9^ emissione del 08 marzo 2024, di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica ” il Senso Civico ” dedicato alla forza delle donne: ELENA GIANINI BELOTTI


9^ emissione del 08 marzo 2024, di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica ” il Senso Civico ” dedicato alla forza delle donne: ELENA GIANINI BELOTTI, dal valore indicato in B, corrispondente ad €1.25
- data emissione:8 marzo 2024
- dentellatura: 11 effettuata con fustellatura.
- dimensioni francobollo: 30 X 40 mm
- stampa: in rotocalcografia
- tipo di carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.
- Grammatura:90 g/mq.
- Supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq.
- Adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco).
- stampato: I.P.Z.S. Roma
- tiratura: 250.020
- valore: B = 1.25
- colori: 5
- bozzettista: T. Trinca
- num. catalogo francobollo: Michel ______ YT _______ UNIF ________SASS __4389___
- Il francobollo: raffigura un ritratto della pedagogista, saggista e scrittrice italiana, grande protagonista del femminismo, la prima a parlare del sessismo nell’educazione; sullo sfondo s’intravedono le sagome di una donna e di una bambina. Completa il francobollo la rispettiva legenda e data: “ELENA GIANINI BELOTTI”, “PEDAGOGISTA”, “1929 2022”; la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

Se sei interessato all’acquisto di questo francobollo, lo puoi acquistare, al prezzo di € 1,80 , inviando una richiesta alla email: protofilia1@gmail.com



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Elena Gianini Belotti (Roma, 2 dicembre 1929 – Roma, 24 dicembre 2022) è stata una pedagogista e scrittrice italiana.

Biografia
Di origine bergamasca, lavorò a lungo nel campo dell’assistenza all’infanzia. Dal 1960 al 1982 è stata sposata con il documentarista, direttore della fotografia e maestro del cinema di animazione Giulio Gianini. Fu chiamata, nel 1960, a dirigere a Roma il primo Centro Nascita Montessori, che diresse fino al 1980. Nel 1973 pubblicò il saggio Dalla parte delle bambine. Il libro, dedicato al condizionamento precoce della donna, ebbe un grande e durevole successo. Nel 1980 pubblicò per Rizzoli Prima le donne e i bambini, sempre sul tema dei condizionamenti sociali di genere.


In Pimpì oselì, edito da Feltrinelli nel 1995, tratteggiò magistralmente la vita quotidiana dei bambini delle valli bergamasche e delle borgate romane durante il periodo fascista, vista con gli occhi di una bambina, ponendo l’accento sulla durezza della povertà e sulla separazione di genere. Nel 2003 scrisse il romanzo Prima della quiete, in cui raccontò la triste storia di Italia Donati (articolo parzialmente estrapolato dal sito Wikipedia).
Testo bollettino
Elena Gianini Belotti, di origine bergamasca, nasce a Roma il 2 dicembre 1929 e muore nella stessa città il 24 dicembre 2022. È ricordata come una delle più grandi pedagogiste italiane, che per prima ha svelato la discriminazione di genere presente nella cultura dominante. Ha intrecciato la sua intensa e prolifica attività professionale nel campo dell’assistenza all’infanzia con la scrittura di romanzi e saggi, tra cui il più famoso “Dalla parte delle bambine” scritto nel 1973 e più volte ripubblicato e tradotto in molte lingue, rappresenta ancora un punto di partenza per la pedagogia di genere. Il libro ha dato l’avvio a una nuova consapevolezza culturale sui sistemi educativi e aperto la strada a tante riforme della società italiana volte all’autodeterminazione delle donne. La sua acuta e attenta analisi dei meccanismi culturali, che già dalla gravidanza, passando per l’allattamento, all’utilizzo dei giochi nella prima infanzia, alla letteratura infantile, ai messaggi veicolati dalle istituzioni scolastiche, inducono nelle bambine modelli orientati a comportamenti stereotipati, ha consentito di spezzare la catena di condizionamenti che si trasmette, pressoché immutata da una generazione all’altra, e che, ancora oggi, non consente, indipendentemente dal genere cui si appartiene, lo sviluppo nel modo più congeniale a ciascun individuo. Aver messo in luce le responsabilità dei sistemi educativi sulle discriminazioni di genere ha indirizzato le donne a prendere coscienza dei condizionamenti subiti, a loro volta trasmessi, e della possibilità di modificarli, offrendo modelli più ricchi e più liberi dagli stereotipi dominanti, “senza essere costretti a sacrificare parti di sé stessi valide e preziose”. La sua visione e la sua analisi sugli stereotipi di genere è ancora oggi quanto mai attuale di fronte all’acuirsi di fenomeni di violenza sulle donne. Elena Gianini Belotti dal 1960 al 1980 ha diretto a Roma il primo Centro Nascita Montessori. Ha svolto inoltre attività di insegnamento in un Istituto professionale statale in cui si formavano le assistenti per l’infanzia, mentre collaborava intensamente a varie testate giornalistiche, quali NOI Donne e Paese Sera. Nel 1992 con Dacia Maraini è stata tra le cofondatrici del gruppo di scrittrici e giornaliste Controparola. Elena Gianini Belotti ha ricevuto numerosi riconoscimenti per altre sue opere letterarie successive al saggio per cui è divenuta un’icona della pedagogia di genere, tra cui ne ricordiamo solo alcune: Il Fiore dell’ibisco (1985), Adagio poco mosso (1993), Pimpì oselì (1996), Prima della quiete. Storia di Italia Donati (2003), tutti libri in cui i temi autobiografici, storici, di attualità e di fantasia, sono sempre stati trattati con uno sguardo acuto e attento agli stereotipi sessisti. L’8 marzo del 2010 è stata insignita della Onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana dal Presidente Napolitano.
NOI RETE DONNE Daniela Carlà- Mirella Ferlazzo

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