POSTE VATICANE 14^ EMISSIONE del 16 maggio 2022 di un foglietto con francobollo dedicato ad ” un ideale pellegrinaggio attorno alla Terra in cammino verso il Giubileo 2025: ASIA

Il foglietto dedicato a un ideale pellegrinaggio attorno alla terra in preparazione al Giubileo del 2025, giunge alla seconda emissione e sosta in Asia. Il 6 novembre 1999, nel ventesimo anno del suo pontificato, San Giovanni Paolo II, da Nuova Delhi, dedicò a questo continente un’Esortazione Apostolica Post-Sinodale. Il documento pontificio era dedicato a Gesù Cristo, il Salvatore e la sua Missione di Amore e di Servizio in Asia. La carovana del pellegrinaggio cresce idealmente di numero: al popolo dell’Oceania si associa ora il popolo del continente asiatico. In questo foglietto, come nel precedente, è rappresentato un popolo che cammina incontro a Cristo, la cui veste è decorata con ricami orientali. Alle sagome dei pellegrini è stata aggiunta quella di un risciò, mezzo di trasporto tradizionale in quella terra. Il francobollo riproduce il continente asiatico affiancato dall’immagine di Nostra Signora della Cina, il cui santuario, costruito dai gesuiti nel 1863 a She Shan, è il santuario cattolico più importante della Cina e uno dei principali luoghi di pellegrinaggio dell’Asia.

  • data: 16 maggio 2022
  • valore facciale: € 3,00
  • stamperia: Cartor (Francia)
  • tipo di stampa: offset 4 colori
  • artista: Patrizio Daniele
  • formato francobollo: 46 x 34 mm
  • dentellatura: 14 1⁄2 x 14 1⁄4
  • formato foglietto: 136 x 88 mm
  • tiratura: 25.000 minifogli
  • num. catalogoMichel______ YT _______ UNIF _______

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La basilica di She Shan è l’unica basilica di culto cattolico in Cina, situata a Shanghai; prende il nome dalla collocazione sulla cima occidentale di She Shan, una collina del Distretto di Songjiang, a ovest dell’area metropolitana di Shanghai (ca. 35km dal centro).

È il più grande edificio di culto cristiano di tutta l’Asia orientale, meta di pellegrini provenienti dall’intero continente asiatico.

Storia

Il nome ufficiale della chiesa è “chiesa della Santa Madre in Cina”.

Durante la rivolta dei Taiping, alcuni missionari gesuiti acquistarono un appezzamento di terreno sulle pendici meridionali della collina di She Shan, già meta di ritiro per i monaci buddisti nei secoli precedenti. Nel 1867 vi costruirono una prima cappella. Le costruzioni buddiste rimaste vennero demolite e fu costruito, oltre alla cappella, un piccolo edificio usato come residenza dei missionari. Sulla cima della collina, sul luogo dove si trovava una stanza Maitreya, venne eretto un piccolo padiglione in cui fu collocata una statua della Madonna.

Nel giugno 1870, a causa di disordini scoppiati a Tianjin vennero bruciate le chiese del luogo. I gesuiti di Shanghai pregarono presso la statua della Madonna e fecero voto di costruire una chiesa in suo onore in cambio della sua protezione. In seguito, si iniziò a costruire la chiesa. Il legno venne inviato da Shanghai e la pietra fu comprata in Fujian. Si portarono a mano tutti i materiali da costruzione sulla collina. In due anni, la chiesa era completata. La prima chiesa aveva la forma di una croce e incorporava caratteristiche architettoniche sia cinesi sia occidentali. Una veranda sorretta da dieci colonne fu posta all’ingresso. Davanti alla chiesa, furono collocati otto leoni di pietra. Nel 1894, si aggiunsero molte costruzioni accessorie: una cappella a metà strada salendo la collina, un santuario dedicato al Sacro Cuore, alla Madonna e a san Giuseppe. Lungo il sentiero che conduce alla chiesa furono costruite quattordici stazioni della Via Crucis.

Nel 1925, la chiesa esistente sembrava inadeguata, molto indietro rispetto ad altre chiese di Shanghai quanto a dimensioni e decorazioni. Perciò, venne demolita e ricostruita. Poiché il prete e architetto portoghese era molto rigoroso sulla qualità della costruzione, ci vollero dieci anni perché l’intero progetto avesse termine. La chiesa infatti venne terminata nel 1935.

Nel 1942, il papa Pio XII eresse la chiesa di She Shan a basilica minore. Nel 1946, la Santa Sede incoronò la statua di Nostra Signora di Zose, posta sulla cima del campanile. (Zose è come gli abitanti di Shanghai pronunciano il termine She Shan).

Dopo la rivoluzione comunista del 1949, la basilica di She Shan subì gravi danni durante la Rivoluzione culturale: vennero distrutte le vetrate colorate della chiesa, le sculture lungo la Via Dolorosa, la statua in cima al campanile e molte altre opere d’arte. Al termine della rivoluzione culturale, si cominciò a riparare i danni. All’inizio, la statua fu sostituita con una semplice croce di ferro. Poi, nel 2000, venne posizionata una nuova statua.

Architettura

La chiesa occupa un’area di un ettaro ed è alta circa 20 metri. È a forma di croce latina, secondo la struttura della basilica. Vi sono tre ingressi: a nord, a ovest e a sud. La porta principale guarda a sud-ovest. La navata è lunga 55,81 metri e larga 24,68 metri. Il soffitto è posto a 16,46 metri. Vi sono 3000 posti a sedere. L’altare è sul lato orientale, è fatto di marmo con decorazioni in oro e giada intarsiata. L’esterno della chiesa è in prevalenza fatto di granito. Parte del tetto è coperta da tegole cinesi smaltate.

Il campanile si trova nell’angolo a sud-est. Misura 38 metri. Sulla sua cima vi è la statua di bronzo della Madonna con il Bambino, alta 4,8 metri (“Nostra Signora di Zose”).

Altre caratteristiche

Le 14 stazioni della Via Crucis sono situate ad ogni curva del sentiero che sale la ripida collina che porta alla chiesa. A metà strada, in uno spiazzo ci sono due cappelle, una per la devozione al Sacro Cuore e l’altra alla Santa Madre.

Nelle vicinanze, si trova la Stazione di She Shan dell’Osservatorio astronomico di Shanghai, costruito inizialmente dai Gesuiti.

Pellegrinaggio

Nel 1874, papa Pio IX dichiarò che i pellegrini che si recavano a She Shan in maggio (il mese dedicato alla Santa Madre) avrebbero ricevuto l’indulgenza plenaria. Per questo, pellegrini provenienti da tutta la Cina iniziarono a riunirsi a She Shan in maggio, una pratica che continua ancora oggi. I pellegrini giungono da tutte le province della Cina per il loro pellegrinaggio annuale, recitano il santo rosario lungo la Via Crucis e partecipano alla Messa in questo luogo santo.
Ma il pellegrinaggio non avviene soltanto a piedi. Molti dei cattolici della zona erano pescatori: per tradizione essi facevano il pellegrinaggio in barca. Questa tradizione continua ancora oggi, per cui in maggio le insenature attorno a She Shan spesso si riempiono di barche.

She Shan è l’unico luogo di pellegrinaggio per i cattolici in Cina autorizzato dal governo. Nel 2007 papa Benedetto XVI ha istituito, per il 24 maggio, giorno di Nostra Signora di She Shan, la «Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina»

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