POSTE ITALIANE – 39^ Emissione del 13 Novembre 2018 dedicato a Gioacchino ROSSINI, nel 150° anniversario della sua scomparsa

Titolo: 150° Anniversario della scomparsa di Gioacchino Rossini

Gioachino Rossini, o Gioacchino, al battesimo Giovacchino Antonio Rossini  (Pesaro, 29 febbraio 1792 – Passy, 13 novembre 1868), è stato un compositore italiano. La sua attività ha spaziato attraverso vari generi musicali, ma è ricordato principalmente per opere famose e celebrate quali Il barbiere di SivigliaL’italiana in AlgeriLa gazza ladraLa CenerentolaSemiramide e Guglielmo Tell. Rossini compose la prima opera all’età di quattordici anni e scrisse trentanove opere di rilievo in diciannove anni, prima del suo improvviso abbandono del teatro nel 1829; seguirono decenni in cui Rossini abbandonò l’attività compositiva a livello professionale e fu afflitto da depressione. Morì nella campagna parigina di Passy, dove si era ritirato a vita privata. Più importante compositore italiano della prima metà del XIX secolo ed uno dei massimi operisti della storia della musica, per la precocità e la velocità di composizione Rossini è stato soprannominato il “Mozart italiano”. Definito da Giuseppe Mazzini «un titano. Titano di potenza e d’audacia […] il Napoleone d’un’epoca musicale», tipico del suo stile era il crescendo orchestrale su una frase ripetuta, immortalato nella locuzione crescendo rossiniano.

Biografia

Nato a Pesaro (a quel tempo nello Stato Pontificio) il 29 febbraio 1792, il Cigno di Pesaro, come fu definito, impresse al melodramma uno stile destinato a far epoca e del quale chiunque, dopo di lui, avrebbe dovuto tener conto; musicò decine di opere liriche senza limite di genere, dalle farse alle commedie, dalle tragedie alle opere serie e semiserie. La sua famiglia era di semplici origini: il padre Giuseppe – detto Vivazza (1764-1839) – fervente sostenitore della Rivoluzione francese, era originario di Lugo (Ravenna) e suonava la tromba per professione nella banda cittadina e nelle orchestre locali che appoggiavano le truppe francesi d’occupazione; la madre, Anna Guidarini (1771-1827), era nata ad Urbino ed era una cantante di discreta bravura. In ragione delle idee politiche del padre, la famiglia Rossini fu costretta a frequenti trasferimenti da una città all’altra tra Emilia e Romagna. Così il giovane Rossini trascorre gli anni della giovinezza o presso la nonna o in viaggio fra Ravenna, Ferrara e Bologna dove il padre era riparato nel tentativo di sfuggire alla cattura dopo la restaurazione del governo pontificio. Dal 1802 la famiglia vive per qualche anno a Lugo; qui Gioachino apprende i primi rudimenti di teoria musicale nella scuola dei fratelli Malerbi. Gli abitanti di Lugo considerano Rossini loro cittadino adottivo e l’hanno soprannominato Cignale di Lugo. Nel 1804 compone le Sei sonate a quattro. Successivamente la famiglia si trasferisce a Bologna, dove Rossini inizia lo studio del canto (fu contralto e cantore all’Accademia filarmonica), del pianoforte e della spinetta presso il maestro Giuseppe Prinetti. Nel 1806, a quattordici anni, si iscrive al Liceo musicale bolognese, studia intensamente composizione appassionandosi alle pagine di Haydn e di Mozart (è in questo periodo che si guadagna l’appellativo di tedeschino), mostrando grande ammirazione per le opere di Cimarosa e scrive la sua prima opera (Demetrio e Polibio, che sarà rappresentata però soltanto nel 1812). Trasferitosi a Napoli negli anni 1815-1822, si lega al soprano Isabella Colbran, primadonna dei teatri partenopei, maggiore di lui di otto anni, che sposa infine a Castenaso il 16 marzo 1822 e da cui si separa legalmente nel1837. In realtà, i due coniugi vivono separati già dal settembre 1830, dopodiché in novembre, Rossini parte definitivamente per Parigi, dove frequenta Olympe Pélissier che sposa nel 1846.

