M.I.S.E. 37-38-39-40-41-42^ EMISSIONE di n.6 francobolli appartenenti alla serie tematica ” il Patrimonio naturale e paesaggistico” – SERIE TURISTICA (Roma-Milano-Firenze-Venezia- Napoli e Palermo)

Il Ministero dello Sviluppo Economico, emette il 30 giugno di SEI francobolli ordinari, distribuiti dalle Poste Italiane, appartenete alla serie tematica “ il Patrimonio naturale e paesaggistico” Serie Turistica denominata “L’ITALIA RIPARTE” ( Roma, Milano, Firenze, Venezia, Napoli e Palermo) con valore della tariffa B, corrispondente ad €1.10 ognuno.

  • data: 30 giugno 2021
  • dentellatura: 9
  • stampa: rotocalcografia
  • tipo di cartacarta bianca, patinata gommata, autoadesiva, non fluorescente
  • colori: sei
  • stampato: I.P.Z.S. Roma
  • tiratura: complessiva di due milioni e settantamila francobolli, di cui:
    • duecentomila esemplari per ciascun francobollo in fogli da ventotto, pari a un milione e duecentomila francobolli;
    • centomila esemplari per ciascun francobollo in minifogli da dieci, pari a seicentomila francobolli;
    • quarantacinquemila foglietti composti da sei francobolli diversi, pari a duecentosettantamila francobolli.
  • francobollo dimensioni: 48×40 mm
  • valoreB = €1.10
  • bozzettistaGiustina Milite
  • num. catalogo francobolloMichel_4319_ YT _4078_ UNIF _4158
  • num. catalogo foglietto: Mi __BL92__unif. __BF108__
  • Il francobollo: La vignetta raffigura uno scorcio di piazza di Spagna con la fontana della Barcaccia in primo piano, la scalinata di Trinità dei Monti e la Chiesa della Santissima Trinità dei Monti sullo sfondo. Completa il francobollo la leggenda comune “L’Italia riparte” e le rispettive leggende “Roma ti aspetta”, la Scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B”.
  • data: 30 giugno 2021
  • dentellatura: 9
  • stampa: rotocalcografia
  • tipo di cartacarta bianca, patinata gommata, autoadesiva, non fluorescente
  • colori: sei
  • stampato: I.P.Z.S. Roma
  • tiratura: complessiva di due milioni e settantamila francobolli, di cui:
    • duecentomila esemplari per ciascun francobollo in fogli da ventotto, pari a un milione e duecentomila francobolli;
    • centomila esemplari per ciascun francobollo in minifogli da dieci, pari a seicentomila francobolli;
    • quarantacinquemila foglietti composti da sei francobolli diversi, pari a duecentosettantamila francobolli.
  • francobollo dimensioni: 48×40 mm
  • valoreB = €1.10
  • bozzettistaClaudia Giusto
  • num. catalogo francobolloMichel_4316 YT _4075_ UNIF _4159
  • Il francobollo: La vignetta raffigura il Duomo affiancato dalla Galleria Vittorio Emanuele II ed i Portici Settentrionali. Completa il francobollo la leggenda comune “L’Italia riparte” e le rispettive leggende “Milano ti aspetta”, la Scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B”.
  • data: 30 giugno 2021
  • dentellatura: 9
  • stampa: rotocalcografia
  • tipo di cartacarta bianca, patinata gommata, autoadesiva, non fluorescente
  • colori: sei
  • stampato: I.P.Z.S. Roma
  • tiratura: complessiva di due milioni e settantamila francobolli, di cui:
    • duecentomila esemplari per ciascun francobollo in fogli da ventotto, pari a un milione e duecentomila francobolli;
    • centomila esemplari per ciascun francobollo in minifogli da dieci, pari a seicentomila francobolli;
    • quarantacinquemila foglietti composti da sei francobolli diversi, pari a duecentosettantamila francobolli.
  • francobollo dimensioni: 48×40 mm
  • valoreB = €1.10
  • bozzettistaFabio Abbiati
  • num. catalogo francobolloMichel_4315 YT _4076_ UNIF _4160_
  • Il francobollo: La vignetta raffigura la facciata della Basilica di Santa Croce sull’omonima piazza. Completa il francobollo la leggenda comune “L’Italia riparte” e le rispettive leggende “Firenze ti aspetta”, la Scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B”.
