39^ emissione del 24 maggio 2024, di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica ” il Patrimonio naturale e paesaggistico italiano” dedicato a GENOVA, capitale europea dello sport

39^ emissione del 24 maggio 2024, di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica ” il Patrimonio naturale e paesaggistico italiano” dedicato a GENOVA, capitale europea dello sport, dal valore indicato in B Zona 1, corrispondente ad € 1,30

  • data emissione: 24 maggio 2024
  • dentellatura:  11 effettuata con fustellatura. 
  • dimensioni francobollo: 30 X 40 mm
  • tipo di carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.
  • Grammatura:90 g/mq.
  • Supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq.
  • Adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco).
  • stampato: I.P.Z.S. Roma
  • tiratura: 250.020
  • valoretariffa B Zona 1 = €1,30
  • colori: cinque
  • bozzettista: a cura del Comune di Genova e ottimizzato dal Centro Filatelico della Produzione dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.
  • num. catalogo francobolloMichel ______ YT _______ UNIF ________
  • Il francobollo: riproduce il logo di Genova 2024 – Capitale europea dello sport, in cui è presente la Lanterna che, con i suoi 77 metri di altezza, è il faro più alto del Mediterraneo e simbolo della città. Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato a Genova da Aces Europa, la Federazione delle Capitali Europee dello Sport. Completano il francobollo la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B ZONA 1”.

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Questi sono alcuni prodotti correlati all’emissione del francobollo e precisamente: Folder, Cartolina Filatelica, Tessera filatelica e Bollettino Illustrativo. Se siete interessati ad uno o più di questi prodotti, contattatemi alla email: protofilia1@gmail.com e vi sarà confermato la disponibilità del prodotto

Genova  è un comune italiano di 560 455 abitanti, capoluogo dell’omonima città metropolitana, della regione Liguria e cuore di una vasta area urbana che include il territorio centrale ed i comuni rivieraschi della regione, nonché l’Oltregiogo, per circa 1,6 milioni di abitanti. È il più grande e popoloso comune ligure, il terzo del Nord Italia e il sesto del Paese.

veduta aerea di Genova

Affacciata sul Mar Ligure, Genova è stata la capitale di una delle repubbliche marinare dall’XI secolo al 1797. In particolare, dal XII al XV secolo, la città ha svolto un ruolo di primo piano nel commercio in Europa, diventando, all’epoca, una delle più grandi potenze navali del continente e considerata tra le città più ricche del mondo. Fu anche soprannominata la Superba da Francesco Petrarca.

 Genova è uno dei maggiori centri economico-produttivi d’Italia (insieme a Milano e Torino componeva il triangolo industriale negli anni del boom economico), nonché uno dei principali poli universitari, scientifici, culturali, artistici, musicali, enogastronomici, fieristici, turistici e sportivi del Paese. Il suo porto è per molte ragioni il più grande, importante e famoso d’Italia e rappresenta la maggiore industria genovese nonché uno dei più importanti scali a livello mediterraneo ed europeo. La città vanta, anche, una lunga tradizione in numerosi settori industriali come ad esempio quelli dell’industria pesante, della cantieristica navale, della subacquea e dell’industria alimentare. Genova è, inoltre, un affermato polo crocieristico, editoriale, bancario-assicurativo e delle tecnologie delle comunicazioni. Patria dei jeans, culla della prima società calcistica italiana, il suo nome è legato a quello di personaggi storici di importanza mondiale e a diversi prodotti simbolo del Made in Italy come il basilico, il pesto, la focaccia, la farinata e la nautica.

Sede nel 1992 dell’Expo e nel 2001 del G8, nel 2004 è stata capitale europea della cultura. La sua università ha una storia che risale al XV secolo e dal 2006 parte del suo centro storico, le Strade Nuove e il sistema dei palazzi dei Rolli di Genova, è compreso tra i siti Patrimonio mondiale dell’umanità tutelati dall’UNESCO. Infatti, il suo centro storico è uno dei più estesi e densamente popolati d’Europa, in particolar modo l’area medievale. Simbolo “fisico” della città è il suo faro, conosciuto come la Lanterna, mentre viene tradizionalmente rappresentata dalla Croce di San Giorgio, negli stemmi sorretta da due grifoni.

