53^ emissione del 15 giugno 2024, di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “ il Senso Civico”, dedicato alla CROCE ROSSA ITALIANA, nel 160° anniversario dell’istituzione, congiunto con Stato della Città del Vaticano, Repubblica di San Marino e Sovrano Militare Ordine di Malta
53^ emissione del 15 giugno 2024, di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “ il Senso Civico”, dedicato alla CROCE ROSSA ITALIANA, nel 160° anniversario dell’istituzione, congiunto con Stato della Città del Vaticano, Repubblica di San Marino e Sovrano Militare Ordine di Malta, dal valore indicato in B, corrispondente ad €1,25
- data emissione: 15 giugno 2024
- dentellatura: 13 ½ x 13
- dimensioni francobollo: 30 X 40 mm
- dimensioni foglietto: 125 x 100 mm.
- tipo di carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.
- Grammatura:90 g/mq.
- Supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq.
- Adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco).
- stampato: I.P.Z.S. Roma
- tiratura FOGLIETTO: centocinquantamila foglietti contenenti, ognuno, quattro esemplari di francobolli.
- valore: tariffa B= €1,25
- colori: sei
- bozzettista: Tiziana TRINCA
- num. catalogo francobollo: Michel ______ YT _______ UNIF ________
- Il francobollo: raffigura alcuni volontari della Croce Rossa Italiana impegnati nei soccorsi dopo il crollo del Ponte Morandi di Genova. In alto a destra, è riprodotto il logo del 160° anniversario dell’istituzione della Croce Rossa Italiana. Completano il francobollo la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.
- il foglietto: Il foglietto, che racchiude, a destra, quattro francobolli identici, raffigura, a sinistra, alcune torce con l’emblema della Croce Rossa, a simboleggiare l’unione dei volontari e la solidarietà, che richiamano la storica fiaccolata che si svolge ogni anno tra Solferino e Castiglione delle Stiviere celebrativa della nascita della Croce Rossa, fondata da Henry Dunant, delimitate, in alto, dal logo del 160° anniversario dell’istituzione della Croce Rossa Italiana e dalla scritta “FONDATA IL 15 GIUGNO 1864, CON 1.000 SEDI E OLTRE 150.000 VOLONTARI, LA CROCE ROSSA DA 160 ANNI È COSTANTEMENTE AL FIANCO DELLA POPOLAZIONE E DELLE ISTITUZIONI” e, in basso, dal logo del MIMIT monocromatico e il QR code della pagina internet di Croce Rossa Italiana dedicata all’emissione. Completano il foglietto le legende “EMISSIONE CONGIUNTA”, “ITALIA”, “SAN MARINO”, “SOVRANO MILITARE ODINE DI MALTA” e “CITTÀ DEL VATICANO”.
- nota: la foto con i volontari della Croce Rossa Italiana da cui è stata ricavata una reinterpretazione artistica è utilizzata per gentile concessione dell’autore Danilo Traverso.
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La Croce Rossa Italiana (in acronimo CRI, dal 2016 ufficialmente Associazione della Croce Rossa Italiana) è un’organizzazione di volontariato (già associazione di promozione sociale in precedenza), componente del Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e operante nel territorio italiano.
Nata nel XIX secolo, divenne ente pubblico col R.D. 7 febbraio 1884, n. 1243; con il d.lgs 28 settembre 2012, n. 178, è stata infine trasformata in ente di diritto privato.
Storia
La Croce Rossa Italiana venne fondata con il nome di Comitato dell’Associazione Italiana per il soccorso ai feriti ed ai malati in guerra a Milano il 15 giugno 1864 ad opera del Comitato Medico Milanese dell’Associazione Medica Italiana, due mesi prima della firma della Convenzione di Ginevra.
