POSTE ITALIANE 8^ emissione del 8 Maggio 2020 di un francobollo celebrativo della Madonna di Loreto, nel centenario della proclamazione a patrona degli aviatori

POSTE ITALIANE 8^ emissione del 8 Maggio 2020 di un francobollo celebrativo della Madonna di Loreto, nel centenario della proclamazione a patrona degli aviatori.

Il Ministero dello Sviluppo e le Poste Italiane hanno emesso l’8 maggio 2020 un francobollo celebrativo della Madonna di Loreto, nel centenario della proclamazione a patrona degli aviatori, relativo al valore della tariffa B, corrispondente ad €1.10.

  • data / date 08 maggio 2020
  • dentellatura / serration 11
  • stampa / printing rotocalcografia
  • tipo di carta / paper type carta bianca autoadesiva
  • stampato / printed I.P.Z.S. Roma
  • tiratura / edition 500.000
  • dimensioni / dimension 40 x 30 mm
  • costo / price B = € 1.10
  • bozzettista/ designer Fabio Simonelli
  • num. catalogo/catalog num. Michel 4190 YT 3951 UNIF 4033

La Madonna di Loreto è ubicata all’interno della basilica della Santa Casa è uno dei principali luoghi di culto mariano e tra i più importanti e visitati santuari mariani del mondo cattolico. Sorge a Loreto in piazza della Madonna, a 127 metri s.l.m., al termine della via Lauretana. All’interno della basilica, i cattolici rendono culto di devozione verso i resti di quella che secondo la tradizione è la Santa Casa di Nazareth, dove visse Gesù. A questa famosa basilica è collegata la devozione per Maria madre di Gesù che ha l’iconografia culturale e storica della Vergine Lauretana, patrona dell’aviazione.

STORIA

Agli inizi di maggio del 1291, con Nazareth e tutta la Palestina sotto il dominio dei Mamelucchi d’Egitto, secondo la tradizione alcuni angeli prelevarono la Santa Casa e la portarono via in volo, lasciandola, il 10 maggio 1291, a Tersatto (ora un quartiere della città di Fiume); furono dei boscaioli, stupiti, a trovare la piccola dimora. In quel luogo però i pellegrini erano spesso preda di ladri e malfattori; così, tre anni e sette mesi dopo, gli angeli la sollevarono di nuovo alzandosi in volo verso le Marche, depositandola nei pressi di Ancona, nel luogo in cui oggi sorge la chiesa di Santa Maria Liberatrice di Posatora, il cui nome la tradizione fa derivare proprio da questo evento: posa-et-ora (fermati e prega). Ci restò per nove mesi, dopodiché gli angeli la risollevarono di nuovo per posarla nei pressi di Porto Recanati, in località “Banderuola”, dove ancora oggi sorge una chiesetta; lì c’era un boschetto, proprietà di una nobildonna di Recanati di nome Loreta, per cui i pellegrini dicevano: “Andiamo dalla Madonna di Loreta”, e da tale espressione popolare venne poi dato il nome alla cittadina di Loreto. È in quella selvetta di Loreta, che — si dice — furono dei pastori a vedere una luce abbagliante uscire dalle nubi e, dietro la luce, la casa.

Si trovava però troppo vicino al mare, esposta quindi ai pericoli delle incursioni turche; inoltre anche lì cominciavano ad accorrere malfattori per derubare i fedeli venuti in pellegrinaggio. Perciò, otto mesi più tardi, la Casa venne nuovamente spostata dagli angeli su un terreno di proprietà di due fratelli, i conti Simone e Stefano Rinaldi di Antici, che però presto iniziarono ad approfittarsi dei pellegrini e a contendersi le estorsioni perpetrate sui devoti creduloni. E di nuovo, dopo soli quattro mesi, i soliti angeli sollevarono la casa e la posarono, nel dicembre del 1294, al centro della strada che da Recanati va al suo porto, dunque in un luogo pubblico, che nessuno avrebbe potuto reclamare e sfruttare, sulla cima di una collina (il monte Prodo).

Storia del Santuario

La storia del Santuario inizia il 10 dicembre 1294, con l’arrivo della casa che dicesi abitata una volta dalla famiglia della Vergine Maria a Nazareth e dove la Madonna avrebbe ricevuto l’annuncio della nascita di Gesù. Dapprima la preziosa reliquia venne sopraelevata e coperta da una volta, per poi venire circondata da portici, quindi da una chiesetta e infine dall’attuale Basilica.