La Lanterna di Genova

Geografia fisica

La città trova collocazione nella parte centrale e interna dell’omonimo golfo che si affaccia sul mar Ligure. È situata tra la costa e i rilievi dell’Appennino ligure-genovese, che ha un’altezza media di circa 1200 m. s.l.m. ed è formato da rocce facilmente erodibili, con cime arrotondate e versanti ripidi, incisi da valli scoscese. Nelle valli che si sviluppano in maniera prevalentemente longitudinale, scorrono i torrenti come il Polcevera e il Bisagno e, fuori dal territorio comunale, il Lavagna, che per la brevità del versante marittimo non raggiungono mai lunghezze di rilievo. L’ineguale distribuzione delle piogge, il carattere impermeabile del suolo e il dissesto idrogeologico che caratterizza il territorio urbano, sono fattori che hanno contribuito a rendere irregolare il regime di questi corsi d’acqua, che alternano piene improvvise e violente con periodi di magra. I rilievi che cingono la città, bloccando parzialmente i venti freddi provenienti da nord, permettono di avere inverni soleggiati e luminosi, con temperature meno basse che a Milano o a Torino, ed estati calde e non afose grazie alle brezze marine e alle piogge che sfiorano i 1000 mm annui.

Territorio

Il territorio del comune di Genova si estende per 240,29 km² al centro dell’omonimo golfo e si sviluppa su una fascia litoranea lunga circa trenta chilometri, da Voltri a Nervi, con uno sviluppo quasi uguale da ponente a levante, alle cui spalle si ergono rilievi, anche di notevole altezza, in immediata prossimità del mare. Il territorio, con il suo golfo, la costa e le alture, vede l’alternarsi di diversi paesaggi naturali e caratteristiche ambientali.

La zona costiera del ponente, ora fortemente urbanizzata e al servizio dell’industria e del porto, in epoca preindustriale presentava le principali spiagge dell’attuale territorio comunale: Sestri, Cornigliano e Sampierdarena.

Origini del nome

L’origine del nome “Genova”, derivante dal latino Genua, viene fatto risalire a una radice indoeuropea geneu- (“ginocchio”) oppure da genu- (“mascella, bocca”); genu- sarebbe un’allusione alla foce (“bocca”) di uno degli antichi corsi d’acqua del sito o la forma dell’insediamento sul mare. A corroborare questa evidenza è il fatto che molti linguisti considerino Genua e Genaua (Ginevra) varianti dello stesso nome. Il ritrovamento di un villaggio dell’età del bronzo in piazza Brignole, la palafitta del 5000 a.C. in piazza della Vittoria e la necropoli etrusca all’Acquasola hanno confermato che i primi insediamenti di Genova sorsero lungo la sponda destra del torrente Bisagno, e secondo l’archeologo Filippo Maria Gambari, ciò proverebbe l’origine del nome della città da Genaua, termine celtico-ligure dell’età del ferro con il significato di “bocca”, proprio perché nacque come porto fluviale.

Durante il Medioevo il toponimo fu alterato in Ianua, latino per “porta di ingresso”, “passaggio” e ciò ha fatto nascere la leggenda che vuole la città prendere il nome dal dio romano Giano, protettore delle porte, perché proprio come il Giano bifronte, Genova ha due facce: una rivolta al mare, l’altra oltre i monti che la circondano. La leggenda di Giano è ripresa da un’epigrafe situata nella cattedrale di San Lorenzo sotto una testa di Giano, con la scritta Janus, primus rex Italiae de progenie gigantum, qui fundavit Genuam tempore Abrahae (ossia: Giano, primo re dell’Italia della razza dei Giganti, il quale fondò Genova nel tempo di Abramo) mescolando leggende e antichità di origine diversa.

Secondo altre teorie l’origine del nome potrebbe essere riconducibile a una parola etrusca, ritrovata su un coccio di vaso, contenente la scritta Kainua, che in lingua etrusca significherebbe “città nuova”, oppure derivante dal greco Xenos, “straniero”, inteso come luogo di ritrovo di stranieri, caratteristica di una città portuale.

Alcuni francobolli emessi per la Città di Genova

Storia

Origini

Le più antiche tracce finora ritrovate nella zona della città riguardano un piccolo insediamento di epoca neolitica (nella zona di Brignole) del V e IV millennio a.C. e sistemazioni dell’età del bronzo antico (un muro a secco di terrazzamento presso la foce del Bisagno). La città di Genova fu probabilmente fondata dai Liguri e si originò dal più antico insediamento dell’oppidum detto “di Castello” (Sarzano), sul colle che domina l’antico porto (oggi piazza Cavour), fondato agli inizi del V secolo a.C.. In questo periodo l’oppidum genovese, abitato dai Liguri “Genuati”, era considerato “l’emporio dei Liguri”, per il suo forte carattere commerciale. Legname per la costruzione navale, bestiame, pelli, miele, tessuti erano alcuni dei prodotti liguri di scambio commerciale.