Carriera

A neanche vent’anni tre sue opere sono già state rappresentate; un anno dopo saranno dieci. L’esordio ufficiale sulle scene era avvenuto nel 1810 al Teatro San Moisè di Venezia con La cambiale di matrimonio. Nei vent’anni successivi, Rossini compose una quarantina di opere, arrivando anche a presentarne al pubblico 4 o 5 in uno stesso anno; in occasione delle prime rappresentazioni dei suoi lavori, il pubblico italiano gli riserverà accoglienze controverse. Si passò infatti da straordinari successi (La pietra del paragoneLa gazza ladra,L’italiana in AlgeriSemiramide) ad accoglienze freddine e perfino a clamorosi insuccessi, tra i quali è divenuto storico quello del Barbiere di Siviglia, in occasione della cui “prima” al Teatro Argentina di Roma, nel 1816, vi furono tafferugli, causati con ogni probabilità dai detrattori di Rossini; l’opera ebbe infatti un grande successo pochi giorni più tardi. Sempre del 1816 è l’opera Otello (da cui sarà ricavata poi parte della musica del Duetto buffo di due gatti, brano per due soprani erroneamente attribuito a Rossini). Dal 1815 al 1822 è il direttore musicale del Teatro di San Carlo di Napoli. Semiramide (1823) è stata l’ultima opera di Rossini composta per l’Italia. Dopo la sua rappresentazione il compositore si trasferì a Parigi, dove le sue opere furono accolte quasi sempre in modo trionfale. Il 30 luglio 1824 Rossini diventò directeur de la musique et de la scène al Théâtre-Italien, con l’obbligo di comporre anche per l’Opéra. La prima opera composta nella capitale francese fu Il viaggio a Reims, eseguita in onore del re Carlo X il 19 giugno 1825, al Théatre Italien, la quale – in quanto lavoro celebrativo – venne tolta dal repertorio, su richiesta dello stesso Rossini, dopo tre sole rappresentazioni. Una parte consistente della musica fu però riutilizzata ne Le Comte Ory (20 agosto 1828), melodramma giocoso composto per l’Opéra. Nello stesso teatro Rossini concluderà di lì a poco la sua carriera di operista con il Guglielmo Tell, capolavoro a cavallo tra classicismo e romanticismo andato in scena il 3 agosto 1829. Abbandonato il teatro d’opera, Rossini entrò in una fase di crisi personale e creativa. Rossini, uomo dalle mille sfaccettature, è stato descritto dai numerosi biografi in molte maniere: ipocondriaco, umorale e collerico oppure preda di profonde crisi depressive, ma pure gioviale bon vivant, amante della buona tavola e delle belle donne; alcuni hanno ipotizzato che dietro alle sue stranezze psicologiche si nascondesse una nevrosi di tipo ossessivo-compulsivo o un disturbo dell’umore. Spesso è stato ritenuto afflitto da pigrizia, ma la sua produzione musicale, alla fine, si rivelerà incomparabile (sebbene arricchita da numerosi centoni, brani musicati precedentemente e riutilizzati per nuove opere che il compositore prestava a sé stesso in una sorta di auto-plagio).

