POSTE ITALIANE – 21^ Emissione del 21 Luglio 2018 -Giovannino Guareschi

Titolo: 50º anniversario della morte di Giovannino Guareschi

Emissione di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “il Patrimonio artistico e culturale italiano” dedicato a Giovannino Guareschi, nel cinquantenario della scomparsa.

La vignetta raffigura un ritratto di Giovannino Guareschi, affiancato dalla sua firma autografa in evidenza su una pagina originale, dattiloscritta dallo stesso scrittore, di un racconto inedito, con protagonisti i famosi personaggi di Don Camillo e Peppone, tratto dall’archivio Guareschi di Roncole Verdi. Completano il francobollo la leggenda “ GIOVANNINO GUARESCHI”, le date “1908 1968”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B 50 g” del valore facciale di € 2.60.

Giovannino Guareschi (Fontanelle di Roccabianca, 1º maggio 1908 – Cervia, 22 luglio 1968) è stato uno scrittore, giornalista, umorista e caricaturista italiano. È uno degli scrittori italiani più venduti nel mondo: oltre 20 milioni di copie, nonché lo scrittore italiano più tradotto in assoluto.

La sua creazione più nota, anche per le trasposizioni cinematografiche, è don Camillo, il “robusto” parroco che ha come antagonista l’agguerrito sindaco Peppone, le cui vicende si svolgono in un paesino immaginario della bassa padana emiliana. Il nome del paese, Ponteratto, è presente solo nel primo racconto della serie, Don Camillo. Negli altri racconti viene sostituito con un più generico “borgo”; i film tratti dall’opera di Guareschi sono stati invece girati a Brescello e Boretto, cosicché Brescello è divenuto universalmente noto come “il paese di Don Camillo”.  Giovannino Oliviero Giuseppe Guareschi (Guareschi scherzava sempre sul fatto che un omone come lui fosse stato battezzato come “Giovannino”) nacque a Fontanelle, frazione di Roccabianca, il 1º maggio 1908, in una famiglia della classe media. Il padre, Primo Augusto Guareschi, era commerciante, mentre la madre, Lina Maghenzani, era la maestra elementare del paese. Finite le scuole superiori, si iscrisse all’Università di Parma. Riuscì a entrare nel Convitto «Maria Luigia» di Parma, l’antico Collegio dei Nobili, che offriva vitto e alloggio agli studenti universitari in difficoltà economiche, che venivano occupati come istitutori e assistenti dei convittori. Qui conobbe, nel 1922, Cesare Zavattini. L’incontro fu decisivo per lo sviluppo della sua tecnica e della sua arte. Nel 1925 l’attività del padre fallì e Guareschi non poté più continuare gli studi. Dopo aver provato alcuni lavori saltuari, entrò alla «Gazzetta di Parma», come correttore di bozze, chiamato da Zavattini, caporedattore del quotidiano. Nel 1931 entrò in redazione come aiuto-cronista (nel periodo 1927-1941 la «Gazzetta di Parma» assunse il nome di «Corriere Emiliano»), con un contratto di collaborazione fissa. Alla fine dell’anno andò a vivere da solo, in Borgo del Gesso. Aveva ventitré anni. In poco tempo fu promosso cronista, poi capo-cronista; scrisse articoli, novelle e rubriche, oltre a fare disegni (anche su temi politici).  Nel 1934 partì per il servizio militare a Potenza, dove frequentò il corso allievi ufficiali. L’anno dopo i proprietari del «Corriere» lo licenziarono per esubero di personale. Finito il corso, nel 1936 venne trasferito a Modena, dove a maggio fu promosso sottotenente di complemento. Poi ricevette un’altra proposta da Cesare Zavattini, che nel frattempo si era trasferito a Milano: quella di entrare in un giornale umoristico che stava per nascere.

Title: 50th anniversary of the death of Giovannino Guareschi

Issue of an ordinary stamp belonging to the thematic series “the Italian artistic and cultural heritage” dedicated to Giovannino Guareschi, on the fiftieth anniversary of his death.

The vignette depicts a portrait of Giovannino Guareschi, flanked by his autograph signature in evidence on an original page, typewritten by the same writer, of an unpublished story, starring the famous characters of Don Camillo and Peppone, taken from the Guareschi di Roncole Verdi archive . The stamp “GIOVANNINO GUARESCHI”, the dates “1908 1968”, the inscription “ITALY” and the tariff indication “B 50 g” of the facial value of € 2.60 complete the stamp.

Giovannino Guareschi (Fontanelle di Roccabianca, 1 May 1908 – Cervia, 22 July 1968) was an Italian writer, journalist, humorist and caricaturist. He is one of the best-selling Italian writers in the world: over 20 million copies, and the most translated Italian writer ever.

His most famous creation, also for the film adaptations, is Don Camillo, the “robust” parish priest who has as its antagonist the fierce Mayor Peppone, whose events take place in an imaginary village in the Po Valley. The name of the town, Ponteratto, is only present in the first story of the series, Don Camillo. In other stories it is replaced with a more generic “village”; the films taken from Guareschi’s work have instead been shot at Brescello and Boretto, so that Brescello has become universally known as “the village of Don Camillo”. Giovannino Oliviero Giuseppe Guareschi (Guareschi always joked about the fact that a big man like him had been baptized as “Giovannino”) was born in Fontanelle, a hamlet of Roccabianca, on 1 May 1908, in a middle class family. His father, Primo Augusto Guareschi, was a merchant, while his mother, Lina Maghenzani, was the elementary teacher of the village. After finishing high school, he enrolled at the University of Parma. He managed to enter the Convitto «Maria Luigia» of Parma, the ancient Collegio dei Nobili, which offered food and accommodation to university students in economic difficulties, who were employed as tutors and assistants for the boarders. Here he met Cesare Zavattini in 1922. The meeting was decisive for the development of his technique and his art. In 1925 his father’s business failed and Guareschi could no longer continue his studies. After trying some odd jobs, he entered the “Gazzetta di Parma”, as proofreader, called by Zavattini, editor-in-chief of the newspaper. In 1931 he entered the editorial office as an assistant-reporter (in the period 1927-1941 the “Gazzetta di Parma” assumed the name of “Corriere Emiliano”), with a fixed collaboration contract. At the end of the year he went to live alone, in Borgo del Gesso. He was twenty-three. In a short time he was promoted reporter, then head-reporter; he wrote articles, short stories and columns, as well as making drawings (also on political issues). In 1934 he left for military service in Potenza, where he attended the official students course. The following year the owners of the Corriere dismissed him for redundancies. After the course, in 1936 he was transferred to Modena, where in May he was promoted to a second lieutenant. Then he received another proposal from Cesare Zavattini, who in the meantime had moved to Milan: that of entering a humorous journal that was about to be born.

data /date 21.07.2018
n.catalogo / n. catalog Michel 4058 -YT 3819 – UN3901
dentellatura/Serration 11
stampa/printing fustellatura  – rotocalco
tipo di carta/paper type bianca patinata neutra
stampato I.P.Z.S. Roma
fogli/sheet 28
dimensioni/dimensions 48 x 40 mm
disegnatore /designer S. Isola
tiratura 1.000.000
/ 5
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