  • data: 30 giugno 2021
  • dentellatura: 9
  • stampa: rotocalcografia
  • tipo di cartacarta bianca, patinata gommata, autoadesiva, non fluorescente
  • colori: sei
  • stampato: I.P.Z.S. Roma
  • tiratura: complessiva di due milioni e settantamila francobolli, di cui:
    • duecentomila esemplari per ciascun francobollo in fogli da ventotto, pari a un milione e duecentomila francobolli;
    • centomila esemplari per ciascun francobollo in minifogli da dieci, pari a seicentomila francobolli;
    • quarantacinquemila foglietti composti da sei francobolli diversi, pari a duecentosettantamila francobolli.
  • francobollo dimensioni: 48×40 mm
  • valoreB = €1.10
  • bozzettistaTiziana Trinca
  • num. catalogo francobolloMichel_4320_ YT _4077_ UNIF _4161_
  • Il francobollo: La vignetta raffigura piazzetta San Marco con il Palazzo Ducale, le Procuratie Nuove, la Biblioteca Nazionale Marciana e le due colonne di San Marco e di San Teodoro. Sullo sfondo s’intravede il profilo dell’Abbazia di San Giorgio Maggiore. Completa il francobollo la leggenda comune “L’Italia riparte” e le rispettive leggende “Venezia ti aspetta”, la Scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B”.
  • data: 30 giugno 2021
  • dentellatura: 9
  • stampa: rotocalcografia
  • tipo di cartacarta bianca, patinata gommata, autoadesiva, non fluorescente
  • colori: sei
  • stampato: I.P.Z.S. Roma
  • tiratura: complessiva di due milioni e settantamila francobolli, di cui:
    • duecentomila esemplari per ciascun francobollo in fogli da ventotto, pari a un milione e duecentomila francobolli;
    • centomila esemplari per ciascun francobollo in minifogli da dieci, pari a seicentomila francobolli;
    • quarantacinquemila foglietti composti da sei francobolli diversi, pari a duecentosettantamila francobolli.
  • francobollo dimensioni: 48×40 mm
  • valoreB = €1.10
  • bozzettistaClaudia Giusto
  • num. catalogo francobolloMichel_4317 YT _4079_ UNIF _4162_
  • Il francobollo: La vignetta raffigura piazza del Plebiscito con il Palazzo Reale; il Palazzo Salerno e la statua equestre di Carlo III di Borbone. Completa il francobollo la leggenda comune “L’Italia riparte” e le rispettive leggende “Napoli ti aspetta”, la Scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B”.
  • data: 30 giugno 2021
  • dentellatura: 9
  • stampa: rotocalcografia
  • tipo di cartacarta bianca, patinata gommata, autoadesiva, non fluorescente
  • colori: sei
  • stampato: I.P.Z.S. Roma
  • tiratura: complessiva di due milioni e settantamila francobolli, di cui:
    • duecentomila esemplari per ciascun francobollo in fogli da ventotto, pari a un milione e duecentomila francobolli;
    • centomila esemplari per ciascun francobollo in minifogli da dieci, pari a seicentomila francobolli;
    • quarantacinquemila foglietti composti da sei francobolli diversi, pari a duecentosettantamila francobolli.
  • francobollo dimensioni: 48×40 mm
  • valoreB = €1.10
  • bozzettistaMatias Hermo
  • num. catalogo francobolloMichel_4318 YT _4080_ UNIF _4163_
  • Il francobollo: La vignetta raffigura piazza Vigliena, nota anche come Piazza Quattro Canti, con il palazzo Guggino Chiaromonte-Bordonaro ed il Palazzo di Napoli. Completa il francobollo la leggenda comune “L’Italia riparte” e le rispettive leggende “Palermo ti aspetta”, la Scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B”.

Se sei interessato all’acquisto, di uno di questi francobolli, lo puoi acquistare al prezzo di € 1.50, oppure se sei interessato all’intera serie la puoi acquistare al prezzo di €9.00, inviandomi una richiesta alla mia email: protofilia1@gmail.com

Roma è un comune italiano di 2.800.000  abitanti circa, capitale della Repubblica Italiana, nonché capoluogo dell’omonima città metropolitana e della regione Lazio.

