years.

That same year, Modigliani received a letter from an ex-lover, Simone Thiroux, a French-Canadian girl, who informed him that he was returning to Canada and that he had given birth to a son he had had with him. Modigliani never recognized the child as his, while he found the great, true love in Jeanne Hébuterne, a budding painter, with whom she moved to Provence after she became pregnant: on November 29, 1918 she gave birth to a baby girl , who was also baptized Jeanne.

While in Nice, Léopold Zborowski went out of his way to help him, Tsuguharu Foujita and other artists, trying to sell their work to wealthy tourists. Modigliani managed to sell only a few paintings and for a few francs each. Despite this, this was precisely the period in which he produced most of the paintings, which would become his most popular and most valuable. The funding Modigliani received quickly vanished into drugs and alcohol.

Modigliani’s relationship with drugs, alcohol and other excesses is often amplified by ancient prejudices now difficult to remove. There are testimonies on this tendency, certainly reliable, but which inevitably converge on the “cursed” cliche without worrying about looking for other reasons. Modigliani was not the only one, in an environment like Montparnasse at the turn of the First World War, to make use of alcohol and hashish and indeed it can be said that these tendencies were common to most; what was striking about Modigliani’s excesses was their blatantness, to the point that Picasso exclaimed one day: “It would seem that Modigliani can only take a hangover at the Montparnasse crossroads”.

The death

One morning in January 1920, the tenant on the floor below checked the house and found Modigliani delirious in the bed, surrounded by numerous cans of open sardines and empty bottles, while clinging to Jeanne, who was almost in the ninth month of the second pregnancy. A doctor was summoned, but there was little to do now, since Modigliani was suffering from tuberculous meningitis.

Admitted to the Hôpital de la Charité, delirious and surrounded by close friends and heartbroken Jeanne, he died at dawn on January 24, 1920. At Modigliani’s death there was a great funeral, which was attended by all members of the artistic communities of Montmartre and Montparnasse.

Posthumous luck

The conception of his painting based on linear drawing, the archaic purity of his sculpture and the romantic and troubled life of misery and ailments make Modigliani an exceptional personality in the framework of modern art, isolated from the currents of contemporary taste (cubism, futurism, Dadaism and Surrealism) while working in their same period. Today, Modigliani is universally regarded as one of the greatest artists of the twentieth century and his works are exhibited in the largest museums in the world. His sculptures rarely change hands, and the few paintings that are sold by the owners can raise even more than 15 million Euros. On 14 June 2010, Christie’s sold one of his sculptures, Tête de Caryatide, for auction for a record € 43.18 million, while his personal record was broken on the 2nd. November 2010 in Newwood, and concentrated solely on painting, while as regards the canvases his personal record was beaten on November 2, 2010 in New York by Sotheby’s with the nude La Belle Romaine for the record figure of 68.96 million dollars (including auction rights). A “head” of the great Livornese author was sold at auction on November 4, 2014 at Sotheby’s in New York for a record $ 70.725 million. On November 9, 2015, Reclining Nude was auctioned by Christie’s in New York and after nine and a half minutes of the competition with millionaires raised it was purchased for 170.405 million dollars.

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