POSTE ITALIANE – 40^ Emissione del 22 Novembre 2018 FOGLIETTO dedicato al centenario dell’inaugurazione dell’Aula di Montecitorio

Titolo: Centenario dell’inaugurazione dell’Aula di Montecitorio

Il Ministero dello Sviluppo unitamente le Poste Italiane hanno emesso il 20 novembre 2018 un francobollo celebrativo dell’Aula di Palazzo Montecitorio, nel centenario dell’inaugurazione, relativo al valore della tariffa B (€1.10).

Palazzo Montecitorio è un edificio storico di Roma che si affaccia su piazza del Parlamento da un lato e su piazza di Monte Citorio dall’altro, in cui ha sede la Camera dei deputati della Repubblica Italiana e il Parlamento italiano riunito in seduta comune (insieme deputati e senatori).                                                        Storia

Origine e periodo pontificio

La storia del palazzo ha inizio nel 1653 quando Innocenzo X commissionò a Gian Lorenzo Bernini la realizzazione di una residenza per la famiglia Ludovisi. Si parla ancora della modesta altura sulla quale fu costruito il palazzo: c’è chi ritiene che in epoca romana vi si svolgessero le assemblee elettorali (da cui mons citatorius) e chi pensa che il nome deriverebbe dal fatto che vi venivano scaricati i materiali di risulta della bonifica del vicino Campo Marzio (mons acceptorius). Il Bernini, straordinario interprete del barocco romano, realizzò un edificio che, sia nella struttura sia nelle decorazioni, si adatta all’assetto urbanistico preesistente. L’unica testimonianza del progetto berniniano è rappresentata dal dipinto attribuito a Mattia de’ Rossi, allievo prediletto di Bernini. La facciata del palazzo, costituita da una poligonale di cinque partiture che segue l’andamento curvo della strada prospiciente e gli elementi di pietra appena sbozzata, dai quali fuoriescono foglie e rametti spezzati, simulano un edificio costruito nella viva roccia. I lavori subirono un brusco rallentamento nel 1654 a causa di una lite per ragioni diplomatiche, tra Innocenzo X e il Principe Niccolò Ludovisi (che aveva sposato la nipote del Papa, Costanza Pamphili). Alla morte del Ludovisi (1664) i lavori vennero definitivamente interrotti, per essere ripresi circa vent’anni dopo dall’architetto Carlo Fontana che convinse Innocenzo XII (famoso per il suo anti-nepotismo), a installarvi due importanti attività: il massimo organismo dell’amministrazione della giustizia: la Curia Pontificia (che rimase a lungo denominata Curia innocenziana) e il dazio. I proventi di tali attività sarebbero andati a beneficio dell’Ospizio Apostolico dei poveri invalidi, detto “Il San Michele”. Questa destinazione è ancor oggi ricordata da un bassorilievo con l’effigie del Salvatore e l’intestazione «Hospitii apostolici pauperum invalidorum», spostati sull’angolo destro della facciata dal cortile dove originariamente erano posti. Carlo Fontana conservò la caratteristica facciata convessa aggiungendovi il campanile a vela e modificò il progetto dell’ingresso, aggiungendo due porte al lato dell’ingresso principale. La Curia fu inaugurata nel 1696. Oltre ai tribunali pontifici, il palazzo fu anche sede del Governatorato di Roma e della direzione di polizia, assumendo così un ruolo di spicco nella vita giudiziaria e amministrativa del governo pontificio.