Si tratta del comune più popoloso d’Italia e il terzo dell’Unione europea dopo Berlino e Madrid, mentre con 1287,36 km² è il comune più esteso d’Italia e la quinta città più estesa d’Europa dopo Mosca, Istanbul, Londra e San Pietroburgo, nonché la prima dell’Unione europea. Dotata di un ordinamento amministrativo speciale, denominato Roma Capitale, disciplinato da una legge dello Stato, è inoltre il comune europeo con la maggiore superficie di aree verdi.

È stata fondata secondo la tradizione il 21 aprile del 753 a.C. da Romolo (sebbene scavi recenti nel Lapis niger farebbero risalire la fondazione a 2 secoli prima), nel corso dei suoi tre millenni di storia è stata la prima metropoli dell’Occidente, cuore pulsante di una delle più importanti civiltà antiche, che influenzò la società, la cultura, la lingua, la letteratura, l’arte, l’architettura, l’urbanistica, l’ingegneria civile, la filosofia, la religione, il diritto e i costumi dei secoli successivi. Luogo di origine della lingua latina, fu capitale dell’antico Stato romano che estendeva il suo dominio su tutto il bacino del Mediterraneo e gran parte dell’Europa, dello Stato Pontificio, sottoposto al potere temporale dei papi e del Regno d’Italia (dal 1871 al 1946). Per antonomasia, è definita l’UrbeCaput Mundi e Città eterna.

Cuore della cristianità cattolica, è l’unica città al mondo ad ospitare al proprio interno un intero Stato, l’enclave della Città del Vaticano: per tale motivo è spesso definita capitale di due Stati. Il suo centro storico, delimitato dal perimetro delle mura aureliane, sovrapposizione di testimonianze di quasi tre millenni, è espressione del patrimonio storico, artistico e culturale del mondo occidentale europeo e, nel 1980, insieme alle proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città, è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, provvedimento esteso nel 1990 ai territori compresi all’interno delle mura gianicolensi. Luogo di fondazione della Comunità economica europea e dell’Euratom, ospita anche le sedi di tre organizzazioni delle Nazioni Unite: l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD) e il Programma alimentare mondiale (PAM).

Il territorio comunale è ampio, avendo inglobato aree abbandonate da secoli, per la maggior parte paludose e inadatte all’agricoltura e non appartenenti ad alcun municipio: con una superficie di 1287,36 km² è il più vasto d’Italia ed è uno dei più estesi tra le capitali europee. La densità abitativa non è elevatissima, per la presenza di aree verdi sparse nel territorio comunale: Roma rappresenta un unicum nel mondo occidentale per la vastità della campagna che fa da corona alla città e la compenetrazione fra città e campagna. Roma, inoltre, è il comune italiano con il più alto numero di territori comunali confinanti, 29 (escludendo l’enclave della Città del Vaticano).

Il territorio su cui la città è sorta e si è sviluppata ha una storia geologicamente complessa: il substrato recente è costituito dal materiale piroclastico prodotto dai vulcani, ormai spenti, che cingono l’area della città a sud-est, il Vulcano Laziale negli attuali Colli Albani, e a nord-ovest, i Monti Sabatini, tra 600 000 e 300 000 anni fa. Da questi depositi si formano gran parte dei rilievi collinari dell’area. Successivamente l’attività fluviale del Tevere e dell’Aniene contribuì all’erosione dei rilievi e alla sedimentazione, caratterizzando il territorio attuale.

Il territorio di Roma, pertanto, presenta diversi paesaggi naturali e caratteristiche ambientali: alcuni rilievi montuosi e colline (compresi gli storici sette colli), le zone pianeggianti, il fiume Tevere e i suoi affluenti, le marrane, i laghi di Bracciano e di Martignano e quelli artificiali, un’isola fluviale (l’isola Tiberina), la costa sabbiosa del lido di Ostia, il mar Tirreno.

Milano  è un comune italiano di 1.400.000 abitanti circa, secondo comune in Italia per popolazione, capoluogo della regione Lombardia e dell’omonima città metropolitana, e centro di una delle più popolose aree metropolitane d’Europa.

Fondata intorno al 590 a.C. da una tribù celtica facente parte del gruppo degli Insubri e appartenente alla cultura di Golasecca, fu conquistata dagli antichi Romani nel 222 a.C.. Con il passare dei secoli accrebbe la sua importanza sino a divenire capitale dell’Impero romano d’Occidente, nel cui periodo fu promulgato l’editto di Milano, che concesse a tutti i cittadini, quindi anche ai cristiani, la libertà di culto.