Età medievale

La storia di Genova è la storia dei suoi abitanti che furono (o furono definiti), al tempo stesso, signori del mare, mercanti e guerrieri capaci, se del caso, di inaudita ferocia. Seppero dare vita, in epoca di dominanze, a una propria repubblica, la Repubblica di Genova, nata dal libero comune, che si resse in otto secoli su diverse forme di governo: dalla forma consolare a quella dogale a quella, infine, oligarchica. La sua politica si fondò comunque sempre su di un disegno di dominio regionale, studiato e portato avanti sin dagli albori, basata, soprattutto sull’influenza delle potenti famiglie che traevano la propria potenza dalle disponibilità economiche tratte dall’attività mercantile.

Stemma

Lo stemma della città è sempre stato legato alle vicissitudini politiche di Genova: nell’ultimo periodo della Repubblica lo stemma consisteva in uno scudo crociato con corona regia sorretto da due grifoni con code ritte, ma essendo allora assoggettata al potere francese, dopo la rivoluzione giacobina del 1797 venne decretata la distruzione delle antiche insegne e quindi anche le due figure araldiche dello stemma della città vennero abolite. Con l’annessione al Regno di Sardegna, su richiesta del Consiglio generale del Corpo cittadino, nel 1816, Genova ottenne da re Vittorio Emanuele I l’insegna municipale « […] con croce rossa in campo bianco collo scudo ornato di grifoni […] con le code tra le zampe», in segno di sottomissione. Questo stemma restò in uso fino al 1897, anno in cui la Giunta municipale chiese e ottenne da Umberto I di Savoia il 21 marzo 1897, il diritto a esibire l’attuale stemma con la coda dei due grifoni posizionata verso l’esterno, a ricordo della dignità passata. Dopo più di un secolo e un’accurata indagine storica, l’Amministrazione civica ha modificato le code dei grifoni in modo da posizionarle ritte. Inoltre la base dello stemma si fregia da ciascun lato del rostro bronzeo di nave romana a testa di cinghiale, pescato nel 1597 nel porto di Genova e trattenuto presso l’Armeria Reale di Torino.

Stemma di Genova

Monumenti e luoghi d’interesse

A Genova si trovano diverse decine di chiese, le principali e più antiche delle quali si trovano nel centro storico. In diversi casi esse sorsero come cappelle gentilizie delle principali famiglie cittadine ed erano quindi un modo per mostrare il proprio prestigio. Tra gli edifici più significativi vi sono:

