35^ emissione del 11 maggio 2024, di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica ” le eccellenze del sistema produttivo ed economico” dedicato all’Aeroporto di Catania Fontanarossa, nel centenario
35^ emissione del 11 maggio 2024, di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica ” le eccellenze del sistema produttivo ed economico” dedicato all’Aeroporto di Catania Fontanarossa, nel centenario. Dal valore indicato in B, corrispondente ad € 1.25
- data emissione: 11 maggio 2024
- dentellatura: 11 effettuata con fustellatura.
- dimensioni francobollo: 30 x 40 mm
- tipo di carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.
- Grammatura:90 g/mq.
- Supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq.
- Adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco).
- stampato: I.P.Z.S. Roma
- tiratura: 250.020 esemplari di francobolli
- valore: tariffa B = €1,25
- colori: quattro
- bozzettista: a cura della Società Aeroporto Catania S.p.A. e ottimizzato dal Centro Filatelico della Produzione dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.
- num. catalogo francobollo: Michel ______ YT _______ UNIF ________
- Il francobollo: raffigura, in grafica stilizzata, una delle prospettive più rappresentative dell’Aeroporto di Catania osservabile dalla pista di decollo, in particolare la struttura del nuovo Terminal A. In primo piano, la coda di un aereo e sullo sfondo, la silhouette dell’Etna che domina la scena. In alto, a destra, è riprodotto il logo del Centenario dell’Aeroporto. Completano il francobollo la legenda “CENTENARIO AEROPORTO FONTANAROSSA DI CATANIA”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.
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L’Aeroporto di Catania-Fontanarossa è il sesto aeroporto italiano per traffico passeggeri. La tratta Catania-Roma è la più trafficata a livello nazionale, con 145 voli settimanali, nonché la quarta in Europa.
La storia dell’aeroporto risale ai primi anni del Novecento, quando venne costruito un campo di volo per scopi militari. Successivamente, negli anni Venti, fu avviato un servizio di linea aerea tra Catania e Palermo. Durante la Seconda guerra mondiale, l’aeroporto subì gravi danni a causa dei bombardamenti, ma fu successivamente ricostruito e ampliato per far fronte all’aumento del traffico aereo commerciale. Negli ultimi decenni, ha visto un rilevante incremento del numero di passeggeri, che lo ha portato a diventare il principale aeroporto dell’Isola. Nell’aeroporto sorge la base MARISTAELI della Marina Militare; inoltre, non molto distante dall’aeroporto si trova la base aerea di Sigonella.
Informazioni generali
È il secondo aeroporto del Mezzogiorno dopo Napoli. Il traffico dello scalo resta in continua espansione, con numerosi voli di linea e charter favoriti dalla posizione geografica e dai collegamenti stradali.
Vista l’inadeguatezza del precedente impianto, progettato negli anni settanta per accogliere un traffico massimo di un milione di passeggeri annui, in anni recenti è stata realizzata poco distante un’aerostazione più capiente. È stata, inoltre, ampliata l’area di sosta per i velivoli e realizzata una nuova pista di rullaggio che collega il piazzale di sosta aeromobili con la testata pista 08. La consegna dei lavori del nuovo impianto e delle opere connesse è avvenuta il 21 dicembre 2006, con un ritardo di quasi due anni rispetto alle previsioni iniziali (inverno 2005) ed è stato aperto al pubblico l’8 maggio 2007. Inoltre, nel 2018 è stato aperto al pubblico anche il Terminal C.
Lo scalo è, talvolta, soggetto a limitazioni operative o temporanee chiusure a causa delle ceneri vulcaniche emesse durante le eruzioni dell’Etna che possono invadere lo spazio aereo e le piste obbligando, per motivi di sicurezza, a dirottare i voli sugli altri aeroporti della regione. Per gestire tale fenomeno, nel gennaio 2010 il Dipartimento della Protezione Civile ha installato nell’air-side dell’aeroporto un radar in banda X in doppia polarizzazione per il monitoraggio delle nubi di cenere vulcanica emesse dall’Etna, a supporto delle autorità preposte alla regolamentazione e al controllo del traffico aereo.
L’aeroporto di Comiso è stato acquisito dall’aeroporto di Catania nel 2019.
