POSTE ITALIANE – 24^ Emissione del 06 Settembre 2018 – Film: ” I SOLITI IGNOTI”

Titolo: “Le Eccellenze italiane dello spettacolo” dedicati al cinema italiano:

               ” I SOLITI IGNOTI”

I soliti ignoti è un film del 1958 diretto da Mario Monicelli.

Considerato uno dei capolavori del cinema italiano, Il film è anche noto come caposcuola del genere caper movie. Conseguì due nastri d’argento e una candidatura ai premi Oscar 1959 come miglior film straniero. È stato successivamente inserito, come opera rappresentativa, nella lista dei 100 film italiani da salvare.

L’idea di base del film e soprattutto il finale sono tratti dalla novella Furto in una pasticceria di Italo Calvino.

LA TRAMA :

Cosimo e il vecchio “Capannelle”, due ladruncoli di Roma, tentano di rubare un’autovettura ma vengono sorpresi dalla polizia: il primo viene arrestato mentre l’anziano riesce a fuggire. Detenuto nel carcere di Regina Coeli, Cosimo apprende da un altro detenuto il piano per un colpo di facile realizzazione presso il Monte di Pietà; incarica così Capannelle di trovare una pecora, termine gergale malavitoso per indicare qualcuno che dietro compenso sconti la pena al posto di un altro.

Capannelle si rivolge a degli amici dell’ambiente — il prestante Mario, il siciliano Michele detto “Ferribotte” e il fotografo Tiberio —, ma visto il rifiuto deve ripiegare tra gli incensurati optando per Peppe “er Pantera”, un pugile suonato che va puntualmente al tappeto. Il commissario tuttavia non si lascia ingannare e lo fa condannare con Cosimo. Durante la detenzione Cosimo accenna a Peppe del piano, sicché costui fa credere all’altro di aver subìto una lunga condanna affinché gli confidi i dettagli; egli in realtà sta per essere scarcerato il giorno stesso, avvalendosi della condizionale. Dovendo restituire agli amici il denaro sottoscritto per l’incarcerazione, decide di assoldarli per il colpo.

Il piano consiste nel raggiungere la stanza del Banco dei Pegni dove si trova la “comare”, ovvero la cassaforte, dopo essersi introdotti nell’appartamento contiguo, ritenuto disabitato, e abbattuta la parete comunicante. Per mezzo di un filmato, fatto con una macchina da presa rubata da Tiberio al mercato di Porta Portese e sottoposto in visione a Dante Cruciani, un noto scassinatore a riposo che svolge oramai il ruolo di “consulente”, la banda viene da questi istruita sulle modalità per realizzare il colpo.

Le cose tuttavia si complicano: nell’appartamento sono nel frattempo andate ad abitare due donne anziane, che hanno a servizio una ragazza di nome Nicoletta. Peppe s’incarica quindi di sedurre la giovane per ottenere informazioni. Nel frattempo Cosimo, uscito dal carcere grazie a un’amnistia, raggiunge la banda per vendicarsi, ma viene tramortito da Peppe con un pugno. Egli gli offre di partecipare al furto, ma Cosimo rifiuta per orgoglio e tenta di rapinare da solo il Monte di Pietà. Troverà l’impiegato allo sportello, tutt’altro che intimorito della pistola, e una volta sottrattagli dalle mani, tratta l’arma come un qualunque bene da impegnare per una modesta somma. Successivamente, Cosimo si ridurrà a un tentativo di scippo ai danni di una signora, ma nella fuga muore travolto da un tram.

Una sera arriva per la banda il momento buono per il colpo, approfittando dell’assenza delle proprietarie. Mario però rinuncia e in cambio promette di vegliare su Carmelina, sorella di “Ferribotte”, con la quale è nata una sincera relazione. Dopo aver superato numerose difficoltà, che tra l’altro il povero Tiberio è costretto ad affrontare con un braccio ingessato, frutto dell’incontro con il venditore al quale aveva rubato la macchina da presa, i quattro “soci” rimanenti arrivano finalmente a introdursi nell’appartamento Qui, riescono a demolire quella che pensano sia la parete designata nel piano, ma con loro meraviglia si ritrovano nella cucina della casa: infatti le proprietarie avevano di recente cambiato la disposizione dell’arredamento, spostando la camera da pranzo che confinava con il Monte di Pietà. Vista l’ora ormai tarda la banda è costretta a rinunciare, non senza, però, approfittare della pasta e ceci trovata in cucina. Una perdita provocata dai ladruncoli a un tubo del gas, tuttavia, causa un’esplosione, per cui devono battere precipitosamente in ritirata ancora più laceri e disastrati di prima.

Alle prime luci dell’alba la banda mestamente si scioglie. Tiberio prende il tram e va a riprendersi suo figlio, lasciato in custodia alla moglie detenuta a Regina Coeli per contrabbando. “Ferribotte” rincasa, e Capannelle, rimasto solo con Peppe, attrae, con una sveglia rubata nell’appartamento che si mette a suonare, l’attenzione di due carabinieri in bicicletta. I due, per sfuggire al controllo, sono costretti a mescolarsi con degli aspiranti manovali che si affollano davanti al cancello di un cantiere; sicché Peppe viene assunto suo malgrado, mentre Capannelle, buttato fuori in malo modo, avverte inutilmente e sarcasticamente l’amico che lì lo faranno lavorare sul serio.

Il giorno dopo, un trafiletto di cronaca su un quotidiano riferisce delle gesta dei “soliti ignoti”, il cui misero bottino rimane il piatto di pasta e ceci.