Dopo il Risorgimento

Con il Risorgimento, Palazzo Montecitorio fu espropriato dal Regno d’Italia e destinato a ospitare la Camera dei deputati (vennero scartati nella scelta Palazzo Venezia e il Campidoglio). Le modifiche necessarie alle nuove mansioni del palazzo vennero compiute rapidamente, il compito di edificare l’aula dell’assemblea fu affidato a un poco noto ingegnere dei lavori pubblici, Paolo Comotto, che costruì nel cortile una sala semicircolare a gradinate su un’intelaiatura di ferro interamente ricoperta di legno, inaugurata il 27 novembre 1871. La nuova aula si dimostrò tuttavia inadeguata, dotata di una pessima acustica, freddissima d’inverno e troppo calda d’estate. Inoltre, a causa di copiose infiltrazioni d’acqua, fu dichiarata pericolante e chiusa nel 1900. Nel frattempo, fallito un tentativo di costruire un nuovo palazzo del Parlamento in Via Nazionale venne costruita una nuova aula provvisoria in via della Missione, e solo nel 1918 fu inaugurata la sede definitiva nel Palazzo Montecitorio. I lavori di ampliamento del palazzo furono affidati all’architetto palermitano Ernesto Basile, esponente di primo piano della stagione liberty italiana, che eseguì importanti interventi costruendo un nuovo edificio alle spalle dell’originale. Basile mantenne infatti solo la parte frontale del palazzo berniniano, riducendo invece il cortile e demolendo le ali e la parte posteriore, innalzando, sulla piazza del Parlamento, il nuovo corpo di fabbrica caratterizzato da quattro torri angolari rivestite in mattoni rossi e travertino. All’interno di questo blocco Basile collocò l’aula delle sedute, illuminata da uno straordinario lucernario a ventaglio in stile liberty, il famoso Velario di Giovanni Beltrami. Sotto il velario in vetro colorato di Beltrami fu posto un fregio pittorico, che circonda l’aula in alto: l’autore era Aristide Sartorio e il fregio era dedicato alla storia del popolo italiano. Con Basile collaborarono anche altri ingegneri, tra i quali gli artisti Leonardo Bistolfi e Domenico Trentacoste, autori dei gruppi marmorei e della facciata posteriore. Il pannello bronzeo dell’Aula, posto alle spalle dello scranno del Presidente è intitolato: “La glorificazione della dinastia sabauda”, è opera del torinese Davide Calandra ed è stato fuso a Pistoia. A Basile si deve anche il grande salone detto “Transatlantico”, lungo e imponente, posto sul diametro dell’emiciclo e centro informale della vita politica italiana, caratterizzato da un pavimento in marmo siciliano, che deve la curiosa denominazione all’arredo tipico delle grandi navi d’inizio Novecento.

Descrizione

Al primo piano si trovano:

  • l’ingresso all’aula legislativa, che occupa tutti e tre i piani;
  • il Transatlantico, un lussuoso corridoio così chiamato per il suo arredamento, che ricorda quelli delle navi transoceaniche;
  • diverse sale stampa;
  • la Sala dei ministri, utilizzata per le riunioni tra i Ministri e i Sottosegretari di Stato nelle occasioni in cui si trovano alla Camera dei Deputati;
  • il Casellario, dove viene smistata la posta dei deputati;
  • la Sala verde, utilizzata per la lettura della stampa periodica e così chiamata per il particolare colore dei suoi arredi;
  • il Cortile d’onore;
  • l’Archivio legislativo;
  • la sede della Giunta delle elezioni.

Le più importanti sale di rappresentanza si trovano al secondo piano, insieme con gli uffici del presidente e dei componenti dell’Ufficio di presidenza e del Segretario generale. Attraverso uno scalone monumentale, si accede al cosiddetto corridoio dei busti, lungo il quale sono esposti una trentina di busti in bronzo e marmo di illustri deputati e di presidenti della Camera. Un altro salone è chiamato Sala della Lupa, l’ambiente più ampio dell’ala berniniana, che deve il suo nome alla presenza di una scultura in bronzo della lupa capitolina. Qui fu proclamato il risultato del referendum istituzionale del 2 giugno 1946 e si svolgono ancora oggi riunioni importanti. A sinistra della Sala della Lupa si affaccia la Biblioteca del presidente, dove si tengono le riunioni dell’Ufficio di presidenza e degli altri organi della Camera. Sul lato destro è invece situata la sala Aldo Moro, dominata da una rappresentazione delle nozze di Cana di Paolo e Benedetto Caliari. L’intitolazione della storica sala è avvenuta il 13 maggio 2008, alla presenza del Presidente della Camera Gianfranco Fini, quando ricorreva il trentesimo anniversario della scomparsa del politico. La sala, che prima era soprannominata Sala gialla per il colore della tappezzeria, è arredata con mobili in stile rococò provenienti dalla Reggia di Caserta ed è attigua alla sala del Cavaliere.

Patrimonio artistico

A Palazzo Montecitorio si trovano più di mille dipinti e sculture datati tra il XVI e XX secolo, alcune migliaia di incisioni e stampe di varie epoche, un nucleo consistente di reperti archeologici e una discreta quantità di beni artistici, come: orologi, mobili d’epoca, arazzi e busti. Una buona parte di queste opere è di proprietà delle varie Soprintendenze e si trova in deposito temporaneo presso la Camera dei deputati. La rimanente parte del patrimonio artistico, rappresentata soprattutto da opere d’arte moderna e contemporanea, è stata direttamente acquisita in proprietà dalla Camera a partire dagli anni trenta. Una piccola parte del patrimonio artistico è inoltre rappresentata da donazioni fatte sia dagli artisti sia dagli eredi. Nel corso della XIII legislatura, si è deciso di procedere alla restituzione, alle varie Soprintendenze proprietarie, di un buon numero di opere collocate temporaneamente alla Camera dei deputati per favorire la ricostituzione del patrimonio museale di tali istituzioni. Tra le opere più famose restituite figurano:

