POSTE ITALIANE 14^ Emissione del 14 giugno 2018
Titolo: 50° Anniversario della morte di Salvatore Quasimodo
Salvatore Quasimodo (Modica, 20 agosto 1901 – Napoli, 13 giugno 1968) è stato un poeta italiano, esponente di rilievo dell’ermetismo. Ha contribuito alla traduzione di vari componimenti dell’età classica, soprattutto liriche greche, ma anche di opere teatrali di Molière e William Shakespeare. È stato vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 1959.
I primi anni e gli studi
Salvatore Quasimodo nacque il 20 agosto 1901 da Gaetano Quasimodo e Clotilde Ragusa a Modica, dove il padre era stato assegnato come capostazione. A pochi giorni dalla sua nascita, la madre Clotilde insieme al piccolo Salvatore e il primogenito Vincenzo (1899) si trasferì dai nonni paterni, nella più sicura casa di Roccalumera. Il padre Gaetano non poté abbandonare il luogo di lavoro per seguirla. Salvatore fu battezzato a Roccalumera, nella Chiesa della Madonna Bambina, l’11 settembre 1901. A Roccalumera il poeta trascorrerà tutta la sua infanzia e giovinezza. A Roccalumera Quasimodo tornava da grande per trovare i genitori e la famiglia. Dopo circa due mesi dalla sua nascita, il padre Gaetano fu trasferito. Nel 1908 a Gela iniziò a frequentare le scuole elementari.
Nel gennaio del 1909 il padre venne incaricato della riorganizzazione del traffico ferroviario nella stazione di Messina colpita da un disastroso terremoto e successivo maremoto il 28 dicembre 1908. In quel periodo vissero in un carro merci parcheggiato su un binario morto della stazione. Quegli anni resteranno impressi nella memoria del poeta, che li evocherà nella poesia Al Padre, inserita nella raccolta La terra impareggiabile, scritta in occasione dei 90 anni del padre e dei 50 anni dal disastroso terremoto di Messina.
Nel 1916 si iscrisse all’Istituto Tecnico Matematico-Fisico di Palermo per poi trasferirsi a Messina nel 1917 e continuare gli studi presso l’Istituto “A. M. Jaci”, dove conseguì il diploma nel 1919. Durante la permanenza in questa città conobbe il giurista Salvatore Pugliatti e il futuro sindaco di Firenze Giorgio La Pira, con i quali strinse un’amicizia destinata a durare negli anni. Insieme ad essi fondò nel 1917 il «Nuovo Giornale Letterario», mensile sul quale pubblicò le sue prime poesie. La tabaccheria di uno zio di La Pira, unico rivenditore della rivista, divenne luogo di ritrovo per giovani letterati.
Nel 1919 si trasferì a Roma dove pensava di terminare gli studi di ingegneria ma, subentrate precarie condizioni economiche, dovette abbandonarli per impiegarsi in più umili attività: disegnatore tecnico presso un’impresa edile, e in seguito impiegato presso un grande magazzino. Nel frattempo collaborò ad alcuni periodici e iniziò lo studio del greco e del latino con la guida di monsignor Mariano Rampolla del Tindaro, pronipote omonimo del più famoso cardinale Rampolla del Tindaro, Segretario di Stato di Papa Leone XIII.
Le precarie condizioni economiche di questo periodo romano terminarono nel 1926, quando venne assunto dal Ministero dei lavori pubblici e assegnato come geometra al Genio Civile di Reggio Calabria. Qui strinse amicizia con i fratelli Enzo Misefari e Bruno Misefari, entrambi esponenti (il primo comunista, il secondo anarchico) del movimento antifascista di Reggio Calabria. Nello stesso anno sposò Bice Donetti, una donna di otto anni più grande, con la quale aveva precedentemente convissuto e a cui dedicherà una poesia dopo la sua morte, avvenuta nel 1946. Nel 1948, due anni dopo la morte della prima moglie, si risposerà con la ballerina Maria Cumani, da cui avrà il figlio Alessandro Quasimodo.