In prima linea nella lotta contro il Sacro Romano Impero in età comunale, divenne prima signoria per poi essere innalzata a dignità ducale alla fine del XIV secolo, rimanendo al centro della vita politica e culturale dell’Italia rinascimentale. All’inizio del XVI secolo perse l’indipendenza a favore dell’Impero spagnolo per poi passare, quasi due secoli dopo, sotto la corona austriaca: grazie alle politiche asburgiche, Milano divenne uno dei principali centri dell’illuminismo italiano. Capitale del Regno d’Italia napoleonico, dopo la Restaurazione fu tra i più attivi centri del Risorgimento fino al suo ingresso nel Regno d’Italia sabaudo.

Principale centro economico e finanziario della penisola italiana, Milano ne guidò lo sviluppo industriale, costituendo con Torino e Genova il “Triangolo industriale”, in particolar modo durante gli anni del boom economico quando la crescita industriale e urbanistica coinvolse anche le città limitrofe, creando la vasta area metropolitana milanese. In ambito culturale, Milano è il principale centro italiano dell’editoria ed è ai vertici del circuito musicale mondiale grazie alla stagione lirica del Teatro alla Scala e alla sua lunga tradizione operistica. È inoltre tra i principali poli fieristici europei e del disegno industriale, ed è considerata una delle capitali mondiali della moda.

Milano poggia su un terreno di origine fluvio-glaciale a cemento carbonatico, comune a tutta la Pianura Padana. La sua caratteristica principale è quella di essere facilmente carsificabile. Tale roccia è ricoperta dai sedimenti fluviali quaternari ed è visibile lungo i principali corsi d’acqua che la solcano, costituendo dei conglomerati che in Lombardia sono conosciuti come “ceppi”.

Milano occupa un’area di 181,67 km² a occidente della Lombardia, situata a 25 km a est del fiume Ticino, a 25 km a ovest del fiume Adda, a 35 km a nord del fiume Po e a 50 km a sud del lago di Como, lungo la cosiddetta “fascia delle risorgive”, laddove vi è l’incontro, nel sottosuolo, tra strati geologici a differente permeabilità, aspetto che permette alle acque profonde di riaffiorare in superficie.

L’idrografia di Milano e della zona dei comuni confinanti è particolarmente complessa, sia per cause naturali, vista la cospicua presenza di fiumi, torrenti e fontanili, che formano un vero e proprio groviglio idrico, sia per questioni legate ai lavori di canalizzazioni e di deviazione dei corsi d’acqua eseguite dall’uomo, aventi il proprio inizio durante l’epoca romana, che hanno portato alla realizzazione di numerose rogge, canali e laghi artificiali. Visto che l’acqua è abbondante e facilmente raggiungibile, a Milano gli antichi Romani non realizzarono mai acquedotti.

I corsi d’acqua più importanti che interessano la Milano moderna e la sua area metropolitana sono i fiumi Lambro, Olona e Seveso, i torrenti Bozzente, Garbogera, Lura, Merlata e Pudiga, i canali navigabili Naviglio della Martesana, Naviglio Grande, Naviglio Pavese, Naviglio di Bereguardo, Naviglio di Paderno e Vettabbia, e i corsi d’acqua artificiali Canale Ticinello, Canale Vetra, Cavo Redefossi, Cavo Ticinello e Lambro Meridionale. A Milano sono anche situati due importanti bacini artificiali, la Darsena di Porta Ticinese e l’Idroscalo di Milano.

Tra le architetture degne di nota a essi collegati, ci sono svariate conche di navigazione (tra cui la conca dell’Incoronata, la conca di Viarenna, la conca Fallata e la conchetta), alcuni mulini ad acqua (tra cui Molino Dorino e Mulino Vettabbia) e il ponte delle Gabelle.

Firenze  in epoca medievale e nel linguaggio poetico detta anche Fiorenza,  è un comune italiano di 360.000 abitanti circa, capoluogo della Toscana e centro della città metropolitana; è il primo comune della regione per popolazione, cuore dell’area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia.

Nel Medioevo è stata un importante centro artistico, culturale, commerciale, politico, economico e finanziario; nell’età moderna ha ricoperto il ruolo di capitale del Granducato di Toscana dal 1569 al 1859 che, con il governo delle famiglie dei Medici e dei Lorena, divenne uno degli stati più ricchi e moderni. Le varie vicissitudini politiche, la potenza finanziaria e mercantile e le influenze in ogni campo della cultura hanno fatto della città un crocevia fondamentale della storia italiana ed europea. Nel 1865 Firenze fu proclamata capitale del Regno d’Italia (seconda, dopo Torino), mantenendo questo status fino al 1871, anno che segna la fine del Risorgimento.