  • Cattedrale di San Lorenzo: costruita tra il IX e la fine del XIV secolo in stile gotico, fu consacrata da Papa Gelasio II nel 1118 quando non era ancora ultimata. La facciata duecentesca, con la caratteristica decorazione a strisce bianche e nere, mostra due torri campanarie – la sinistra non finita e completata nel 1445 con una loggia – e tre portali riccamente decorati. L’interno è diviso in tre navate, la cui divisione è sormontata da un finto matroneo. Sulla navata sinistra si apre la quattrocentesca Cappella di San Giovanni Battista, corposa galleria di scultura rinascimentale. Tra le opere d’arte più notevoli vi sono il Giudizio universale del XIII secolo sopra il portale principale, affreschi di Bernardo Castello, Luca Cambiaso e Lazzaro Tavarone sulle volte e l’altare maggiore con la statua della Madonna Regina di Genova.
  • Basilica della Santissima Annunziata del Vastato: di origine medievale, fu rinnovata nel XVI secolo da Andrea Ceresola detto il Vannone su incarico della famiglia Lomellini, che ne fece la propria cappella gentilizia. Il vastissimo interno barocco, affrescato da Giovanni Carlone e Giovanni Andrea Ansaldo, contiene opere dei principali autori del barocco genovese (Bernardo Strozzi, Domenico Piola, Giulio Cesare Procaccini, Gregorio De Ferrari, Gioacchino Assereto).
  • Basilica di San Siro: una delle chiese più antiche della città, fu la prima cattedrale di Genova prima della costruzione di San Lorenzo. In seguito a un incendio fu ricostruita completamente tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo. Conserva la celebre Annunciazione di Orazio Gentileschi, e opere dei Carlone, Domenico Fiasella, Domenico Piola, Pierre Puget e diversi altri artisti dell’epoca.
  • Architetture civili
  • Il centro storico di Genova è uno tra i più densamente abitati d’Europa, con una struttura urbanistica, nella parte più antica, articolata com’è in un dedalo di piazzette e stretti caruggi. Esso unisce una dimensione medioevale a successivi interventi cinquecenteschi e barocchi (piazza San Matteo e la vecchia via Aurea, poi diventata via Garibaldi).
  • Resti delle antiche mura sono visibili nei pressi della cattedrale di San Lorenzo, luogo di culto per eccellenza dei genovesi.
  • Simboli della città sono la Lanterna (alta 117 m) antico e svettante faro visibile in distanza dal mare (oltre 30 km), e la monumentale fontana di Piazza De Ferrari, restaurata, cuore pulsante e vera e propria agorà cittadina.
  • Meta turistica per eccellenza è anche l’antico borgo marinaro di Boccadasse, con le pittoresche barche multicolori, posto come a sigillo dell’elegante passeggiata che costeggia il Lido d’Albaro, e rinomato per i suoi famosi gelati.
  • Fuori dal centro, ma ancora parte dei trentatré chilometri di costa compresi nel territorio comunale, si trovano Nervi, naturale porta d’accesso alla Riviera di Levante, e Vesima, naturale porta d’accesso alla Riviera di Ponente.
  • La nuova Genova ha basato la sua rinascita soprattutto sul recupero delle aree verdi dell’immediato entroterra (fra cui quella del Parco naturale regionale del Beigua) e sulla realizzazione di opere infrastrutturali come l’Acquario al porto antico – il più grande d’Italia e uno dei maggiori in Europa – e la relativa Marina (il porticciolo turistico in grado di accogliere centinaia di imbarcazioni da diporto). Tutto questo all’interno della ristrutturata Area Expo predisposta per le Celebrazioni colombiane del 1992.
  • Il ritrovato orgoglio ha restituito alla città la consapevolezza di essere una città in grado di guardare al futuro senza scordare il proprio passato: la ripresa di numerose e rigogliose attività artigianali, da tempo assenti dai caruggi del centro storico, ne è una testimonianza diretta.
  • A contribuire a tutto questo sono state anche le opere di restauro compiute fra gli anni ottanta e novanta su numerose chiese e palazzi cittadini, fra cui, sulla collina di Carignano, visibile quasi da ogni parte della città, la rinascimentale Basilica di Santa Maria Assunta (articolo parzialmente ed immagini estrapolato dal sito Wikipedia e su Google).

Testo bollettino

Nel 2024 Genova è Capitale Europea dello Sport. Questo riconoscimento pone la nostra città al centro dello scenario sportivo mondiale. Abbiamo così costruito un palinsesto ricchissimo, costituito da grandi appuntamenti agonistici di carattere nazionale ed internazionale al quale si affiancano manifestazioni e attività volte a promuovere a 360 gradi la cultura dello sport e dei suoi fondamentali valori di accessibilità, integrazione, inclusione sociale e benessere.

Valori che, anche nel logo che accompagna questo speciale 2024 all’insegna dello sport, abbiamo voluto rappresentare a partire dai colori. Un doppio valore: i cinque cerchi olimpici con il loro significato universalmente riconosciuto si intersecano perfettamente con le peculiarità del territorio della nostra città. 

Genova è pronta a dare il benvenuto in città alle migliaia di atleti, alle tantissime delegazioni, agli staff, ai familiari, agli appassionati e ai tifosi. “Genova 2024 Capitale Europea dello Sport” guarda oltre i grandi appuntamenti, il focus riguarda anche il turismo e la cultura. Un’occasione imperdibile per lasciarsi emozionare dalle bellezze di una città ricca di storia, arte e con panorami mozzafiato e per assaporare le eccellenze della sua enogastronomia.

Siamo orgogliosi di avere al fianco di “Genova 2024 Capitale Europea dello Sport” prestigiosi testimonial: atleti, ex atleti, allenatori, dirigenti, direttori di gara, olimpionici che, con il loro talento e con la loro passione, hanno saputo imporsi sulla scena internazionale. Genovesi di nascita, o d’adozione, rappresentano la realtà valoriale dello sport oltre ad essere players di altissimo livello ed esempio per i giovani.

L’emissione del francobollo dedicato a “Genova 2024 Capitale Europea dello Sport” rappresenta un valore aggiunto perché offre una tribuna nazionale all’impegno della nostra città nella promozione dello sport. Una responsabilità che sentiamo nostra non solo nel 2024 ma anche per il futuro grazie alla preziosa eredità che questa annualità, soprattutto in termini di rilancio dell’impiantistica, intende lasciare alle nuove generazioni.

Alessandra Bianchi
Assessore agli Impianti ed Attività sportive, Turismo

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