Ente morale
Poi venne definita ente morale ai sensi del R.D. 7 febbraio 1884, n. 1243. Il Comitato inizia subito la sua attività sotto la presidenza del dottor Cesare Castiglioni, il quale, due mesi dopo la costituzione del Comitato, viene chiamato a Ginevra, insieme ad altri delegati italiani, per esporre quanto fatto a Milano e cosa pensa di fare in avvenire in favore dei feriti e dei malati in guerra. Il 22 agosto 1864 viene sottoscritta, anche dall’Italia, la Convenzione di Ginevra. Il giorno 11 dicembre dello stesso anno si tiene, a Milano, un congresso in cui si approva il regolamento del Comitato di Milano come Comitato Centrale per il coordinamento delle attività dei costituendi nuovi comitati.
Il 20 giugno 1866 con lo scoppio della terza guerra d’indipendenza italiana i primi quattro gruppi di volontari partono alla volta di Custoza. Nel 1872 la C.R.I. viene trasferita a Roma, dove si costituisce il Comitato Centrale. Da allora la Croce Rossa Italiana è sempre presente e attiva nei conflitti che vedono impegnata l’Italia, sino alla seconda guerra mondiale. Da allora la C.R.I. ha operato su tutto il territorio nazionale, operando nelle emergenze quotidiane, nell’assistenza ai bisognosi ed anche nelle maxi-emergenze, come ad esempio durante il terremoto di Casamicciola del 1883.
Ente pubblico
Con la Legge del 20 marzo 1975 n. 70 la C.R.I. viene classificata come “Ente di assistenza generica” e assoggettata alla disciplina degli enti pubblici parastatali. Con il DPR 31 luglio 1980 n. 613 vengono stabiliti i criteri ai quali avrebbe dovuto ispirarsi lo statuto dell’Associazione, qualificandola, nello stesso tempo, ente di diritto pubblico.
Dal 1980 la C.R.I. è stata soggetta ad un lungo periodo di commissariamento, durante il quale le mansioni di competenza degli organi ordinari sono state svolte da diversi commissari straordinari di nomina governativa, terminato nel 1998, con la promulgazione di un nuovo statuto dell’ente, che prevedeva la possibilità di svolgere l’elezione degli organi di governo interni, e con l’elezione quale presidente nazionale di Mariapia Garavaglia. Nel novembre 2002 fu nuovamente commissariata dal governo Berlusconi II e venne nominato come commissario Maurizio Scelli.
Nel dicembre 2005 a seguito dell’emanazione di ulteriore nuovo Statuto, è stato eletto come Presidente Nazionale Massimo Barra, in carica fino al 30 ottobre 2008. In tale data, con Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi, venne nominato commissario Francesco Rocca.
Ente privato
Con l’emanazione del d.lgs 28 settembre 2012 n. 178 – e della successiva ordinanza commissariale n. 552-12 del 23 novembre 2012 – la Croce Rossa italiana è stata trasformata in ente privato, venendo nel contempo posta in liquidazione assumendo la denominazione di Ente strumentale alla Croce Rossa italiana. Il d.lgs. 178/2012 ha inoltre stabilito che il commissario straordinario disponesse, con propria ordinanza, modifica allo statuto vigente riducendo il numero delle attuali componenti volontaristiche non ausiliarie delle forze armate italiane. Francesco Rocca ha successivamente assunto la nomina di Presidente Nazionale il 27 gennaio 2013, in seguito alle elezioni svolte nell’Assemblea nazionale dell’organizzazione.
Il 22 giugno 2013, in occasione della fiaccolata svoltasi a Solferino, l’Assemblea Nazionale della Croce Rossa Italiana, composta da tutti i presidenti locali, provinciali e regionali e dal presidente nazionale e dai due vicepresidenti nazionali, ha approvato il nuovo statuto dell’ente. Nel 2016 viene completata la transizione in associazione, e nel 2020 Rocca è confermato alla guida per un altro quadriennio.
In seguito al D.lgs 3 agosto 2017 n. 117 (riforma del terzo settore) la CRI assume la denominazione di Organizzazione di Volontariato (ODV).