Nel 1468, per volontà del vescovo di Recanati, il forlivese Nicolò dall’Aste, cominciarono i lavori per la costruzione del grande tempio sia a protezione della Santa Casa sia per accogliere la gran folla di pellegrini sempre crescente. Morto il vescovo già l’anno seguente, nel 1469, fu papa Paolo II a farne proseguire i lavori, anche perché quando nel 1464 quando egli, ancora cardinale, venne in visita a Loreto sarebbe stato miracolosamente guarito dalla Madonna. Nel 1587, con l’aggiunta della facciata, l’edificio poté ritenersi finalmente concluso. Nel 1604 fu indetto il concorso per la decorazione della Sala del Tesoro, vinto dal Pomarancio, che prevalse sul Caravaggio, su Guido Reni e su Lionello Spada. La sala fu completamente decorata entro il 1610, quindi il Pomarancio si cimentò con gli affreschi della cupola, andati quasi completamente perduti. Quasi in contemporanea Francesco Selva decorava con stucchi l’Atrio della Sacrestia e Tiburzio Vergelli realizzava, tra il 1600 ed il 1607, il maestoso battistero che ancora oggi si può ammirare nella prima cappella di sinistra della basilica. Come completamento dei lavori, tra il 1604 ed il 1614, Carlo Maderno con l’aiuto dello zio Giovanni Fontana realizzava la fontana che orna tutt’oggi la piazza del Santuario.

Con l’invasione napoleonica dei territori pontifici del febbraio 1797, Loreto venne occupata dai soldati francesi e fu oggetto di razzie e latrocini dai quali non fu risparmiato neppure il Santuario, come viene rievocato da monsignor Agostino Rivarola in una lettera del marzo 1797. In questo scritto, Rivarola in particolare chiama in causa le responsabilità di Ludovico Sensi, prelato schieratosi con l’invasore e da questi nominato Governatore generale della città. Stando a testimonianze, Sensi si sarebbe persino recato «in Chiesa coi muratori» per «demolire la Santa Casa», ma tale fu lo sdegno della popolazione, di fronte a questo proposito, che lo «scelerato» fu costretto a desistere.

Quando con il breve di Benedetto XV del 24 marzo 1920 la Madonna di Loreto fu proclamata protettrice degli aviatori, a Loreto si avvicendarono personaggi pubblici, anche di rango politico: “il 28 giugno 1922 arrivò in visita al Santuario il principe Umberto, il quale, dopo aver visitato la Santa Casa, tenne ad iscriversi alla Congregazione universale. Ma la visita più significativa fu quella effettuata il 24 ottobre 1936 da Mussolini”.

Nel novembre del 1989 papa Giovanni Paolo II l’ha elevata alla dignità di Basilica pontificia minore, affermando nel 1993 che “la Santa Casa ricorda, in pari tempo, anche la grandezza della vocazione alla vita consacrata e alla verginità per il Regno, la quale ebbe qui la sua gloriosa inaugurazione nella persona di Maria, Vergine e Madre”, e che essa è uno dei “luoghi, dove si va per ottenere la grazia”.

Legame tra la Madonna di Loreto e l’aviazione

La tradizione lauretana, relativa al trasporto della casa di Maria, per opera di angeli da Nazareth all’antica Illiria (1291) poi da lì all’antico territorio di Recanati (1294), appariva quanto mai suggestiva per la scelta della Madonna di Loreto quale Patrona chi si muove per le vie dell’aria.

Poeti e pittori avevano rievocato tale trasporto già nei secoli XVII e XVIII, immaginando il volo della casa nazarena quasi come una moderna trasvolata: tra i primi esempi si può citare il dipinto Trasporto della Santa Casa di Loreto di Giovan Battista Rositi da Forlì del 1501 e conservato oggi nel Museo diocesano di Velletri. Il più famoso è l’affresco, e relativo bozzetto, che Giambattista Tiepolo realizzò nel 1743 per la volta della Chiesa degli Scalzi di Venezia e oggi conservati alle Gallerie dell’Accademia.

