POSTE ITALIANE 45^ e 46^ emissioni del 25 Settembre 2020 di due francobolli dedicati alla Riserva naturale dello Zingaro e alla Costa degli Etruschi
POSTE ITALIANE 45^ e 46^ emissioni del 25 Settembre 2020 di due francobolli dedicati alla Riserva naturale dello Zingaro e alla Costa degli Etruschi
Il Ministero dello Sviluppo e le Poste Italiane emette il 25 settembre 2020 due francobolli appartenenti alla serie tematica “il Patrimonio naturale e paesaggistico” relativi al valore della tariffa B, entrambi corrispondenti cadauno ad €1.10.
RISERVA DELLO ZINGARO
- data: 25 settembre 2020
- dentellatura: 11
- stampa: rotocalcografia
- tipo di carta; carta bianca patinata neutra -autoadesiva non fluorescente
- stampato: I.P.Z.S. Roma
- tiratura: 400.000
- dimensioni: 30 x 40 mm
- contenuto foglio: 45 esemplari
- valore: B = €1.10
- bozzettista: Isabella Castellana
- num. catalogo: Michel 4070 YT _______ UNIF ________
- La vignetta: raffigura Cala Marinella, una delle più incantevoli calette della Riserva naturale dello Zingaro, su cui si staglia, in primo piano a destra, una palma nana, comunemente nota anche come palma di San Pietro, tipica della Riserva. In basso, a sinistra, è presente una cartina con il profilo della Sicilia in cui è evidenziata l’area geografica di riferimento. Completano il francobollo la leggenda “RISERVA NATURALE DELLO ZINGARO”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.
Se sei interessato all’acquisto di questi francobolli li puoi acquistare al prezzo di € 1.50 cadauno. Inviandomi una richiesta alla email: protofilia1@gmail.com
La riserva naturale orientata dello Zingaro è un’area naturale protetta situata nei comuni di Castellammare del Golfo e San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani e gestita dall’Azienda Regionale Foreste Demaniali della Regione Sicilia.
Storia
La costa dello Zingaro è uno dei pochissimi tratti di costa della Sicilia non contaminata dalla presenza di una strada litoranea.
Il territorio fu abitato da un’ultima famiglia di contadini fino a circa il 1960, nella casa che oggi è il museo dell’intreccio, ristrutturato nel 2013. Gli abitanti per trasportate le merci e l’acqua usavano i muli. Oggi per il trasporto dei rifiuti e delle merci in generale, si usano sempre i muli, unico mezzo di trasporto possibile.
Nel 1976 erano già iniziati i lavori per la costruzione della litoranea Scopello-San Vito Lo Capo, ma in seguito ad una serie di iniziative del mondo ambientalista, culminate in una partecipatissima marcia di protesta che ebbe luogo il 18 maggio 1980, l’Azienda Regionale Foreste Demaniali della Regione Siciliana si impegnò ad espropriare l’area dello Zingaro riconosciuta di grande interesse ambientale.
Con la legge regionale 98/1981, venne ufficialmente istituita la riserva, la prima riserva naturale della Sicilia, affidata in gestione all’Azienda Regionale Foreste Demaniali.
Territorio
La riserva si estende nella parte occidentale del Golfo di Castellammare, nella penisola di San Vito Lo Capo che si affaccia sul Tirreno tra Castellammare del Golfo e Trapani. Il territorio ricade in parte nel comune di San Vito Lo Capo e in parte nel comune di Castellammare; si estende lungo 7 km di costa e quasi 1.700 ettari di natura incontaminata.
La costa è formata da calcareniti quaternarie e da rilievi calcarei del Mesozoico di natura dolomitica, con falesie che da un’altezza massima di 913 m (Monte Speziale) degradano ripidamente verso il mare, intercalate da numerose calette.