Stato giuridico
È un’associazione con personalità giuridica riconosciuta, il d.lgs. 178/2012 ha stabilito che la componente civile confluisca nella “Associazione della Croce Rossa italiana”, qualificando quest’ultima come persona giuridica di diritto privato di interesse pubblico ed ausiliaria dei pubblici poteri nel settore umanitario, ponendola sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Dal 2016 la Croce Rossa Italiana ha cambiato personalità giuridica diventando un’associazione di promozione sociale di diritto privato, status nuovamente modificato con il D.Lgs. 117/2017 (Codice del Terzo Settore) che la trasforma in Organizzazione di Volontariato (OdV)
Organizzazione
La struttura organizzativa delineata dallo statuto del 2005 consisteva in una struttura piramidale comprendente un comitato centrale (con sede a Roma, in via Toscana), i comitati regionali, i comitati provinciali ed i comitati locali. Fanno parte di detta struttura anche i Centri di Mobilitazione che raggruppano anche più regioni e svolgono il compito di comando delle componenti militari.
Con il nuovo statuto del 2016, la struttura è così composta: comprende un Comitato Nazionale, i Comitati Regionali e delle province autonome di Trento e Bolzano e i Comitati (a livello locale).
- Il Comitato Nazionale
- I Comitati Regionali
- I Comitati territoriali
Le componenti
Attualmente i volontari della Croce Rossa Italiana sono organizzati in una componente civile e due ausiliarie delle forze armate. Infatti ai sensi dell’ordinanza del commissario straordinario n. 0567-12 del 3 dicembre 2012, con cui è stato approvato il regolamento dei volontari, è stata sancita la scomparsa definitiva delle diverse classificazioni delle componenti civili della Croce Rossa Italiana.
Per cui non esistono le precedenti categorizzazioni della componente civile (Volontari del Soccorso, Volontarie del Comitato nazionale femminile, Pionieri, Donatori di sangue): tali ex componenti vengono raggruppate nella categoria più generica dei “volontari CRI”. Inoltre, il d.lgs. 178/2012 ha statuito altresì che i membri dei Corpi militari della Croce Rossa Italiana sono soci di diritto della nuova associazione, concorrendo a svolgere le sue stesse attività.
In Italia operano circa 150 000 volontari più 29 438 appartenenti alle componenti ausiliarie delle forze armate.
Non rientrano nelle componenti, ma sono fondamentali al funzionamento operativo della CRI, i lavoratori dipendenti, inquadrati sia come civili che come militari CRI in richiamo, i quali svolgono diverse funzioni sia amministrative che operative, in particolar modo nelle fasce orarie in cui è minore la disponibilità materiale del volontariato.
Ex componenti civili (ante riforma 2012)
Fino al 3 dicembre 2012 oltre alle due componenti ausiliarie alle FF. AA. ve ne erano quattro di carattere civile: Volontari del soccorso, comitato femminile, donatori di sangue e pionieri. Già dal 1º settembre 2009 il percorso formativo per l’accesso ad una delle quattro componenti civili era stato unificato attraverso lo stesso corso di formazione. Tutti i giovani dai 14 ai 25 anni erano automaticamente iscritti alla componente dei Pionieri mentre oltre i 26 anni si sceglieva una delle restanti componenti civili.
- Volontari del soccorso: la componente più numerosa.
- Comitato nazionale femminile: la componente a caratteristica femminile dedicava grande attenzione al sociale, sostenendo economicamente i più bisognosi e ai programmi di autofinanziamento delle attività umanitarie dell’Associazione. Si poteva entrare a far parte del Comitato Femminile a partire dai 26 anni di età.
- Donatori di Sangue: la componente con lo scopo di divulgare l’educazione alla donazione e alla raccolta di sangue ed emoderivati. Vi si poteva accedere a partire dai 26 anni di età.
- Pionieri della Croce Rossa Italiana: composta dai soci che si avvicinavano al movimento da giovani ( dagli 8 ai 25 anni, ma era poi possibile rimanere anche oltre) dedicandosi in prevalenza all’educazione alla solidarietà dei loro stessi coetanei, all’educazione alla salute, in particolare verso i più giovani ed a supporto di tutti i collettivi vulnerabili della società. Inoltre i pionieri miravano a diventare i leader del domani attraverso percorsi formativi specializzati (a seconda del settore di interesse del giovane), gestiti dalla Scuola Nazionale di Formazione Pionieri della Croce Rossa.