Così, sin dal 1912 la Società Aviatori e Aeronauti con sede a Torino, si era affidata alla protezione della Madonna di Loreto. Pochi anni dopo, verso il 1915, quella società, sotto la presidenza dell’onorevole Carlo Montù, fece ornare la propria bandiera con l’immagine della Vergine Lauretana. Si legge anche che nel 1915 le mura della Santa Casa furono dipinte all’interno delle carlinghe della XXV Squadriglia, segno di un’esplicita devozione verso la Madonna della casa volante.

Il rapporto che lega la Madonna di Loreto ed il mondo aeronautico risale ufficialmente al 1920, quando venne proclamata “Aeronautarum Patrona” da Papa Benedetto XV.

La Madonna di Loreto è da allora patrona degli Aviatori. Diversi sono stati gli eventi aerei a partire dagli anni ’50, con un’interruzione nel 2000 dovuta a motivi burocratici. Nel 2010 e 2011 invece, in occasione dei 90 anni dalla sua proclamazione a Patrona degli aviatori, sono stati organizzati due spettacoli aerei che hanno riscosso un notevole successo di pubblico.

Se sei interessato all’acquisto di questo francobollo lo puoi acquistare al prezzo di € 1.50. Inviami una richiesta alla email: protofilia1@gmail.com

ITALIAN POST 8th issue of 8 May 2020 of a postage stamp celebrating the Madonna of Loreto, on the centenary of the proclamation of the aviators as patron

  • data / date 08 maggio 2020
  • dentellatura / serration 11
  • stampa / printing rotocalcografia
  • tipo di carta / paper type carta bianca autoadesiva
  • stampato / printed I.P.Z.S. Roma
  • tiratura / edition 500.000
  • dimensioni / dimension 40 x 30 mm
  • costo / price B = € 1.10
  • bozzettista/ designer Fabio Simonelli
  • num. catalogo/catalog num. Michel YT UNIF 4033

The Ministry of Development and the Italian Post Office issued on 8 May 2020 a commemorative stamp of Our Lady of Loreto, on the centenary of the proclamation of the aviators as patron saint, relating to the value of tariff B, corresponding to € 1.10.

The Madonna di Loreto is located inside the basilica of the Santa Casa is one of the main places of Marian worship and one of the most important and visited Marian shrines in the Catholic world. It rises in Loreto in Piazza della Madonna, at 127 meters above sea level, at the end of via Lauretana. Inside the basilica, Catholics worship devotion to the remains of what is traditionally the Holy House of Nazareth, where Jesus lived. The devotion to Mary, mother of Jesus who has the iconography, is connected to this famous basilica cultural and historical heritage of the Lauretan Virgin, patroness of aviation.
HISTORY
At the beginning of May 1291, with Nazareth and all Palestine under the dominion of the Mamelukes of Egypt, according to tradition some angels took the Holy House and carried it away in flight, leaving it, on 10 May 1291, in Tersatto (now a district of the city of Rijeka); were amazed woodcutters to find the small home. In that place, however, pilgrims were often prey to thieves and evildoers; thus, three years and seven months later, the angels raised it again, rising in flight towards the Marche, depositing it near Ancona, in the place where the church of Santa Maria Liberatrice di Posatora stands today, whose name the tradition derives from this event: pose-et-ora (stop and pray). He stayed there for nine months, after which the angels raised it again to lay it near Porto Recanati, in the locality “Banderuola”, where a small church still stands today; there was a grove, owned by a noblewoman of Recanati named Loreta, for which the pilgrims said: “Let’s go to the Madonna of Loreta”, and from this popular expression the town of Loreto was then named. It is in that wild Loreta, where it is said that shepherds saw a dazzling light come out of the clouds and, behind the light, the house.
However, it was too close to the sea, therefore exposed to the dangers of Turkish incursions; moreover, there too, criminals began to rush to rob the faithful who came on pilgrimage. Therefore, eight months later, the house was again moved by the angels on land owned by two brothers, the counts Simone and Stefano Rinaldi of Antici, who however soon began to take advantage of the pilgrims and to contend for the extortions perpetrated on the gullible devotees. And again, after only four months, the usual angels raised the house and placed it, in December 1294, in the center of the road that goes from Recanati to its port, therefore in a public place, which no one could have claimed and exploited, on the top of a hill (Mount Prodo).
History of the Sanctuary
The history of the Sanctuary begins on December 10, 1294, with the arrival of the house that is said to have been once inhabited by the family of the Virgin Mary in Nazareth and where the Virgin Mary would have received the announcement of the birth of Jesus. At first the precious relic was raised and covered from once, to then be surrounded by arcades, then by a church and finally by the current Basilica.
In 1468, at the behest of the bishop of Recanati, Nicolò dell’Aste from Forlì, work began on the construction of the large temple both to protect the Holy House and to welcome the ever-growing crowd of pilgrims. The bishop already died the following year, in 1469, it was Pope Paul II who continued the work, also because when in 1464 when he, still a cardinal, came to visit Loreto he would have been miraculously healed by the Madonna. In 1587, with the addition of the facade, the building was finally concluded. In 1604 the competition for the decoration of the Sala del Tesoro was announced, won by Pomarancio, which prevailed over Caravaggio, Guido Reni and Lionello Spada. The room was completely decorated by 1610, then Pomarancio ventured with the frescoes in the dome, which were almost completely lost. Almost simultaneously Francesco Selva decorated the Atrium of the Sacristy with stuccos and Tiburzio Vergelli built the majestic baptistery between 1600 and 1607 which can still be admired in the first left chapel of the basilica. As a completion of the works, between 1604 and 1614, Carlo Maderno with the help of his uncle Giovanni Fontana built the fountain that still adorns the square of the Sanctuary.
With the Napoleonic invasion of the papal territories in February 1797, Loreto was occupied by French soldiers and was subject to raids and latrocini from which not even the Sanctuary was spared, as is recalled by Monsignor Agostino Rivarola in a letter of March 1797.