Tra le ultime opere composte si ricordano la versione definitiva dello Stabat Mater (1841, con prima esecuzione a Parigi, 7 gennaio 1842) e innumerevoli brani di musica da camera, sonate e composizioni per pianoforte solo o con voce solista, come le Soirées musicales, pubblicate nel 1835. Nel 1859 lo Stato Pontificio cominciò a venire annesso dall’esercito sabaudo a partire dal territorio delle Legazioni. Rossini, che già nel corso della precedente rivoluzione nazionale (1848-1849) aveva ritenuto più prudente lasciare Bologna per Firenze, si stabilì definitivamente a Parigi. Nella capitale francese realizzò l’ultima sua composizione di rilievo, la Petite messe solennelle (1863) per dodici cantori (tra uomini, donne e castrati), due pianoforti e armonium, che Rossini si risolse ad orchestrare poco prima di morire, nel timore che altrimenti poi lo avrebbe fatto qualcun altro. Rossini morì dopo aver lungamente combattuto contro un cancro al retto, inutilmente arginato da due operazioni (che causarono, tra l’altro, una devastante infezione), nella sua villa di Passy, presso Parigi, il 13 novembre 1868, poco prima del suo settantasettesimo compleanno. Le sue spoglie furono tumulate nel cimitero parigino del Père Lachaise, per essere poi traslate in Italia nel 1887, nove anni dopo la morte della Pélissier, su iniziativa del governo italiano, e riposano definitivamente nella Basilica di Santa Croce, a Firenze.

Title: 150th Anniversary of the death of Gioacchino Rossini

Gioachino Rossini, or Gioacchino, at the baptism Giovacchino Antonio Rossini (Pesaro, 29 February 1792 – Passy, ​​13 November 1868), was an Italian composer. His activity has ranged through various musical genres, but is mainly remembered for famous and celebrated works such as Il barbiere di Siviglia, L’italiana in Algeri, La gazza ladra, La Cenerentola, Semiramide and Guglielmo Tell. Rossini composed the first opera at the age of fourteen and wrote thirty-nine works of relief in nineteen years, before his sudden abandonment of the theater in 1829; followed decades in which Rossini abandoned his professional compositional activity and was afflicted with depression. He died in the Parisian countryside of Passy, ​​where he had retired to private life. Most important Italian composer of the first half of the nineteenth century and one of the greatest operas in the history of music, for the precocity and speed of composition Rossini was nicknamed the “Italian Mozart”. Defined by Giuseppe Mazzini «a titan. Titan of power and audacity […] the Napoleon of a musical age », typical of his style was the orchestral crescendo on a repeated phrase, immortalized in the expression Rossini crescendo.

Biography

Born in Pesaro (at that time in the Papal State) on February 29, 1792, the Swan of Pesaro, as it was defined, impressed on the melodrama a style destined to make epoch and of which anyone, after him, should have taken into account; he will perform dozens of lyrical works without gender limit, from farces to comedies, from tragedies to serious and semi-serious works. His family was of simple origins: his father Giuseppe – called Vivazza (1764-1839) – a fervent supporter of the French Revolution, was originally from Lugo (Ravenna) and played the trumpet by profession in the town band and in the local orchestras who supported the troops French occupation; his mother, Anna Guidarini (1771-1827), was born in Urbino and was a singer of good skill. Because of the father’s political ideas, the Rossini family was forced to frequent transfers from one city to another between Emilia and Romagna. So the young Rossini spends his years of youth or his grandmother or traveling between Ravenna, Ferrara and Bologna where his father was sheltered in an attempt to escape capture after the restoration of the papal government. Since 1802 the family has been living in Lugo for a few years; here Gioachino learns the first rudiments of musical theory in the school of the Malerbi brothers. The inhabitants of Lugo consider Rossini their adoptive citizen and they have nicknamed him Cignale di Lugo. In 1804 he composed the Six sonatas to four. Later the family moved to Bologna, where Rossini began the study of singing (he was a contralto and a singer at the Philharmonic Academy), of the piano and of the spinet at the maestro Giuseppe Prinetti. In 1806, at the age of fourteen, he enrolled at the Bolognese musical high school, studied intensely composition, becoming passionate about the pages of Haydn and Mozart (it is in this period that he earned the nickname), showing great admiration for the works of Cimarosa and writes his first work (Demetrio and Polibio, which will be represented only in 1812). He moved to Naples in the years 1815-1822, he binds to the soprano Isabella Colbran, prima donna of the Parthenopean theaters, more than he is eight years old, who marries finally in Castenaso March 16, 1822 and from which he legally separates in 1837. In reality, the two spouses have been living separately since September 1830, after which in November, Rossini leaves definitively for Paris, where he attends Olympe Pélissier who marries in 1846.

