67^ emissione del 18 luglio 2024, di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica ”le eccellenze del sapere” dedicato alle Autorità indipendenti: Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni AGCOM

67^ emissione del 18 luglio 2024, di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica ”le eccellenze del sapere” dedicato alle Autorità indipendenti: Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni AGCOM, dal valore indicato in B, corrispondente ad €1.25

  • data emissione: 18 luglio 2024
  • dentellatura:  11 effettuata con fustellatura.
  • dimensioni francobollo: 30 X 40 mm
  • tipo di carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.
  • Grammatura:90 g/mq.
  • Supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq.
  • Adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco).
  • stampato: I.P.Z.S. Roma
  • tiratura : 250.020
  • valoretariffa B = €1,25
  • colori: cinque
  • bozzettistaTiziana TRINCA
  • num. catalogo francobolloMichel ______ YT _______ UNIF ________
  • Il francobollo: riproduce, in grafica stilizzata, una veduta aerea della penisola italiana, in cui si evince la densità delle infrastrutture di comunicazioni elettroniche in fibra ottica rilevata dalla Broadband Map di AGCOM. In alto a sinistra si staglia il logo dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – AGCOM. Completano il francobollo la legenda “PER L’ITALIA DIGITALE”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

Se sei interessato all’acquisto di questo francobollo, lo puoi acquistare, al prezzo di €1,80 S.V.V., inviando una richiesta alla email: protofilia1@gmail.com

Questi sono alcuni prodotti correlati all’emissione dei francobolli e precisamente: Folder, Cartoline Filateliche, Tessere filateliche e Bollettini Illustrativo. Se siete interessati ad uno o più di questi prodotti, contattatemi alla email: protofilia1@gmail.com e vi sarà confermato la disponibilità del prodotto

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) è un’autorità amministrativa indipendente italiana di regolazione e garanzia, con sede principale a Napoli e sede secondaria operativa a Roma. Attuale Presidente è il Dott.Giacomo LASORELLA.

Logo istituzionale dell’AGCOM

Istituita con la legge Maccanico (1997), alla quale è affidato il duplice compito di assicurare la corretta concorrenza degli operatori sul mercato e di tutelare il pluralismo e le libertà fondamentali dei cittadini nel settore delle telecomunicazioni, dell’editoria, dei mezzi di comunicazione di massa e delle poste in analogia all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) e all’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART).

Storia

Istituzione

La legge 5 agosto 1981, n. 416 (Disciplina delle imprese editrici e provvidenze per l’editoria) istituisce una nuova figura nel contesto delle autorità indipendenti: il “Garante dell’attuazione della legge sull’editoria“. Il Garante quindi assume la funzione di autorità di regolamentazione dell’intero settore dell’informazione massmediale e vigila affinché non si verifichino concentrazioni d’impresa e quindi non emergano soggetti in posizione dominante sul mercato. È nominato d’intesa dai presidenti della Camera e del Senato tra i magistrati appartenenti alle giurisdizioni di grado più elevato e dura in carica cinque anni. Riferisce al Parlamento semestralmente.

La legge 6 agosto 1990, n. 223 sulla disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e privato (legge Mammì) riscrive le regole del sistema radiotelevisivo italiano e stabilisce che anche detto settore debba essere sottoposto alla vigilanza di un’autorità indipendente. Il Garante per l’editoria diventa «Garante per la radiodiffusione e l’editoria». Il nuovo Garante è nominato con decreto del presidente della Repubblica su proposta formulata dai presidenti del Senato e della Camera dei deputati, congiuntamente. Dura in carica tre anni e riferisce annualmente al Parlamento. L’ufficio non è più riservato ai magistrati di alto rango, ma può essere ricoperto anche da professori universitari o da professionisti di comprovata esperienza e di riconosciuta competenza nel settore delle comunicazioni di massa.

Venne definitivamente istituita nel 1997 su iniziativa dell’allora ministro delle poste e delle telecomunicazioni Antonio Maccanico con l’approvazione della legge Maccanico.

La Direttiva quadro 2002/21/CE ha stabilito che le autorità nazionali di regolamentazione sulle telecomunicazioni, come l’Agcom, devono essere autorità indipendenti.

Attività

Nel 2000 l’Autorità era chiamata ad una prima pronuncia riguardo al pluralismo radiotelevisivo, e alla posizione dominante costituita dal duopolio Rai-Mediaset. L’autorità doveva controllare sull’attuazione delle disposizioni della legge Maccanico, che, stabilendo i limiti di concentrazioni di reti televisive, aveva indicato che la Rai avrebbe dovuto eliminare la pubblicità da Rai Tre, e Mediaset avrebbe dovuto spostare Rete 4 sul satellite. Tuttavia l’Agcom ha addotto diversi alibi e risposto con ingiustificati ritardi e rinvii, non attuando mai le disposizioni della legge Maccanico.

Per non far superare i limiti antitrust, la legge Gasparri (2004) ha modificato la legge Maccanico prevedendo che il limite del 20% dei ricavi sia computato globalmente su tutto il Sistema Integrato delle Comunicazioni (SIC), che costituisce un paniere talmente ampio che il limite non può essere superato da alcun operatore.