Storia
L’aerostazione civile venne ufficialmente inaugurata nel maggio 1924 dall’allora Presidente del Consiglio Benito Mussolini. Dall’ottobre 1935 vi operò il 17º Gruppo caccia fino all’agosto 1936. Nel gennaio 1936 arrivò anche il 1º Stormo caccia (poi 1º Stormo caccia Ogni Tempo). Dal 15 giugno 1941 vi operò il 10º Gruppo fino al 6 ottobre. Nel maggio 1943 torna il 17º Gruppo caccia fino a luglio 1943.
Il 5 maggio 1947 atterrò il volo inaugurale delle Linee Aeree Italiane Internazionali (che poi diverrà l’Alitalia) proveniente da Torino (Aeroporto di Collegno). Alla fine degli anni quaranta il governo stanziò diversi fondi per la costruzione di un’aerostazione più grande, che venne quindi realizzata e dedicata all’illustre meteorologo catanese Filippo Eredia, ed inaugurata dal Ministro Mario Scelba nel 1950. Tuttavia il traffico passeggeri stentò fino a tutti gli anni cinquanta.
Nel 1962, parte proprio dall’aeroporto di Catania il Morane-Saulnier MS.760 Paris per l’ultimo viaggio del fondatore e presidente dell’ENI Enrico Mattei, che si concluderà tragicamente a seguito di un presunto attentato nei pressi di Bascapè a pochi km dallo scalo di Linate.
Negli anni sessanta si ebbe un notevole incremento dei viaggiatori, che già nel 1966 superarono quota 260.000. Questo rese l’infrastruttura nuovamente inadeguata e la pista si rivelò troppo corta per aerei sempre più grandi e veloci. Negli anni settanta, con un traffico passeggeri in continuo aumento (500.000 in media) si realizzò una nuova Aerostazione unitamente alla Torre di Controllo, Scalo Merci, Caserma dei Vigili del Fuoco e un allungamento della pista su progetto dell’architetto Manfredi Nicoletti.
L’impianto, inaugurato il 5 agosto 1981 per una capacità di 800.000 passeggeri annui, risultò ben presto inadeguato ai nuovi sorprendenti tassi di crescita del traffico passeggeri ed aeromobili. All’inizio del XXI secolo, quindi, si dedicò tutta la vecchia struttura alle sole partenze realizzando, contestualmente, un piccolo terminal arrivi a fianco. Successivamente si è realizzato un nuovo molo aeroportuale di 44.460 m² (di cui oltre 20.000 a disposizione del pubblico), articolato su due livelli (arrivi e partenze), dotato di 6 pontili d’imbarco, 20 uscite d’imbarco ed una torre alta circa 30 metri (destinata ad accogliere uffici ed un ristorante panoramico). Tale struttura può assorbire un traffico annuo di circa 6.500.000 passeggeri.
Il 5 maggio 2007 l’aerostazione è stata intitolata a Vincenzo Bellini. La scelta ha fatto discutere, in quanto molti avrebbero voluto che l’aeroporto fosse intitolato ad Angelo D’Arrigo, aviatore originario di Catania, autore di numerosi primati del mondo, quali il volo sopra l’Everest e l’Antartide in deltaplano e molti altri.
Importanti opere sono state realizzate sull’area esterna. La nuova via di rullaggio per la testata pista 08 (in uso dal 2006) ha elevato la capacità oraria a 16 movimenti. Nel gennaio 2007 sono stati aggiudicati i lavori per la realizzazione di una nuova via di rullaggio (che collegherà il piazzale di sosta aeromobili alla testata della pista 26) e di una bretella che consentirà agli aeromobili in atterraggio di liberare rapidamente la pista 08 elevandone la capacità oraria a 20 movimenti. Questo raccordo è stato ultimato ed è diventato operativo dal 15 gennaio 2009. Il piazzale di sosta misura 179.900 m², con una capacità di 26 aeromobili in configurazione standard. Dal 12 aprile 2013 è operativo un sentiero di avvicinamento luminoso ALS CAT I di metri 279 per la pista 08 e di uno semplificato SALS di metri 300 per la pista 26.
A partire dal 5 novembre 2012 l’aeroporto è stato chiuso per lavori sulla pista. Tutti i voli sono stati dirottati nella vicina base NATO di Sigonella. I lavori sull’area di pista di Fontanarossa, costati poco meno di 20 milioni di euro, hanno riguardato la riqualifica strutturale e funzionale della pavimentazione e del relativo sottofondo della pista, oltre alla riqualifica delle strisce laterali di sicurezza e della pavimentazione delle testate, strutture queste usurate da 50 anni di attività. I lavori si sono resi necessari anche in considerazione dell’attuale traffico aereo nel aeroporto, per numeri di passeggeri il primo nel mezzogiorno, e in previsione del futuro incremento. Il 5 dicembre 2012, dopo 30 giorni di lavori, con il volo Catania-Napoli effettuato da un MD-80 della Meridiana Fly, lo scalo è stato riaperto.