CAST:

  • Vittorio Gassman: Giuseppe Baiocchi, detto “Peppe er Pantera”
  • Marcello Mastroianni: Tiberio Braschi
  • Renato Salvatori: Mario Angeletti
  • Totò: Dante Cruciani
  • Claudia Cardinale: Carmelina Nicosia
  • Tiberio Murgia: Michele Nicosia detto “Ferribotte”, suo fratello
  • Memmo Carotenuto: Cosimo Proietti
  • Carlo Pisacane: Pierluigi Capannelle

Title: “The Italian Excellences of the show” dedicated to Italian cinema:

” i soliti ignoti – THE USUAL UNKNOWN”

I Soliti Ignoti is a 1958 film directed by Mario Monicelli.

Considered one of the masterpieces of Italian cinema, the film is also known as the leader of the genre caper movie. He won two silver tapes and a nomination for the Academy Award for Best Foreign Film. It was subsequently included, as a representative work, in the list of 100 Italian films to be saved.

The basic idea of ​​the film and especially the ending are taken from the novel Theft in a pastry shop by Italo Calvino.

THE PLOT :

Cosimo and the old “Capannelle”, two thieves of Rome, try to steal a car but are surprised by the police: the first is arrested while the elderly manages to escape. Detained in Regina Coeli prison, Cosimo learns from another inmate the plan for an easy shot at the Monte di Pietà; instructs Capannelle to find a sheep, a jargon term slang to indicate someone who compensates for the penalty instead of another.

Capannelle is aimed at friends of the environment – the prestiant Mario, the Sicilian Michele called “Ferribotte” and the photographer Tiberio -, but given the refusal must fall among the uncensored opting for Peppe “er Pantera”, a punched boxer who goes on time to the carpet. The commissioner, however, is not fooled and condemns him with Cosimo. During the imprisonment Cosimo mentions to Peppe of the plan, so that this one makes to believe the other to have undergone a long condemnation that confides the details; he is actually about to be released the same day, using the conditional. Having to return to his friends the money subscribed for the incarceration, he decided to hire them for the coup.

The plan consists of reaching the room of the Banco dei Pegni where there is the “comare”, or the safe, after entering the adjoining apartment, considered uninhabited, and knocking down the communicating wall. By means of a movie, made with a camera stolen by Tiberio at the Porta Portese market and submitted to a vision to Dante Cruciani, a well-known burglar at rest who now plays the role of “consultant”, the band is instructed on ways to make the shot.

However, things get complicated: in the apartment are in the meantime go to live with two elderly women, who have a girl named Nicoletta at their service. Peppe therefore undertakes to seduce the young woman to obtain information. Meanwhile Cosimo, out of prison thanks to an amnesty, reaches the band to take revenge, but is stunned by Peppe with a fist. He offers to participate in the theft, but Cosimo refuses for pride and tries to rob the Monte di Pietà by himself. He will find the clerk at the counter, far from intimidated by the gun, and once removed from his hands, treats the weapon like any good to be committed for a modest sum. Subsequently, Cosimo will be reduced to an attempt to snatch against a lady, but in the escape dies overwhelmed by a tram.

One evening for the band comes the good time for the shot, taking advantage of the absence of the owners. But Mario renounces and in return promises to watch over Carmelina, sister of “Ferribotte”, with whom a sincere relationship was born. After overcoming many difficulties, which among other things the poor Tiberio is forced to face with a cast arm, the result of the meeting with the seller who had stolen the camera, the four remaining “partners” finally arrive to enter the ‘Here, they manage to demolish what they think is the wall in the plan, but with their wonder they are found in the kitchen of the house: in fact the owners had recently changed the arrangement of the furniture, moving the dining room that bordered the Pawnshop. Given the now late hour the band is forced to give up, not without, however, take advantage of the pasta and chickpeas found in the kitchen. A leak caused by the thieves to a gas pipe, however, causes an explosion, so they have to dash precipitously into retreat even more ragged and disastrous than before.

At the first light of dawn the band sadly melts. Tiberio takes the tram and goes to recover his son, left in custody of his wife in Regina Coeli for smuggling. “Ferribotte” comes home, and Capannelle, left alone with Peppe, attracts, with an alarm stolen in the apartment that starts to play, the attention of two carabinieri by bike. The two, to escape the control, are forced to mingle with the aspiring laborers who are crowded in front of the gate of a building site; so that Peppe is taken in spite of himself, while Capannelle, thrown out in a bad way, warns uselessly and sarcastically the friend that there will do it seriously.

The next day, a short report on a newspaper reports the deeds of the “usual unknown”, whose poor booty remains the dish of pasta and chickpeas.

CAST:

  • Vittorio Gassman: Giuseppe Baiocchi, detto “Peppe er Pantera”
  • Marcello Mastroianni: Tiberio Braschi
  • Renato Salvatori: Mario Angeletti
  • Totò: Dante Cruciani
  • Claudia Cardinale: Carmelina Nicosia
  • Tiberio Murgia: Michele Nicosia detto “Ferribotte”, suo fratello
  • Memmo Carotenuto: Cosimo Proietti
  • Carlo Pisacane: Pierluigi Capannelle

data /date 06.09.2018
n. catalogo / n. catalog Michel 4061 – YT 3822 – UN 3904
dentellatura/Serration 11
stampa/printing fustellatura  – rotocalco
tipo di carta/paper type bianca patinata neutra
stampato I.P.Z.S. Roma
fogli/sheet 28
dimensioni/dimensions 30 x 40 mm
disegnatore /designer G. Ieluzzo
tiratura 1.000.000
/ 5
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