Flora
La riserva ospita circa 670 taxa infragenerici vegetali, alcuni dei quali endemici e rari. Di questi 502 sono dicotiledoni, 153 monocotiledoni, 3 gimnosperme e 10 pteridofite. Di notevole interesse la flora lichenica; sono stati rilevati nel territorio della riserva anche 27 specie di funghi (macromiceti) di cui la famiglia più rappresentativa è quella delle Tricholomataceae. Il paesaggio originario era costituito in massima parte da foresta mediterranea sempreverde (foresta xerofila) le cui tracce sono tuttora rappresentate da zone di lecceta, dove trovano ospitalità piccole felci, ciclamini, cespugli di pungitopo (Ruscus aculeatus) e, al limite ovest della riserva, anche da frammenti di sughereta, testimonianza di quella formazione forestale a sughera oramai quasi del tutto scomparsa nel resto della Sicilia occidentale.
L’aspetto attualmente più peculiare della riserva è tuttavia la gariga a palma nana, che caratterizza ampie zone del paesaggio costiero e che in contrada Zingaro, dove si trovano esemplari di Chamaerops humilis che raggiungono i 2–3 m di altezza, assume rilevanza di macchia.
Fauna
Nella riserva nidificano ben 39 specie di uccelli tra cui il falco pellegrino (Falco peregrinus), una delle ultime dieci coppie presenti in Sicilia dell’aquila del Bonelli (Hieraaetus fasciatus), la poiana (Buteo buteo) e il gheppio (Falco tinnunculus).Durante il periodo delle migrazioni sono stati avvistati anche esemplari di aquila reale (Aquila chrysaetos) e di falco pecchiaiolo (Pernis apivorus). Altri uccelli presenti sono il corvo imperiale (Corvus corax), lo zigolo nero (Emberiza cirlus), il passero solitario (Monticola solitarius), la coturnice (Alectoris graeca), il gabbiano (Chroicocephalus ridibundus), il piccione selvatico (Columba livia), il rondone comune (Apus apus), il rondone pallido (Apus pallidus), la cornacchia grigia (Corvus cornix), la gazza (Pica pica), il cardellino (Carduelis carduelis) e l’usignolo (Luscinia megarhynchos). Fra gli uccelli notturni sono presenti la civetta (Athene noctua) e l’allocco (Strix aluco).
Tra i mammiferi sono molto diffusi il coniglio (Oryctolagus cuniculus) e la volpe (Vulpes vulpes). Sono presenti anche la donnola (Mustela nivalis), il riccio (Erinaceus europaeus) e l’istrice (Hystrix cristata); tra i roditori, l’arvicola del Savi (Microtus savii) ed il topo quercino (Eliomys quercinus). Nelle numerose grotte presenti nella Riserva albergano otto differenti specie di pipistrelli tra cui il raro orecchione bruno (Plecotus auritus), il ferro di cavallo (Rhinolophus ferrumequinum), il miniottero (Miniopterus schreibersii) e il pipistrello albolimbato (Pipistrellus kuhlii).
Strutture ricettive
All’interno della riserva si trovano il Museo Naturalistico, il Museo delle Attività Marinare, il Museo della Civiltà Contadina, il Museo della Manna, il Centro di Educazione Ambientale, due aree attrezzate e degli antichi caseggiati rurali adibiti a rifugio (contrada Sughero), presso i quali è possibile anche pernottare su richiesta.
I rifugi utilizzati per il bivacco vengono concessi soltanto nel periodo che va da ottobre a maggio. Esistono 3 diversi sentieri: quello Costiero, il più frequentato che si snoda per circa 7 km e collega l’ingresso di Scopello (ingresso sud) a quello di San Vito Lo Capo (ingresso nord), della durata di circa 2 ore; quello di Mezza Costa, ed è il sentiero più panoramico.Ha un tragitto di 8,5 km. Durata 4h 30 m.