Periodo dell’ermetismo (1930 – 1942)
Risolti i problemi economici poté dedicarsi più assiduamente all’opera letteraria. Fu invitato a Firenze dallo scrittore Elio Vittorini, che nel 1927 aveva sposato la sorella Rosa, che lo introdusse nei locali ambienti letterari permettendogli di conoscere Eugenio Montale, Arturo Loria, Gianna Manzini e Alessandro Bonsanti. Il Bonsanti che in quel tempo dirigeva la rivista Solaria pubblicò nel 1930 tre poesie (Albero, Prima volta, Angeli). Maturò e affinò così il gusto per lo stile ermetico, cominciando a dare consistenza alla sua prima raccolta Acque e terre, che lo stesso anno pubblicò per le edizioni Solaria.
Nel 1931 venne trasferito presso il Genio Civile di Imperia e in seguito presso quello di Genova. In questa città conobbe Camillo Sbarbaro e le personalità di spicco che gravitavano intorno alla rivista Circoli, con la quale il poeta iniziò una proficua collaborazione pubblicando, nel 1932, per le edizioni della stessa, la sua seconda raccolta Oboe sommerso nella quale sono raccolte tutte le poesie scritte tra il 1931 e il 1932 e dove comincia a delinearsi con maggior chiarezza la sua adesione all’ermetismo. Dal marzo 1933 alla fine del 1934 lavorò come funzionario all’Ufficio del Genio Civile di Cagliari. Ottenuto il trasferimento a Milano, venne però destinato da un capo-ufficio alla sede di Sondrio. Nel 1938 lasciò il Genio Civile per dedicarsi alla letteratura, iniziò a lavorare per Cesare Zavattini in un’impresa di editoria e soprattutto si dedicò alla collaborazione con Letteratura, una rivista vicina all’ermetismo.
Nel 1938 pubblicò a Milano una raccolta antologica intitolata Poesie, e nel 1939 iniziò la traduzione dei lirici greci. Nel 1941 venne nominato professore di Letteratura italiana presso il Conservatorio di musica “Giuseppe Verdi” di Milano, incarico che mantenne fino alla fine del 1968.
Seconda guerra mondiale
Nel 1942 entrerà nella collana Lo specchio della Arnoldo Mondadori Editore l’opera Ed è subito sera, che inglobava anche le Nuove poesie scritte tra il 1936 e il 1942.
Rapporti con il fascismo
Nel 1940, a guerra iniziata e a Patto d’Acciaio consolidato, collaborò con la rivista Primato. Lettere e arti d’Italia dove il ministro Giuseppe Bottai raccolse intellettuali di varia estrazione e orientamento, anche lontani dal regime. Gli sarà rimproverato, in anni recenti, di aver sostenuto l’uso del voi con un intervento su un numero monografico del 1939 della rivista Antieuropa, e di aver inoltrato supplica a Mussolini che gli venisse assegnato un contributo per potere proseguire l’attività di scrittore. Pur professando chiare idee antifasciste, non partecipò attivamente alla Resistenza; in quegli anni si diede alla traduzione del Vangelo secondo Giovanni, di alcuni Canti di Catullo e di episodi dell’Odissea che verranno pubblicati solamente dopo la Liberazione.
Periodo della poesia impegnata (1945 – 1966)
Nel 1945 si iscrisse al PCI e l’anno seguente pubblicò la nuova raccolta dal titolo Con il piede straniero sopra il cuore — ristampata nel 1947 con il nuovo titolo Giorno dopo giorno, testimonianza dell’impegno morale e sociale dell’autore che continuerà, in modo sempre più profondo, nelle successive raccolte, composte fra il 1949 e il 1958, come La vita non è sogno, Il falso e il vero verde e La terra impareggiabile, che si pongono, con il loro tono epico, come esempio di limpida poesia civile.
Durante questi anni il poeta continuò a dedicarsi con passione all’opera di traduttore sia di autori classici che moderni, e svolse una continua attività giornalistica per periodici e quotidiani, dando il suo contributo soprattutto con articoli di critica teatrale. Nel 1950 il poeta ottenne il Premio San Babila, nel 1953 condivise il Premio Etna-Taormina con il poeta gallese Dylan Thomas, nel 1958 il premio Viareggio e nel 1959 gli fu assegnato il premio Nobel per la letteratura «per la sua poetica lirica, che con ardente classicità esprime le tragiche esperienze della vita dei nostri tempi» che gli fece raggiungere una definitiva fama. Ad esso seguirono le lauree honoris causa dalla Università di Messina nel 1960 e da quella di Oxford nel 1967. Il poeta trascorse gli ultimi anni di vita compiendo numerosi viaggi in Europa e in America per tenere conferenze e letture pubbliche delle sue liriche che nel frattempo erano state tradotte in diverse lingue. Nel 1965 cura la pubblicazione di Calignarmata, opera di poesia dell’autore Luigi Berti, uscita un anno dopo la morte di quest’ultimo (1964).