Attività
In virtù delle convenzioni internazionali ed in forza delle leggi nazionali dispone tra le sue componenti, per l’assolvimento dei compiti di emergenza del tempo di pace e di guerra, di un corpo militare ausiliario delle forze armate italiane, ovvero il Corpo militare volontario della Croce Rossa Italiana. Quest’ultimo è composto da un contingente di personale in servizio e da personale in congedo, arruolato su base volontaria e altamente specializzato (medici, psicologi, chimici-farmacisti, commissari, contabili, cappellani, infermieri, autisti, soccorritori, logisti) che viene richiamato periodicamente per addestramento.
I volontari della Croce Rossa Italiana, secondo le proprie inclinazioni, possono svolgere tutte le attività istituzionali dell’Associazione, nel rispetto dello Statuto della C.R.I. ed in linea con gli obiettivi strategici dell’Associazione e con la strategia della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.
I principali ambiti di attività corrispondono agli obiettivi strategici della Croce Rossa Italiana:
- Organizzazione: adempiere al mandato umanitario della Croce Rossa Italiana rafforzando le capacità organizzative
- Volontari: Responsabilizzare e coinvolgere in modo attivo nei processi decisionali a tutti i livelli i volontari ed il personale
- Principi e Valori: Promuovere e diffondere i principi fondamentali della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, i valori umanitari e il diritto internazionale umanitario
- Salute: Tutelare e promuovere l’educazione universale alla salute e alla sicurezza delle persone
- Inclusione sociale: Promuovere una cultura dell’inclusione sociale per un’integrazione attiva delle persone in situazione di vulnerabilità
- Emergenze: Rispondere alle situazioni di crisi e di emergenza, aumenta la resilienza delle comunità, puntando sulla prevenzione e la preparazione in caso di calamità
- Cooperazione: Cooperare attivamente con il Movimento e le sue componenti, aumentando la presenza all’estero con progetti e azioni di intervento
In particolare, secondo statuto, svolge attività sia in tempo di pace che in tempo di guerra:
- partecipa, in conformità alle Convenzioni di Ginevra, allo sgombero ed alla cura dei malati e dei feriti, allo sgombero delle vittime, allo svolgimento delle attività sanitarie connesse alla difesa civile
- disimpegna la ricerca e l’assistenza dei prigionieri di guerra, degli internati, dei dispersi, dei profughi, dei deportati e dei rifugiati;
- promuove e diffonde l’educazione sanitaria e la cultura di protezione civile
- organizza e svolge attività di assistenza socio-sanitaria a popolazioni nazionali e straniere durante calamità ed emergenze
- svolge i compiti di struttura operativa nazionale di protezione civile, in ambito sanitario ed assistenziale, in caso di maxiemergenze
- organizza e svolge servizio di primo soccorso e trasporto infermi, nonché di servizi socio-assistenziali a livello nazionale, regionale, provinciale e locale
- promuove la donazione del sangue, organizzando le attività dei donatori volontari
- collabora con le forze armate italiane per organizzare il servizio di assistenza sanitaria
- promuove ai giovani e ai giovanissimi le attività, i principi, le finalità della Croce Rossa
- promuove e diffonde i principi umanitari propri della Croce Rossa Internazionale e del diritto internazionale umanitario (DIU)
- è membro del Rome Consensus per la lotta alla tossicodipendenza.
Inoltre, è incaricata a provvedere al ritiro dei beni fuori uso della pubblica amministrazione italiana (carta da macero, carta d’archivio, materiale ferroso, apparecchiature, computer, arredi, automezzi, legname, lastre radiografiche d’archivio) ma anche di quelli posseduti da privati.