Dall’ingresso sud della riserva si raggiunge il Centro visitatori; da qui un ripido sentiero in salita, smorzato da alcuni tornanti, conduce all’inizio del sentiero di mezza costa (290 m), che percorre la riserva da sud a nord, parallelamente al sentiero costiero. Lasciatasi sulla sinistra una deviazione che conduce al Bosco di Scardina (sentieri alti), si prosegue diritto sino a raggiungere Pizzo del Corvo; per ultimo troviamo il Sentiero Alto, che è senza dubbio il sentiero più impegnativo, ha una lunghezza: 17,5 km. Durata: 7 h circa.
COSTA DEGLI ETRUSCHI
- data: 25 settembre 2020
- dentellatura: 11
- stampa: rotocalcografia
- tipo di carta; carta bianca patinata neutra -autoadesiva non fluorescente
- stampato: I.P.Z.S. Roma
- tiratura: 400.000
- dimensioni: 30 x 40 mm
- contenuto foglio: 45 esemplari
- valore: B = €1.10
- bozzettista: Tiziana Trinca
- num. catalogo: Michel 4071 YT _______ UNIF ________
- La vignetta: raffigura uno scorcio della Costa degli Etruschi, con in primo piano una bottiglia di vino, poggiata su una balaustra, a rappresentare uno dei più caratteristici prodotti enogastronomici della zona. In alto, a destra, è presente una cartina con il profilo della Toscana in cui è evidenziata l’area geografica di riferimento, mentre a sinistra è riprodotto il logo della Costa degli Etruschi . Completano il francobollo la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”
Se sei interessato all’acquisto di questi francobolli li puoi acquistare al prezzo di € 1.50. Inviandomi una richiesta alla email: protofilia1@gmail.com
COSTA DEGLI ETRUSCHI
La Costa degli Etruschi comprende l’intero territorio continentale della provincia di Livorno, interessando da sud verso nord i territori comunali di Piombino, San Vincenzo, Castagneto Carducci, Bibbona, Cecina, Rosignano Marittimo e Livorno, nonché i comuni dell’entroterra, ovvero Collesalvetti, Sassetta, Suvereto e Campiglia Marittima.
È così denominata per le numerose necropoli etrusche presenti principalmente tra il Golfo di Baratti e Populonia, che in origine era l’unica città etrusca sorta lungo la fascia costiera; la denominazione si è estesa successivamente all’intero litorale della provincia di Livorno, in gran parte corrispondente alla Maremma livornese (l’antica Maremma pisana).
La costa si presenta prevalentemente bassa e sabbiosa nel tratto tra Rosignano Solvay a nord e il Golfo di Baratti a sud, con spiagge generalmente di colore dorato, ad eccezione del tratto costiero tra Rosignano Solvay e Vada dove si estendono le suggestive Spiagge Bianche.
Più a nord, gli ameni promontori di Castiglioncello e Quercianella, segnano la costa in prossimità di Livorno, alle cui spalle si estendono le cosiddette Colline livornesi. A sud, invece, si innalza il promontorio di Piombino, sulla cui sommità sorge Populonia, che divide il Golfo di Baratti dalla stessa Piombino, segnando nel contempo il confine tra Mar Ligure e Mar Tirreno.
POSTE ITALIANE 45 ^ and 46 ^ issues of 25 September 2020 of two stamps dedicated to the Zingaro Nature Reserve and the Etruscan Coast
On 25 September 2020, the Ministry of Development and the Italian Post Office will issue two stamps belonging to the thematic series “Natural and Landscape Heritage” relating to the value of tariff B, both corresponding to € 1.10 each.