Del 1966 è la pubblicazione di Dare e avere, sua ultima opera. Il 14 giugno del 1968, mentre il poeta si trovava ad Amalfi, dove doveva presiedere un premio di poesia, venne colpito da un ictus(aveva avuto già un infarto mentre visitava l’Unione Sovietica), che lo condusse alla morte poche ore dopo, il cuore del poeta smise di battere sull’auto che lo stava trasportando all’ospedale di Napoli. Il suo corpo fu trasportato a Milano e tumulato nel Famedio del Cimitero Monumentale, luogo che già ospitava le spoglie di Alessandro Manzoni.
Title: 50th Anniversary of the death of Salvatore Quasimodo
Salvatore Quasimodo (Modica, 20 August 1901 – Naples, 13 June 1968) was an Italian poet, a prominent exponent of Hermeticism. He contributed to the translation of various compositions of the classical age, especially Greek lyrics, but also of theatrical works by Molière and William Shakespeare. He was a Nobel Prize winner for literature in 1959.
The first years and studies
Salvatore Quasimodo was born on 20 August 1901 by Gaetano Quasimodo and Clotilde Ragusa in Modica, where his father had been assigned as a stationmaster. A few days after his birth, his mother Clotilde together with the little Salvatore and the first-born Vincenzo (1899) moved from his paternal grandparents to the more secure house of Roccalumera. Father Gaetano could not leave the workplace to follow it. Salvatore was baptized in Roccalumera, in the Church of the Madonna Bambina, on 11 September 1901. In Roccalumera the poet will spend all his childhood and youth. At Roccalumera Quasimodo came back to find parents and family. About two months after his birth, his father Gaetano was transferred. In 1908 in Gela he began to attend elementary schools.
In January 1909 his father was in charge of the reorganization of the railway traffic in the Messina station hit by a disastrous earthquake and subsequent tsunami on December 28, 1908. At that time they lived in a freight wagon parked on a station platform. Those years will remain etched in the memory of the poet, who will evoke them in the poet Al Padre, included in the collection The incomparable land, written on the occasion of the 90th anniversary of his father and 50 years from the disastrous earthquake of Messina.
In 1916 he enrolled at the Mathematical-Physical Institute of Palermo and then moved to Messina in 1917 and continued his studies at the “AM Jaci” Institute, where he graduated in 1919. During his stay in this city he met the jurist Salvatore Pugliatti and the future mayor of Florence Giorgio La Pira, with whom he tightened a friendship destined to last over the years. Together with them he founded in 1917 the “New Literary Journal”, on which he published his first poems. The tobacconist of an uncle of La Pira, the magazine’s only retailer, became a meeting place for young writers.
In 1919 he moved to Rome where he thought he would finish his engineering studies but, after precarious economic conditions, he had to abandon them to work in more humble activities: technical designer at a construction company, and later employed at a department store. In the meantime he collaborated with some periodicals and began the study of Greek and Latin with the guidance of Monsignor Mariano Rampolla del Tindaro, great-grandson of the most famous cardinal Rampolla del Tindaro, Secretary of State of Pope Leo XIII.
The precarious economic conditions of this Roman period ended in 1926, when he was hired by the Ministry of Public Works and assigned as a surveyor to the Civil Engineers of Reggio Calabria. Here he became friends with the brothers Enzo Misefari and Bruno Misefari, both exponents (the first communist, the second anarchist) of the anti-fascist movement of Reggio Calabria. In the same year he married Bice Donetti, an eight-year-old woman, with whom he had previously cohabited and to whom he dedicated a poem after his death in 1946. In 1948, two years after the death of his first wife, he remarried the dancer Maria Cumani, from whom will have the son Alessandro Quasimodo.
Period of Hermeticism (1930 – 1942)
Once the economic problems were solved, he was able to devote himself more and more to the literary work. He was invited to Florence by the writer Elio Vittorini, who in 1927 had married his sister Rosa, who introduced him to the local literary environments allowing him to meet Eugenio Montale, Arturo Loria, Gianna Manzini and Alessandro Bonsanti. The Bonsanti that at that time directed the Solaria magazine published in 1930 three poems (Tree, First Time, Angels). He matured and refined the taste for the hermetic style, beginning to give consistency to his first collection Waters and lands, which he published for the Solaria editions.