In this paper, Rivarola in particular calls into question the responsibilities of Ludovico Sensi, prelate who sided with the invader and appointed by him as Governor general of the city. According to testimonies, Sensi would even have gone “to church with the bricklayers” to “demolish the Holy House”, but such was the indignation of the population, in front of this purpose, that the “chosen one” was forced to desist.
When with the brief of Benedict XV of March 24, 1920 the Madonna of Loreto was proclaimed protector of the aviators, public figures, including those of political rank, took turns in Loreto: “on June 28, 1922, Prince Umberto came to visit the Shrine, who, after visiting the Holy House, he kept enrolling in the universal Congregation. But the most significant visit was that made on October 24, 1936 by Mussolini “.
In November 1989, Pope John Paul II elevated it to the dignity of a minor pontifical basilica, stating in 1993 that “the Holy House also remembers the greatness of the vocation to consecrated life and virginity for the Kingdom, which it had its glorious inauguration here in the person of Mary, Virgin and Mother “, and that it is one of the” places where one goes to obtain grace “.
Link between the Madonna di Loreto and aviation
The Lauretan tradition, relating to the transport of the house of Mary, by angels from Nazareth to the ancient Illyria (1291) then from there to the ancient territory of Recanati (1294), appeared very suggestive for the choice of the Madonna of Loreto as Patron who moves through the air.
Poets and painters had already recalled this transport in the seventeenth and eighteenth centuries, imagining the flight of the Nazarene house almost like a modern flight: among the first examples we can mention the painting Transport of the Holy House of Loreto by Giovan Battista Rositi from Forlì of 1501 and preserved today in the Diocesan Museum of Velletri. The most famous is the fresco, and its sketch, which Giambattista Tiepolo made in 1743 for the vault of the Scalzi Church in Venice and now preserved in the Gallerie dell’Accademia.
Thus, since 1912 the Aviators and Aeronauts Company based in Turin, had relied on the protection of the Madonna di Loreto. A few years later, around 1915, that company, under the presidency of the honorable Carlo Montù, had its flag adorned with the image of the Lauretan Virgin. We also read that in 1915 the walls of the Holy House were painted inside the nacelle of the XXV Squadriglia, a sign of an explicit devotion to the Madonna of the flying house.
The relationship between the Madonna di Loreto and the aeronautical world dates back officially to 1920, when it was proclaimed “Aeronautarum Patrona” by Pope Benedict XV.
Our Lady of Loreto has since been patroness of Aviators. There have been several air events since the 1950s, with an interruption in 2000 due to bureaucratic reasons. In 2010 and 2011, however, on the occasion of the 90th anniversary of its proclamation as patron of the aviators, two air shows were organized which have met with considerable public success.

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