Emergenze
Per rispondere alle emergenze la CRI si compone di un’area dedicata denominata “Area Operazioni, Emergenze e Soccorsi” questa si suddivide in diverse squadre e competenze che permettono di rispondere con efficacia e sussidiarietà durante le situazioni di crisi.
Il coordinamento è basato su sale operative strettamente interconnesse, queste vedono le SOL (Sale Operative Locali) coordinate da i comitati territoriali che rispondo e collaborano strettamente con le SOR (Sale Operative Regionali) che a loro volta comunicano e collaborano con la SON (Sala Operativa nazionale), in base alle gestioni regionali talvolta si possono trovare delle SOR (Sale Operative Provinciali) le quali fanno da tramite tra le sale territoriali e quelle regionali.
Il coordinamento ad ogni livello si avvale di figure tecniche selezionate tra i volontari o dipendenti opportunamente formati, queste sono il DTLOES (Delegato Tecnico Locale Operazioni, Emergenze e Soccorsi) ed il responsabile della SOL, questi facendo capo al presidente del comitato hanno mandato di organizzare le risorse della CRI nel rispetto della strategia 2030 nell’ambito delle emergenze.
L’area OES raggruppa le competenze in squadre che rispettano degli standard volontari, tra queste troviamo:
- SMTS (operatori specializzati per il Soccorso con Mezzi e Tecniche Speciali);
- OPSA (Operatori Polivalenti Salvataggio in Acqua);
- CBRN (operatori specializzati per supportare i VVF in scenari Chimici, Biologici, Radiologici e Nucleari);
- TLC (operatori specializzati nella gestione, installazione e manutenzione di apparati di TeLeComunicazioni);
- SAPR (operatori specializzati nella conduzione di Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto);
- operatori specializzati nel Soccorso su Piste da Sci e Territori Innevati;
- squadre cinofile specializzate nella conduzione per Dimostrazioni, Pet Terapy e SAR;
- RSP (Reparto di Sanità Pubblica)
Tutte questa squadre sono formate da volontari, pertanto non è assicurata la presenza di ognuna di queste squadre su ogni territorio, qui subentra la sussidiarietà di Croce Rossa la quale prevede che in situazione di bisogno si possa attingere, previa disponibilità, a risorse non direttamente presenti sul territorio ma pronte e preparate per supportare le operazioni.
L’emblema e i colori
L’emblema della Croce Rossa Italiana (art. 7 dello Statuto) è una croce rossa di tipo greco, con quattro bracci uguali, su fondo bianco. La scelta di questo emblema (che caratterizza il Movimento Internazionale, insieme alla Mezzaluna Rossa) è stata ispirata dalla bandiera della Svizzera (infatti ne è l’inversione dei colori), in onore della nazione che ospita il Comitato Internazionale retto da soli cittadini svizzeri a simbolo della neutralità dell’organizzazione (articolo parzialmente estrapolato dal sito Wikipedia e le immagini da Google ).
Testo bollettino
Il Francobollo appartenente alla serie tematica “il Senso civico” dedicato alla Croce Rossa Italiana, nel 160° anniversario dell’istituzione, congiunto con Stato della Città del Vaticano, Repubblica di San Marino e Sovrano Militare Ordine di Malta celebra la storia ma soprattutto il patrimonio più importante della Croce Rossa Italiana in questi suoi centosessanta anni di storia: le sue Volontarie e i suoi Volontari.
Milioni di Volontarie e Volontari si sono avvicendati lungo questi centosessanta anni di storia. Donne e uomini che hanno deciso di arricchire la Croce Rossa Italiana e il nostro Paese donando il loro tempo, le loro competenze e la loro empatia mettendoli al servizio del più grande Movimento umanitario mondiale.
Questa emissione rappresenta un momento di riflessione e testimonia il legame indissolubile tra la Croce Rossa Italiana e le istituzioni. Un’azione umanitaria resa sempre in favore delle persone più vulnerabili secondo il motto: ovunque per chiunque.
Avv. Rosario Maria Gianluca Valastro
Presidente della Croce Rossa Italiana
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