  • La via del Calvario, Mattia Preti;
  • Ulisse e Nausicaa, Michele Desubleo;
  • Le quattro stagioni, Guido Reni;
  • Fiori e cacciagione, Giuseppe Recco;
  • Venere dormiente, Luca Giordano;

Il palazzo ospita comunque diverse opere d’arte di grande valore, raccolte in buona parte per abbellire l’edificio dopo i lavori di ampliamento del 1918, tra le tante è presente nella nuova Aula dei Gruppi Parlamentari anche l’opera “Orme di Leggi“, di Maria Lai.

Title: Centenary of the inauguration of the Chamber of Deputies

On 20 November 2018 the Ministry of Development together with the Italian Post Office issued a commemorative stamp of the Hall of Palazzo Montecitorio, on the centenary of the inauguration, concerning the value of tariff B (€ 1.10).
Palazzo Montecitorio is a historic building in Rome that overlooks Piazza del Parlamento on one side and Piazza di Monte Citorio on the other, where the Chamber of Deputies of the Italian Republic is located and the Italian Parliament meets in common session (together and senators). History
Origin and papal period
The history of the palace began in 1653 when Innocenzo X commissioned Gian Lorenzo Bernini to build a residence for the Ludovisi family. There is still talk of the modest hill on which the palace was built: some believe that during the Roman era there were electoral assemblies (from which mons citatorius) and who thinks that the name derives from the fact that the materials were downloaded. results from the reclamation of the nearby Campo Marzio (mons acceptorius). The Bernini, extraordinary interpreter of the Roman Baroque, created a building that, both in the structure and in the decorations, fits the pre-existing urban layout. The only evidence of the Bernini project is represented by the painting attributed to Mattia de ‘Rossi, Bernini’s favorite pupil. The façade of the building, consisting of a polygonal of five scores that follows the curved course of the facing road and the elements of freshly rough-hewn stone, from which leaves and broken branches emerge, simulate a building built in the living rock. The works suffered a sharp slowdown in 1654 due to a quarrel due to diplomatic reasons, between Innocent X and Prince Niccolò Ludovisi (who had married the Pope’s nephew, Costanza Pamphili). At the death of Ludovisi (1664) the works were definitively interrupted, to be resumed about twenty years later by the architect Carlo Fontana who convinced Innocent XII (famous for his anti-nepotism), to install two important activities: the maximum organism of the administration of justice: the Pontifical Curia (which long remained known as the innocent Curia) and the duty. The proceeds from these activities would have benefited the Apostolic Hospice of the Disabled Disabled, known as “The Saint Michael”. This destination is still remembered today by a bas-relief with the effigy of the Savior and the heading “Hospitii apostolici pauperum invalidorum”, moved to the right corner of the façade from the courtyard where they were originally placed. Carlo Fontana preserved the characteristic convex façade adding the bell gable and modified the design of the entrance, adding two doors to the side of the main entrance. The Curia was inaugurated in 1696. In addition to the papal tribunals, the palace was also the seat of the Governorate of Rome and the police administration, thus assuming a prominent role in the judicial and administrative life of the papal government.
After the Risorgimento
With the Risorgimento, Palazzo Montecitorio was expropriated by the Kingdom of Italy and intended to house the Chamber of Deputies (they were discarded in the choice Palazzo Venezia and the Campidoglio). The changes necessary for the new tasks of the building were completed quickly, the task of building the assembly was entrusted to a little-known public works engineer, Paolo Comotto, who built a semi-circular hall with steps on a frame of iron entirely covered with wood, inaugurated on 27 November 1871. The new classroom proved to be inadequate, however, with a very poor acoustics, very cold in winter and too hot in summer. Moreover, due to copious water infiltration, it was declared unsafe and closed in 1900. Meanwhile, failed an attempt to build a new Parliament building in Via Nazionale was built a new temporary room in Via della Missione, and only in 1918 the definitive seat in the Palazzo Montecitorio was inaugurated. The expansion of the building was entrusted to the Palermo architect Ernesto Basile, a leading exponent of the Italian liberty season, who carried out important interventions building a new building behind the original. Basile retained only the front of the Bernini palace, instead reducing the courtyard and demolishing the wings and the rear part, raising, on the Parliament Square, the new building characterized by four corner towers covered in red bricks and travertine. Inside this block Basile placed