If you are interested in purchasing these stamps you can buy them for € 1.50 each. By sending me a request to the email: protofilia1@gmail.com
Zingaro Nature Reserve
- date: September 25, 2020
- indentation: 11
- printing: rotogravure
- kind of paper: neutral white coated paper – self-adhesive non-fluorescent
- printed: I.P.Z.S. Rome
- circulation: 400,000
- dimensions: 30 x 40 mm
- sheet content: 45 copies
- value: B = € 1.10
- sketch artist: Isabella Castellana
- num. catalog: Michel______ YT________UNIF _________
- The vignette: depicts Cala Marinella, one of the most enchanting coves of the Zingaro Nature Reserve, on which stands out, in the foreground on the right, a dwarf palm, also commonly known as the palm of San Pietro, typical of the Reserve. Below, on the left, there is a map with the profile of Sicily in which the geographical area of reference is highlighted. The stamp is completed by the legend “NATURAL RESERVE OF THE ZINGARO”, the writing “ITALY” and the tariff indication “B”.
The Zingaro oriented nature reserve is a protected natural area located in the municipalities of Castellammare del Golfo and San Vito Lo Capo, in the province of Trapani and managed by the Regional State Forests of the Sicily Region.
History
The Zingaro coast is one of the very few stretches of coast in Sicily that is not contaminated by the presence of a coastal road.
The territory was inhabited by a last peasant family until about 1960, in the house that today is the museum of weaving, renovated in 2013. The inhabitants used mules to transport goods and water. Today, for the transport of waste and goods in general, mules are always used, the only means of transport possible.
In 1976 the works for the construction of the Scopello-San Vito Lo Capo coastal road had already begun, but following a series of initiatives from the environmentalist world, culminating in a very participatory protest march that took place on May 18, 1980, the Azienda Regionale State Forests of the Sicilian Region undertook to expropriate the area of the Zingaro recognized of great environmental interest.
With the regional law 98/1981, the reserve was officially established, the first nature reserve in Sicily, entrusted to the management of the Regional State Forestry Company.
Territory
The reserve extends in the western part of the Gulf of Castellammare, in the peninsula of San Vito Lo Capo that overlooks the Tyrrhenian between Castellammare del Golfo and Trapani. The territory falls partly in the municipality of San Vito Lo Capo and partly in the municipality of Castellammare; it stretches along 7 km of coastline and almost 1,700 hectares of unspoiled nature.
The coast is made up of Quaternary limestone and Mesozoic limestone reliefs of a dolomitic nature, with cliffs that from a maximum height of 913 m (Monte Speziale) slope steeply towards the sea, interspersed with numerous coves.
Flora
The reserve is home to about 670 plant infrageneric taxa, some of which are endemic and rare. Of these, 502 are dicotyledons, 153 monocots, 3 gymnosperms and 10 pteridophytes. The lichen flora is of considerable interest; 27 species of fungi (macromycetes) have also been found in the territory of the reserve, of which the most representative family is that of the Tricholomataceae. The original landscape consisted mostly of evergreen Mediterranean forest (xerophilous forest) whose traces are still represented by areas of holm oak, where small ferns, cyclamen, butcher’s broom bushes (Ruscus aculeatus) and, at the western limit of the reserve, find hospitality also from fragments of cork oak, evidence of that cork forest formation which has now almost completely disappeared in the rest of western Sicily.
The currently most peculiar aspect of the reserve is however the dwarf palm garrigue, which characterizes large areas of the coastal landscape and which in the Zingaro district, where there are specimens of Chamaerops humilis that reach 2–3 m in height, assumes relevance of scrub .
Fauna
39 species of birds nest in the reserve including the peregrine falcon (Falco peregrinus), one of the last ten pairs present in Sicily of the Bonelli’s eagle (Hieraaetus fasciatus), the buzzard (Buteo buteo) and the kestrel (Falco tinnunculus). During the migration period, specimens of golden eagles (Aquila chrysaetos) and honey buzzards (Pernis apivorus) were also sighted. Other birds present are the raven (Corvus corax), the black bunting (Emberiza cirlus), the blue rock thrush (Monticola solitarius), the rock partridge (Alectoris graeca), the gull (Chroicocephalus ridibundus), the wild pigeon (Columba livia), the common swift (Apus apus), the pale swift (Apus pallidus), the hooded crow (Corvus cornix), the magpie (Pica pica), the goldfinch (Carduelis carduelis) and the nightingale (Luscinia megarhynchos). Among the nocturnal birds there are the owl (Athene noctua) and the owl (Strix aluco).