Importante centro universitario e patrimonio dell’umanità UNESCO dal 1982, è considerata luogo d’origine del Rinascimento – la consapevolezza di una nuova era moderna dopo il Medioevo, periodo di cambiamento e “rinascita” culturale e scientifica – e della lingua italiana grazie al volgare fiorentino usato nella letteratura. È universalmente riconosciuta come una delle culle dell’arte e dell’architettura, nonché rinomata tra le più belle città del mondo, grazie ai suoi numerosi monumenti e musei tra i quali il Duomo, Santa Croce, Santa Maria Novella, gli Uffizi, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti. Di inestimabile valore i lasciti artistici, letterari e scientifici di geni del passato come Petrarca, Boccaccio, Brunelleschi, Michelangelo, Giotto, Cimabue, Botticelli, Leonardo da Vinci, Donatello, Lorenzo de’ Medici, Machiavelli, Galileo Galilei e Dante Alighieri, che fanno del centro storico di Firenze uno dei luoghi con la più alta concentrazione di opere d’arte al mondo. La ricchezza del patrimonio storico-artistico, scientifico, naturalistico e paesaggistico rendono il centro e le colline circostanti un vero e proprio “museo diffuso”.

Territorio

Firenze si trova in una posizione scenografica, al centro di un’ampia conca ad anfiteatro all’estremità sud-orientale della piana di Firenze-Prato-Pistoia, a ridosso dei primi rilievi collinari dell’Appennino tosco-emiliano, circondata dalle incantevoli colline argillose di Cercina, appena sopra il quartiere di Rifredi e l’ospedale di Careggi (a nord), dalle colline di Fiesole (a nord-est), di Settignano (a est), e di Arcetri, Poggio Imperiale e Bellosguardo (a sud). La piana dove sorge la città è attraversata dall’Arno (la città stessa divide il suo corso fra Valdarno superiore e Valdarno inferiore) e da corsi d’acqua minori come il Mugnone, il Terzolle e il fiume Greve. L’area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia istituita dal Consiglio Regionale della Toscana il 29 marzo 2000 comprende interamente le tre provincie, con una popolazione di circa 1 520 000 abitanti. Le zone pianeggianti dell’area metropolitana costituiscono un ambiente fortemente antropizzato con presenza di ampie zone industriali e commerciali, dove gli spazi naturali sono ridotti. Le zone collinari hanno da secoli una vocazione agricola e abitativa, con i boschi originari fortemente ridotti, specialmente nelle zone a sud e ad est della città. Nella piana sono presenti aree umide non urbanizzate nella zona ad ovest della città lungo il fiume Arno.

Venezia è un comune italiano di 255.000 abitanti circa, il cui centro storico (limitato ai sestieri della città lagunare) al 1º novembre 2017 ne contava 53 609, capoluogo dell’omonima città metropolitana e della regione Veneto. Secondo comune della regione per popolazione dopo Verona e primo in Veneto per superficie, comprende sia territori insulari sia di terraferma ed è articolato attorno ai due principali centri di Venezia (al centro dell’omonima laguna) e di Mestre (nella terraferma).

La città è stata per 1100 anni la capitale della Serenissima Repubblica di Venezia ed è conosciuta a questo riguardo come la Serenissimala Dominante e la Regina dell’Adriatico: per le peculiarità urbanistiche e per il suo patrimonio artistico, è universalmente considerata una tra le più belle città del mondo, dichiarata, assieme alla sua laguna, patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, che ha contribuito a farne la seconda città italiana dopo Roma con il più alto flusso turistico.

 Territorio

Dal punto di vista geografico, il comune di Venezia è diviso in due parti: la zona insulare e la zona terraferma. Per quanto riguarda il rischio sismico, Venezia è classificata nella zona 4, ovvero a sismicità molto bassa.