the hall of the sessions, lit by an extraordinary fan-shaped lighted skylight in Liberty style, the famous Velarium by Giovanni Beltrami. Under the colored glass curtain of Beltrami was placed a pictorial frieze, which surrounds the classroom above: the author was Aristide Sartorio and the frieze was dedicated to the history of the Italian people. Other engineers also collaborated with Basile, including the artists Leonardo Bistolfi and Domenico Trentacoste, authors of the marble groups and the rear façade. The bronze panel of the Aula, placed behind the chair of the President is entitled: “The glorification of the Savoy dynasty”, is the work of the Turin Davide Calandra and was merged in Pistoia. In Basile you also owe the large hall called “Transatlantico”, long and imposing, placed on the diameter of the hemicycle and informal center of Italian political life, characterized by a Sicilian marble floor, which owes its curious name to the typical furnishing of large early twentieth century ships.
Description
On the first floor are:
• entry to the legislative room, which occupies all three floors;
• the Transatlantic, a luxurious corridor so named for its furnishings, reminiscent of those of transoceanic ships;
• various press rooms;
• the Ministers’ Hall, used for meetings between Ministers and Undersecretaries of State on occasions when they are in the Chamber of Deputies;
• the Casellario, where the mail of the deputies is sorted;
• the Green Room, used for reading the periodical press and so called for the particular color of its furnishings;
• the Courtyard of Honor;
• the Legislative Archive;
• the headquarters of the Election Committee.
The most important meeting rooms are on the second floor, together with the offices of the President and members of the Bureau and the Secretary General. A monumental staircase leads to the so-called corridor of busts, along which thirty bronze and marble busts of illustrious deputies and presidents of the Chamber are exhibited. Another hall is called Sala della Lupa, the broader environment of the Bernini’s wing, which owes its name to the presence of a bronze sculpture of the Capitoline she-wolf. The result of the institutional referendum of 2 June 1946 was proclaimed here and important meetings are still held today. To the left of the Sala della Lupa is the President’s Library, where the meetings of the Bureau and the other organs of the Chamber are held. On the right hand side is the Aldo Moro hall, dominated by a representation of the Cana wedding of Paolo and Benedetto Caliari. The naming of the historic room took place on May 13, 2008, in the presence of the President of the Chamber Gianfranco Fini, when it was the thirtieth anniversary of the disappearance of the politician. The hall, which was previously known as the Yellow Hall for the color of the tapestry, is furnished with rococo style furniture from the Royal Palace of Caserta and is adjacent to the Cavaliere hall.
Artistic heritage
At Palazzo Montecitorio are more than a thousand paintings and sculptures dated between the sixteenth and twentieth centuries, some thousands of engravings and prints of various eras, a substantial core of archaeological finds and a fair amount of artistic assets, such as: clocks, furniture era, tapestries and busts. A good part of these works is owned by the various Superintendencies and is in temporary storage at the Chamber of Deputies. The remaining part of the artistic heritage, represented above all by modern and contemporary works of art, has been directly acquired by the Chamber since the 1930s. A small part of the artistic heritage is also represented by donations made by both artists and heirs. During the XIII legislature, it was decided to proceed with the restitution to the various Superintendencies owners of a good number of works temporarily placed in the Chamber of Deputies to favor the restoration of the museum heritage of these institutions. Among the most famous works returned are:
• The Via del Calvario, Mattia Preti;
• Ulysses and Nausicaa, Michele Desubleo;
• The four seasons, Guido Reni;
• Flowers and game, Giuseppe Recco;
• Sleeping Venus, Luca Giordano;
The building, however, houses several works of art of great value, collected in large part to beautify the building after the expansion works of 1918, among the many is present in the new Parliamentary Assembly Hall also the work “Orme di Leggi” , by Maria Lai.

data /date 20.11.2018
n. catalogo / n. catalog Michel 4079 – YT 3840 -UN 3922

Foglietto / block

Michel BL80 – YT F3840 – UN BF 95

dentellatura/Serration 11
stampa/printing fustellatura  – rotocalco
tipo di carta/paper type bianca patinata neutra
stampato I.P.Z.S. Roma
tiratura 400.000
fogli/sheet 1
dimensioni/dimensions 40 x 48 mm in BF 100×70 mm
disegnatore /designer Fabio Abbati
tariffa francobollo B =1.10
/ 5
Grazie per aver votato!

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