Il 22 dicembre 2017 è stata raggiunta la cifra, record per lo scalo, di 9.000.000 di passeggeri, mentre i 10.000.000 sono stati superati nel 2019.
Il 14 luglio 2018 è stato aperto il Terminal C, inizialmente adibito solamente per i voli in area Schengen della compagnia aerea EasyJet, ma durante la pandemia di COVID-19 iniziata nel 2020 è stato utilizzato come presidio sanitario per il rilevamento di infezioni dal virus SARS-CoV-2.
Dal 13 marzo 2021 lo scalo è servito anche dalla nuova fermata ferroviaria delle Ferrovie dello Stato di Catania Fontanarossa – Aeroporto.
Nella notte tra il 16 ed il 17 luglio 2023 un vasto incendio si è sviluppato al piano terra dell’aerostazione, causando la chiusura del Terminal A ai voli commerciali. Gran parte dei voli sono stati dirottati verso gli altri aeroporti dell’isola, mentre alcuni voli sono stati trasferiti al Terminal C. Il Terminal A ha riaperto il 6 agosto, dopo più di tre settimane dal rogo (articolo parzialmente estrapolato dal sito Wikipedia e le foto da Immagini di Google).
Testo bollettino
100 Anni di voli, verso il futuro
Un hub strategico nel bacino mediterraneo
Durante i suoi cento anni di attività, l’aeroporto di Catania ha cambiato volto in più occasioni sino a diventare lo scalo strategico di oggi, uno snodo nel cuore del Mediterraneo che connette la Sicilia a mete nazionali e internazionali, raggiungendo quasi 11 milioni di passeggeri annui.
Dalla Seconda Guerra Mondiale ai primi ampliamenti
La sua storia risale ai primi anni del Novecento, quando nasce inizialmente come campovolo per essere poi visitato dall’allora Presidente del Consiglio dei Ministri l’11 maggio 1924, data che porta all’attenzione dell’opinione pubblica l’esistenza dell’aeroporto. Dopo gli anni del Secondo Conflitto Mondiale, durante i quali l’aeroporto viene adoperato per scopi militari, il 5 maggio 1947 atterra il volo inaugurale delle Linee Aeree Italiane Internazionali (che poi prenderanno il nome di Alitalia) proveniente da Torino.
Alla fine degli anni Quaranta, attraversa una fase di espansione che culmina nell’inaugurazione della nuova infrastruttura, dedicata a Filippo Eredia, geofisico e meteorologo catanese, da parte del ministro Mario Scelba nel 1950. È negli anni Sessanta, tuttavia, che l’aeroporto comincia ad assumere una rilevanza sempre più strategica dato l’aumento considerevole dei passeggeri, oltre 260 mila nel 1966.
Dal terminal Morandi all’aeroporto Fontanarossa: lo scalo di oggi
Per accogliere la nuova mole di traffico, nonché i nuovi velivoli sempre più grandi e veloci, l’infrastruttura viene nuovamente ampliata a partire dagli anni Settanta con il progetto dell’ingegner Riccardo Morandi. La rinnovata aerostazione, con una nuova torre di controllo, uno scalo merci e una pista di quasi 2.500 metri viene inaugurata il 5 agosto 1981.
Negli anni seguenti, l’aeroporto si conferma come infrastruttura indispensabile per lo sviluppo dell’intera regione e registra un numero sempre maggiore di passeggeri, superando quota 3 milioni nel 1998.
Nei primi anni 2000, per potenziare una struttura oramai nevralgica per la mobilità aerea nazionale, vengono svolti importanti lavori di riqualificazione e ridimensionamento tra cui la realizzazione di un nuovo terminal arrivi, l’attuale terminal A inaugurato il 5 maggio 2007 e dedicato al compositore catanese Vincenzo Bellini. Nel 2018 viene inaugurato anche il terminal C, a seguito di una riqualificazione di una parte del precedente terminal B.
Ad oggi, l’aeroporto di Catania si presenta come uno snodo fondamentale del traffico aereo non solo nazionale, ma anche internazionale, propulsore della crescita e dello sviluppo della regione, con lo sguardo rivolto al futuro e a nuovi voli.
Domenico Torrisi Pierluigi Di Palma
Amministratore Delegato SAC Presidente ENAC
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