Sede romana dell’AGCOM

Compiti e funzioni

La legge istitutiva del 1997 (legge Maccanico), prevedeva, nelle intenzioni, di accorpare in questo soggetto la prevalenza delle competenze sul settore delle telecomunicazioni. In realtà sono invece rimasti in essere altri soggetti con compiti significativi sul settore, i principali dei quali sono la Commissione di Vigilanza Rai e il Ministero dello sviluppo economico. Ci sono inoltre i Comitati regionali per le comunicazioni (abbreviato Co.re.com.), e l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm). I principali compiti dell’Autorità per la garanzia delle comunicazioni (o Agcom) sono:

  1. esprimere parere al Ministero delle comunicazioni sullo schema del piano nazionale di ripartizione/attribuzione delle frequenze radio da approvare con decreto del Ministro delle comunicazioni;
  2. elaborare i piani di assegnazione delle frequenze;
  3. definire le misure di sicurezza delle comunicazioni e promuovere gli interventi per l’eliminazione delle interferenze elettromagnetiche;
  4. determinare gli standard per i decodificatori in modo da favorire la fruibilità del servizio;
  5. curare la tenuta del registro degli operatori di comunicazione al quale si devono iscrivere i soggetti destinatari di concessione ovvero di autorizzazione.

L’Autorità svolge inoltre una funzione attiva di controllo del mercato delle telecomunicazioni, vigilando che ai cittadini ed alle imprese sia garantito in primis:

  • il principio generale dell’art. 21 della Costituzione: affinché “tutti godano del diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” e che “la stampa non venga ad essere soggetta ad autorizzazioni o censura”.
  • i principi previsti per la comunicazione tramite internet dall’art. 4 del D.L. n. 259/2003 che nello specifico sono:
  • libertà di comunicazione;
  • segretezza delle comunicazioni, anche attraverso il mantenimento dell’integrità e della sicurezza delle reti di comunicazione elettronica;
  • libertà di iniziativa economica e suo esercizio in regime di concorrenza, garantendo un accesso al mercato delle reti e servizi di comunicazione elettronica secondo criteri di obiettività, trasparenza, non discriminazione e proporzionalità.

A tutela del pluralismo, ha il potere, tramite il Consiglio, di accertare la presenza di posizioni dominanti nel settore radiotelevisivo e di adottare provvedimenti conseguenti. Tuttavia, in materia radiotelevisiva, sono stati decisamente timidi gli interventi dell’Agcom per attuare il pluralismo e controllare le posizioni dominanti, agendo con eccessiva prudenza ed ingiustificato ritardo, lasciando gli operatori sostanzialmente impuniti. Al Consiglio dell’Agcom è inoltre attribuito il potere di accertare la mancata attuazione, da parte del servizio pubblico (la Rai), degli indirizzi formulati dalla Commissione Parlamentare di Vigilanza. L’Agcom ha inoltre competenze in materia tariffaria, di qualità, controllo degli operatori del mercato. Ha poteri regolamentari, distribuiti tra consiglio e commissioni. I poteri previsti sono amministrativi e consultivi:

  • controllo di posizioni dominanti;
  • promozione di accordi transfrontalieri e tra operatori, piani di assegnazione delle frequenze, proposte sulla normativa riferita ai servizi minimi all’utenza (Commissione per le infrastrutture e le reti);
  • promozione dello sviluppo tecnologico e dell’offerta (Commissione per i servizi e i prodotti).

Come l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, anche quest’Autorità presenta una relazione annuale al Parlamento. Una simile autorità esiste anche in altri Paesi: negli Stati Uniti, ad esempio, è operante già dal 1934 la Federal Communications Commission; l’Ofcom nel Regno Unito; la Comisión del Mercado de las Telecomunicaciones in Spagna.

Il decreto Bersani del 2007 all’art.14 integra significativamente i poteri dell’autorità, che in passato poteva intervenire soltanto a posteriori dell’illecito. Senza dover condurre la fase di indagine conoscitiva approfondita, l’autorità, se ritiene che sussista un rischio alla concorrenza, può intervenire con misure volte a correggere tale distorsione. Le misure devono indicare una validità per un periodo di tempo limitato, che però è rinnovabile indefinitamente; inoltre, l’autorità ha piena discrezionalità nell’individuare i casi che necessitano di un intervento urgente.