In 1931 he was transferred to the Civil Engineers of Imperia and later to Genoa. In this city he met Camillo Sbarbaro and the prominent personalities that gravitated around the magazine Circoli, with which the poet began a fruitful collaboration publishing, in 1932, for the editions of the same, his second submerged Oboe collection in which all the poems written between 1931 and 1932 and where his adherence to Hermeticism begins to emerge with greater clarity. From March 1933 to the end of 1934 he worked as an official at the Civil Engineering Office of Cagliari. Having obtained the transfer to Milan, however, it was destined by a head-office at the headquarters of Sondrio. In 1938 he left the Civil Engineers to devote himself to literature, he began to work for Cesare Zavattini in a publishing company and above all he dedicated himself to the collaboration with Literature, a magazine close to Hermeticism.
In 1938 he published in Milan an anthological collection entitled Poems, and in 1939 he began the translation of the Greek lyricists. In 1941 he was appointed professor of Italian literature at the “Giuseppe Verdi” Conservatory of Music in Milan, a position he held until the end of 1968.
Second World War
In 1942 the work “Lo specchio della Arnoldo Mondadori Editore” will be included in the work “Ed è subito sera”, which also included the New poems written between 1936 and 1942.
Relations with fascism
In 1940, at the beginning of the war and the consolidated Pact of Steel, he collaborated with Primato magazine. Letters and arts of Italy where the minister Giuseppe Bottai collected intellectuals of various backgrounds and orientation, even far from the regime. He will be rebuked, in recent years, for having supported the use of you with an intervention on a monographic issue of 1939 of the magazine Antieuropa, and to have pleaded with Mussolini that he was assigned a contribution to be able to continue the work of writer . While professing clear anti-fascist ideas, he did not participate actively in the Resistance; in those years he gave himself to the translation of the Gospel according to John, of some Songs of Catullus and episodes of the Odyssey which will be published only after the Liberation.
Period of the engaged poetry (1945 – 1966)
In 1945 he enrolled in the PCI and the following year he published the new collection entitled With the foreign foot above the heart – reprinted in 1947 with the new title Day after day, testimony of the moral and social commitment of the author who will continue, in ever deeper way, in the subsequent collections, composed between 1949 and 1958, as Life is not dream, False and true green and Earth incomparable, that place themselves, with their epic tone, as an example of clear poetry civil.
During these years the poet continued to devote himself with passion to the work of both classical and modern authors, and he carried out a continuous journalistic activity for magazines and newspapers, giving his contribution above all with articles of theatrical criticism. In 1950 the poet won the San Babila Prize, in 1953 he shared the Etna-Taormina Prize with the Welsh poet Dylan Thomas, in 1958 the Viareggio Prize and in 1959 he was awarded the Nobel Prize for literature «for his lyric poetry, which with ardent classicism he expresses the tragic experiences of the life of our times “that made him reach a definitive fame. This was followed by honorary degrees from the University of Messina in 1960 and from that of Oxford in 1967. The poet spent the last years of his life making numerous trips to Europe and America to hold conferences and public readings of his lyrics which in the meantime were have been translated into several languages. In 1965 he edited the publication of Calignarmata, a work of poetry by the author Luigi Berti, published one year after the latter’s death (1964).
Of 1966 is the publication of Dare and have, his last work. On June 14, 1968, while the poet was in Amalfi, where he was to preside over a poetry prize, he was struck by a stroke (he had already had a heart attack while visiting the Soviet Union), which led him to death a few hours later. the poet’s heart stopped beating on the car that was transporting him to the hospital in Naples. His body was transported to Milan and buried in the Famedio of the Monumental Cemetery, a place that already housed the remains of Alessandro Manzoni.
data /date | 14.06.2018 |
n. catalogo / n. catalog | Michel 4046 – YT 3807 – UN.3889 |
dentellatura/Serration | 11 |
stampa/printing | fustellatura – rotocalco |
tipo di carta/paper type | bianca patinata neutra |
stampato | I.P.Z.S. Roma |
fogli/sheet | 45 |
dimensioni/dimensions | 30 x 40 mm |
disegnatore /designer | G. Manzù |
tiratura | 800.000 |