Le maree

La marea osservata a Venezia può essere pensata come la somma di due componenti: la marea astronomica, correlata al moto dei corpi celesti, principalmente Luna e Sole, e il contributo meteorologico dovuto allo stato dell’atmosfera. In condizioni normali il contributo meteorologico è piccolo e il livello che si osserva coincide approssimativamente con la marea astronomica. In alcuni casi la somma degli effetti di pressione atmosferica e vento può determinare un contributo meteorologico importante che porta a notevoli basse maree oppure, al contrario, produrre il fenomeno dell’acqua alta.

Fenomeno dell’acqua alta

Con il termine di acqua alta sono indicati nella laguna di Venezia picchi di marea particolarmente pronunciati, tali da provocare allagamenti nell’area urbana. Il fenomeno è frequente soprattutto nel periodo compreso tra l’autunno e la primavera, quando l’alta marea arriva ad allagare buona parte della città rendendo difficili gli spostamenti per calli e campi. La marea che supera a Venezia la soglia di attenzione di +80 cm viene comunemente indicata come “acqua alta“; a questa quota sorgono problemi di trasporto e di viabilità pedonale nei punti più bassi della città. Quando la marea supera i 100 cm (5% del suolo pubblico allagato), il fenomeno inizia ad interessare tratti più consistenti dei percorsi cittadini. A quota +110 cm, circa il 12% della città è interessata dagli allagamenti. Quando invece si raggiungono i +140 cm, viene allagato il 59% della città.

Il fenomeno dell’acqua alta è generato dalla combinazione di due fattori principali: l’alternarsi regolare delle maree unita ad una causa meteorologica composta dalla combinazione di pioggia, vento e pressione atmosferica sulla massa marina; l’alta marea da sola non genera l’acqua alta: è la sovrapposizione di questi fattori che, combinandosi con la marea astronomica, porta il livello dell’acqua a raggiungere quote superiori in modo meno prevedibile. Il rialzo dell’acqua oltre il livello di marea è un fenomeno normale in un bacino chiuso come il mare Adriatico e il vento che lo favorisce non è tanto la bora, comune a Venezia, ma lo scirocco che agisce in senso longitudinale su tutta la massa d’acqua dell’Adriatico.

Alla variazione della frequenza degli eventi di acqua alta a Venezia contribuiscono l’eustatismo (innalzamento del livello del mare) e la subsidenza (abbassamento del suolo per cause naturali o antropiche). Un tempo si pensava che l’escavo del Canale dei Petroli e l’approfondimento delle bocche di porto (che ha aumentato la sezione di scambio d’acqua tra laguna e mare) avessero amplificato il fenomeno, visto che nel passato era un evento straordinario per la città. È stato poi dimostrato che questo specifico contributo esiste ma è del tutto trascurabile se confrontato con gli altri. Allo scopo di proteggere la laguna di Venezia da acque alte eccezionali, dal 2003 è in corso di realizzazione il progetto MO.S.E., che consiste in una serie di barriere mobili costituite da un numero variabile di paratoie ancorate sul fondo delle bocche di porto della laguna, che si alzano in caso di superamento del livello predefinito di marea bloccando l’afflusso di acqua dal mare.

Napoli è un comune italiano di 940.000  abitanti circa, terzo in Italia per popolazione, capoluogo della regione Campania, dell’omonima città metropolitana e centro di una delle più popolose e densamente popolate aree metropolitane d’Europa.

Fondata dai cumani nell’VIII secolo a.C., fu tra le città più importanti della Magna Grecia e giocò un notevole ruolo commerciale, culturale e religioso nei confronti delle popolazioni italiche circostanti. Dopo il crollo dell’Impero romano, nell’VIII secolo la città formò un ducato autonomo indipendente dall’Impero bizantino; in seguito, dal XIII secolo e per più di cinquecento anni, fu capitale del Regno di Napoli; con la Restaurazione divenne capitale del Regno delle Due Sicilie sotto i Borbone fino all’Unità d’Italia.

Sede della Federico II, la più antica università del mondo ad essere nata attraverso un provvedimento statale, ospita, altresì, l’Orientale, la più antica università di studi sinologici e orientalistici del continente, e la Nunziatella, una delle più antiche accademie militari al mondo, eletta patrimonio storico e culturale dei Paesi del Mediterraneo da parte dell’Assemblea parlamentare del Mediterraneo.  Luogo d’origine della lingua napoletana, ha rivestito e riveste tuttora un forte peso in numerosi campi del sapere, della cultura e dell’immaginario collettivo.