L’intervento a priori chiude il procedimento per l’illecito. Se l’impresa è inadempiente agli obblighi, l’autorità può riaprire il procedimento a carico e sanzionare con una multa fino al 10% del fatturato. Analoghi poteri sono previsti dal diritto comunitario per l’antitrust europeo. All’Autorità sono attribuite anche competenze regolamentari in materia di pubblicazione e diffusione di sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa, con particolare riguardo per le ricerche a carattere politico ed elettorale in considerazione della loro peculiare influenza sui valori e diritti politici dei cittadini e del ruolo che giocano nella formazione della pubblica opinione. All’Autorità sono stati di recente affidati i compiti inizialmente assegnati all’Agenzia nazionale di regolamentazione del settore postale, ente soppresso dal decreto “Salva Italia”. Il legislatore aveva previsto che l’Agenzia svolgesse, con indipendenza di valutazione e di giudizio, le seguenti funzioni:

  • regolazione dei mercati postali;
  • partecipazione ai lavori e alle attività dell’Unione europea e internazionali entro i limiti delle competenze di attribuzione;
  • adozione di provvedimenti regolatori in materia di qualità e caratteristiche del servizio postale universale, anche con riferimento alla determinazione dei criteri di ragionevolezza funzionali alla individuazione dei punti del territorio nazionale necessari a garantire una regolare ed omogenea fornitura del servizio;
  • adozione di provvedimenti regolatori in materia di accesso alla rete postale e relativi servizi, determinazione delle tariffe dei settori regolamentati e promozione della concorrenza nei mercati postali;
  • svolgimento, anche attraverso soggetti terzi, dell’attività di monitoraggio, controllo e verifica del rispetto di standard di qualità del servizio postale universale;
  • vigilanza, anche avvalendosi degli organi territoriali del Ministero dello sviluppo economico, sull’assolvimento degli obblighi a carico del fornitore del servizio universale e su quelli derivanti da licenze ed autorizzazioni, con particolare riferimento alle condizioni generali della fornitura dei servizi postali;
  • analisi e monitoraggio dei mercati postali, con particolare riferimento ai prezzi dei servizi, anche mediante l’istituzione di un apposito osservatorio.

Coordinamento con le altre autorità

La presentazione del disegno di legge Gentiloni e il recente episodio dell’affare Telecom ha posto di nuovo in termini più urgenti, il problema di un maggiore coordinamento dell’autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni con le altre autorità, in particolare l’Autorità garante della concorrenza e del mercato e del Garante dei dati personali.

AGCOM

L’Agcom si è vista riconoscere dal Consiglio di Stato competenza esclusiva in materia di tutela dei consumatori nell’ambito specifico dei servizi di comunicazione elettronica, valendo in questo caso il ruolo di vigilanza attribuito dal Codice delle comunicazioni elettroniche, a scapito del ruolo analogamente ed in generale esercitato dall’Agcom sugli operatori del mercato italiano in virtù delle previsioni del Codice del consumo. Inoltre, per lo svolgimento delle proprie attività, ai sensi del decreto interministeriale del 19 gennaio 1999 – può avvelersi dell’operato della polizia postale e delle comunicazioni e delle sue articolazioni periferiche.

Tra gli altri organi che hanno competenza sul settore delle telecomunicazioni, vi sono i presidenti di Camera e Senato, che hanno competenza in merito a disporre la trasmissione, sul servizio pubblico, di dirette parlamentari per sedute di particolare rilevanza, come in caso di voti di fiducia. Di solito i presidenti delle camere si coordinano con la Rai per evitare uno stravolgimento dei palinsesti ordinari (articolo parzialmente estrapolato dal sito Wikipedia e le immagini da Google).

Testo bollettino

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) è un’autorità amministrativa indipendente, con sedi a Napoli e a Roma.

Istituita dalla legge n. 249 del 1997, sotto la spinta dell’esigenza di assicurare un contesto istituzionale coerente con la piena liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni (fissata dalla legislazione europea al 1° gennaio 1998), AGCOM opera, sin dalla sua istituzione, secondo un modello istituzionale “convergente”.

AGCOM esercita infatti funzioni di regolamentazione, vigilanza e sanzionatorie nei settori delle comunicazioni elettroniche e dei media audiovisivi, nonché specifiche funzioni nel settore dell’editoria, cui, nel 2012, si sono aggiunte funzioni regolatorie e di vigilanza per i servizi postali.

Nel corso degli anni, all’Autorità sono state attribuite ulteriori responsabilità nel vasto comparto delle comunicazioni, tra le quali la comunicazione politica (la cd. par condicio) e la protezione del diritto d’autore online. Più di recente, all’Autorità sono state assegnate competenze in materia di servizi digitali, in relazione al secondary ticketing e all’applicazione del regolamento europeo Platform to Business.

La natura di regolatore convergente pone l’Autorità nella posizione più favorevole per affrontare, nel quadro della legislazione nazionale ed europea, questioni derivanti dalla profonda e irreversibile trasformazione recata dalla rivoluzione digitale, in una dimensione che necessariamente travalica i confini nazionali. La sfida principale è quella di contribuire a garantire, anche in tale nuovo contesto, un quadro di regole e di garanzie per i cittadini e per le imprese.

Proprio in tale prospettiva, AGCOM è stata designata e, a partire dal 17 febbraio 2024, opera quale Coordinatore dei servizi digitali per l’Italia, ai sensi del regolamento europeo Digital Services Act.

Giacomo Lasorella

Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

Se sei interessato all’acquisto di questo francobollo, lo puoi acquistare, al prezzo di €1,80 S.V.V., inviando una richiesta alla email: protofilia1@gmail.com

/ 5
Grazie per aver votato!

You may also like...