Among the mammals the rabbit (Oryctolagus cuniculus) and the fox (Vulpes vulpes) are very common. There are also the weasel (Mustela nivalis), the hedgehog (Erinaceus europaeus) and the porcupine (Hystrix cristata); among the rodents, the Savi vole (Microtus savii) and the oak mouse (Eliomys quercinus). In the numerous caves in the Reserve there are eight different species of bats including the rare brown owl (Plecotus auritus), the horseshoe (Rhinolophus ferrumequinum), the miniopter (Miniopterus schreibersii) and the albolimbato bat (Pipistrellus kuhlii).
Accommodation
Inside the reserve there are the Naturalistic Museum, the Museum of Marine Activities, the Museum of Peasant Civilization, the Museum of Manna, the Environmental Education Center, two equipped areas and the ancient rural buildings used as shelters (contrada Sughero), where it is also possible to stay overnight on request.
There are 3 different paths: the Coastal one, the most popular that winds for about 7 km and connects the entrance of Scopello (south entrance) to that of San Vito Lo Capo (north entrance), lasting about 2 hours; that of Mezza Costa, and it is the most panoramic path. It has a distance of 8.5 km. Duration 4h 30m.
From the south entrance of the reserve you reach the Visitor Center; from here a steep uphill path, softened by some hairpin bends, leads to the beginning of the mid-slope path (290 m), which runs through the reserve from south to north, parallel to the coastal path. Leaving a detour on the left that leads to Bosco di Scardina (high paths), continue straight until you reach Pizzo del Corvo; lastly we find the Sentiero Alto, which is undoubtedly the most challenging path, has a length: 17.5 km. Duration: 7 h
COAST OF THE ETRUSCANS
- date: September 25, 2020
- indentation: 11
- printing: rotogravure
- kind of paper: neutral white coated paper – self-adhesive non-fluorescent
- printed: I.P.Z.S. Rome
- circulation: 400,000
- dimensions: 30 x 40 mm
- sheet content: 45 copies
- value: B = € 1.10
- sketch artist: Tiziana Trinca
- num. catalog: Michel______ YT________UNIF _________
- The vignette: depicts a glimpse of the Etruscan Coast, with a bottle of wine in the foreground, resting on a balustrade, representing one of the most characteristic food and wine products of the area. At the top, on the right, there is a map with the profile of Tuscany in which the geographical area of reference is highlighted, while on the left the logo of the Etruscan Coast is reproduced. The stamp is completed by the writing “ITALIA” and the tariff indication “B”
COAST OF THE ETRUSCANS
The Etruscan Coast includes the entire continental territory of the province of Livorno, affecting from south to north the municipalities of Piombino, San Vincenzo, Castagneto Carducci, Bibbona, Cecina, Rosignano Marittimo and Livorno, as well as the municipalities of the hinterland, or Collesalvetti , Sassetta, Suvereto and Campiglia Marittima.
It is so named for the numerous Etruscan necropolis present mainly between the Gulf of Baratti and Populonia, which was originally the only Etruscan city built along the coastal strip; the name subsequently extended to the entire coast of the province of Livorno, largely corresponding to the Maremma of Livorno (the ancient Pisan Maremma).
The coast is mainly low and sandy in the stretch between Rosignano Solvay to the north and the Gulf of Baratti to the south, with beaches generally of golden color, with the exception of the coastal stretch between Rosignano Solvay and Vada where the suggestive White Beaches extend.
Further north, the pleasant promontories of Castiglioncello and Quercianella mark the coast near Livorno, behind which the so-called Livorno Hills extend. To the south, on the other hand, rises the promontory of Piombino, on whose top rises Populonia, which divides the Gulf of Baratti from Piombino itself, at the same time marking the border between the Ligurian Sea and the Tyrrhenian Sea.