Protagonista dell’umanesimo e centro illuminista di livello europeo, è stata a lungo un punto di riferimento globale per la musica classica e l’opera attraverso la scuola musicale napoletana, dando tra l’altro origine all’opera buffa.

Città dall’imponente tradizione nel campo delle arti figurative, che affonda le proprie radici nell’età classica, ha dato luogo a movimenti architettonici e pittorici originali, quali il rinascimento napoletano e il barocco napoletano, il caravaggismo, la scuola di Posillipo ed il liberty napoletano, nonché ad arti minori ma di rilevanza internazionale, quali la porcellana di Capodimonte ed il presepe napoletano. È all’origine di una forma distintiva di teatro, di una canzone di fama mondiale e di una peculiare tradizione culinaria che comprende alimenti che assumono il ruolo di icone globali, come la pizza napoletana, e l’arte dei suoi pizzaioli che è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio immateriale dell’umanità. Nel 1995 il centro storico di Napoli è stato riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio mondiale dell’umanità, per i suoi monumenti, che testimoniano la successione di culture del Mediterraneo e dell’Europa. Nel 1997 l’apparato vulcanico Somma-Vesuvio è stato eletto dalla stessa agenzia internazionale (con il vicino Miglio d’Oro, in cui ricadono anche i quartieri orientali della città) tra le riserve mondiali della biosfera.

 Territorio

Napoli sorge quasi al centro dell’omonimo golfo “dominato” dal vulcano Vesuvio e delimitato ad est dalla penisola sorrentina con Punta Campanella, ad ovest dai Campi Flegrei con Monte di Procida, a nord ovest-est dal versante meridionale della piana campana che si estende dal lago Patria al nolano.

Il territorio di Napoli è composto da molti rilievi collinari (la collina dei Camaldoli, il più alto, raggiunge i 457 m), ma anche da isole e penisole a strapiombo sul Mar Tirreno. Il territorio urbano, limitato a occidente dal vulcano Campi Flegrei, ed a oriente dal Somma-Vesuvio ha una storia geologicamente complessa. Il substrato su cui poggia la città ha origine eminentemente vulcanica, ed è il prodotto di una serie di eruzioni dei due complessi.

Palermo con 640.000 abitanti circa è il quinto comune d’Italia per popolazione, capoluogo dell’omonima città metropolitana di oltre un milione di abitanti e della Regione Siciliana. La città si estende sulla pianura Conca d’Oro ed è bagnata dal mare e circondata dalla barriera dei Monti di Palermo.

Il sito è abitato sin dalla preistoria e la sua lunga storia e il succedersi di numerose civiltà e popoli hanno regalato alla città un notevole patrimonio artistico e architettonico. Il sito seriale Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale, di cui fanno parte più beni monumentali è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 2015. Numerosi edifici, tra chiese e palazzi, sono riconosciuti monumenti nazionali.

A Palermo ha sede l’Assemblea regionale siciliana, la più antica assise parlamentare in attività del mondo. La città ha mantenuto il ruolo di capitale del Regno di Sicilia dal 1130 al 1816. È stata protagonista delle rivoluzioni del Vespro nel 1282 e delle rivolte del 1848. Nominata capitale italiana dei giovani 2017, è stata inoltre capitale italiana della cultura per il 2018. Fa parte della rete Eurocities delle più grandi città europee.

Territorio

Orografia

Palermo sorge all’interno di una pianura di circa 100 km² (la Conca d’Oro) stretta tra il golfo e i monti calcarei, che prendono nome dalla città. Alcune conformazioni rocciose si spingono verso la costa creando una vera spaccatura fisica tra diversi quartieri.

Idrografia

L’idrografia della Conca d’Oro di Palermo è stata radicalmente modificata nel corso della storia. Il primo insediamento abitato venne costruito tra due fiumi, il Kemonia e il Papireto, non più visibili in superficie; sono evidenti le loro tracce nella toponomastica e nella conformazione delle vie. Il fiume Oreto (unico fiume a scorrere nel ventunesimo secolo tra le strade cittadine) si trovava ben oltre le mura cittadine.

Erano presenti anche molti torrenti stagionali, che contribuivano a creare zone paludose o comunque ricche di acqua come la zona San Lorenzo e l’area di Mondello. Sono presenti alle pendici del Monte Grifone delle gole chiamate valloni, quali il vallone di Croceverde e quello di Belmonte Chiavelli, che in caso di maltempo incanalano le discese alluvionali.

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