Career

At the age of twenty, three of his works have already been represented; a year later will be ten. The official debut on the scene took place in 1810 at the Teatro San Moisè in Venice with La cambiale di matrimonio. In the next twenty years, Rossini composed forty works, even presenting 4 or 5 of them to the public in the same year; on the occasion of the first performances of his works, the Italian public will reserve him controversial welcome. In fact, it passed from extraordinary successes (La pietra del paragone, La gazza ladra, L’italiana in Algiers, Semiramide) to chilly welcome and even to sensational failures, among which the Barbiere di Siviglia became historic, on the occasion of which ” first “at the Teatro Argentina in Rome, in 1816, there were scuffles, probably caused by the detractors of Rossini; indeed, the work was a great success a few days later. Also in 1816 is the work Othello (from which it will be derived then part of the music of the Duetto buffo of two cats, a passage for two sopranos erroneously attributed to Rossini). From 1815 to 1822 he was the musical director of the Teatro di San Carlo in Naples.  Semiramide (1823) was Rossini’s last opera composed for Italy. After his performance, the composer moved to Paris, where his works were almost always triumphantly received. On 30 July 1824 Rossini became director of the music and the theater at the Théâtre-Italien, with the obligation to compose also for the Opéra. The first work composed in the French capital was The Journey to Reims, performed in honor of King Charles X on June 19, 1825, at the Théatre Italien, which – as a celebratory work – was removed from the repertoire, at the request of Rossini, after three sun representations. A substantial part of the music was however reused in Le Comte Ory (20 August 1828), a playful melodrama composed for Opéra. In the same theater Rossini will soon conclude his career as an opera artist with William Tell, a masterpiece between classicism and romanticism that was staged on August 3, 1829. Abandoned the opera house, Rossini entered a phase of personal crisis and creative. Rossini, a man of many facets, has been described by many biographers in many ways: hypochondriac, humoral and choleric or prey to deep depressive crises, but also jovial bon vivant, lover of good food and beautiful women; some have speculated that obsessive-compulsive neurosis or a mood disorder is hidden behind its psychological quirks. He has often been considered to be plagued by laziness, but his musical output will eventually prove to be incomparable (although enriched by numerous centimeters, previously sung and reused for new works that the composer lent to himself in a sort of self-plagiarism) .

Among the last works composed are the definitive version of the Stabat Mater (1841, with first performance in Paris, 7 January 1842) and countless pieces of chamber music, sonatas and compositions for solo piano or soloist, like the Soirées musicales, published in 1835. In 1859 the Papal State began to be annexed by the Savoy army from the territory of the Legations. Rossini, who in the course of the previous national revolution (1848-1849) had considered it more prudent to leave Bologna for Florence, settled permanently in Paris. In the French capital he made his last important composition, La Petite messe solennelle (1863) for twelve singers (between men, women and castrati), two pianos and armonium, which Rossini resolved to orchestrate shortly before dying, fearing that otherwise someone else would have done it. Rossini died after having long fought against a cancer of the rectum, unnecessarily dammed by two operations (which caused, among other things, a devastating infection), in his villa in Passy, ​​near Paris, November 13, 1868, just before his seventy-seventh birthday. His remains were buried in the Parisian cemetery of Père Lachaise, to be then moved to Italy in 1887, nine years after the death of Pélissier, on the initiative of the Italian government, and rest permanently in the Basilica of Santa Croce, in Florence.

data /date 13.11.2018
n. catalogo / n. catalog Michel 4078 – YT 3839 – UN 3921
dentellatura/Serration 11
stampa/printing fustellatura  – rotocalco
tipo di carta/paper type bianca patinata neutra
stampato I.P.Z.S. Roma
tiratura 1.000.000
fogli/sheet 45
dimensioni/dimensions 40 x 48 mm
disegnatore /designer Rita Morena
tariffa francobollo B =1.10
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