27-28 e 29^ emissione 2025 del 04.04.2025 di n.3 francobolli appartenenti alla serie tematica “le eccellenze del sistema produttivo e del Made in Italy” dedicati alle imprese nel centenario della fondazione: FENDI, LOACKER e BASALTINA

27-28 e 29^ emissione 2025 del 04.04.2025 di n.3 francobolli appartenenti alla serie tematica “le eccellenze del sistema produttivo e del Made in Italy” dedicati alle imprese nel centenario della fondazione: FENDI, LOACKER e BASALTINA.

  • data emissione: 04.04. 2025
  • dentellatura:  11 effettuata con fustellatura.
  • dimensioni francobollo: 40 x 30 mm
  • tipo di carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, con imbiancante ottico.
  • Grammatura: 90 g/mq.
  • Supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq.
  • Adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco).
  • stampato: I.P.Z.S. Roma
  • tiratura: 300.015
  • valore tariffa: B 50 g = €2,80
  • colori: tre
  • bozzettistaprogetto grafico a cura di Fendi e ottimizzato dal Centro Filatelico dell’Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.
  • num. catalogo francobolloMichel ______ YT _______ UNIF ______SASS _4556____
  • Il francobollo: riproduce il logo del centenario Fendi in evidenza sulla caratteristica texture FF creata nel 1965 dallo stilista Karl Lagerfeld. La doppia F, acronimo di “Fun Furs”, ovvero pellicce divertenti, è una dichiarazione audace che simboleggia l’identità Fendi e la creatività senza confini che si è evoluta nel tempo in molteplici varianti grazie all’eccellenza artigianale e allo stile innovativo. Completano il francobollo la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B 50 G”.
  • data emissione: 04.04. 2025
  • dentellatura:  9 effettuata con fustellatura.
  • dimensioni francobollo: 48 x 40 mm
  • tipo di carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, con imbiancante ottico.
  • Grammatura: 90 g/mq.
  • Supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq.
  • Adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco).
  • stampato: I.P.Z.S. Roma
  • tiratura: 250.012
  • valore tariffa: B = €1.30
  • colori: cinque
  • bozzettistaprogetto grafico a cura di Loacker S.p.A. e ottimizzato dal Centro Filatelico dell’Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.
  • num. catalogo francobolloMichel ______ YT _______ UNIF ______SASS _4554____
  • Il francobollo: riproduce, in primo piano, il famosissimo wafer, fiore all’occhiello della produzione Loacker conosciuto in tutto il mondo, affiancato alle nocciole che caratterizzano il gusto unico e inconfondibile della crema Napolitaner. Sullo sfondo svetta il logo del centenario della fondazione della ditta Loacker, tra le più importanti dell’Alto Adige. Completano il francobollo la legenda “CHE BONTÀ!”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”. 
  • data emissione: 04.04. 2025
  • dentellatura:  11 effettuata con fustellatura.
  • dimensioni francobollo: 30 x 40 mm
  • tipo di carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, con imbiancante ottico.
  • Grammatura: 90 g/mq.
  • Supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq.
  • Adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco).
  • stampato: I.P.Z.S. Roma
  • tiratura: 200.025
  • valore tariffa: B = €1.30
  • colori: cinque
  • bozzettistaClaudia GIUSTO
  • num. catalogo francobolloMichel ______ YT _______ UNIF ______SASS _4555____
  • Il francobollo: riproduce una serie di listelli realizzati con l’antica e pregiata pietra lavica di Bagnoregio contraddistinta con il marchio storico registrato Basaltina®, che, incrociandosi, formano una composizione geometrica in cui campeggia, al centro, il logo del centenario della fondazione dell’azienda Basaltina. Completano il francobollo la legenda “DA UN SECOLO DIAMO VITA AD UNA PIETRA UNICA”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”. 

Se sei interessato all’acquisto di questi francobolli, li puoi acquistare, al prezzo di € 5,00 S.V.V. ( francobollo FENDI) e € 2,00 per gl’altri due ciascuno,  inviando una richiesta alla email: protofilia1@gmail.com

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Fendi è un marchio italiano del lusso, fondato come casa di moda a Roma nel 1925 da Edoardo Fendi e Adele Casagrande. L’azienda disegna, produce e distribuisce pelletteria, scarpe, accessori, abbigliamento, orologi, complementi di arredo e accessori decorativi di lusso. Dal 2001 Fendi fa parte della divisione “Fashion & Leather Goods” del gruppo francese LVMH. La sua sede è a Roma, nel Palazzo della Civiltà Italiana.

Logo storico aziendale le due F rovesciate

Storia

Gli inizi

Nel 1918 Adele Casagrande (1897-1977) apre il suo negozio di borse e laboratorio di pellicceria in via del Plebiscito a Roma. L’azienda prende l’attuale nome nel 1925, a seguito del matrimonio con Edoardo Fendi (1904-1954).

Nel 1932 Adele ed Edoardo Fendi aprono una boutique in via Piave dove vendono la collezione Selleria. Il nome Fendi è già affermato e la fama della bottega artigiana travalica i confini nazionali. Il negozio diventa una delle mete più ambite dai turisti stranieri in visita a Roma.

Nel 1946 i fondatori lasciarono il controllo dell’azienda alle figlie, le sorelle Fendi: Paola (1931-), Anna (1933-), Franca (1935-2022), Carla (1937-2017) e Alda (1940-). Ognuna di loro lavora in un ambito diverso (marketing, design, accessori, …) e una delle prime decisioni che prendono è, nel 1965, coinvolgere nella creazione dei loro accessori l’emergente Karl Lagerfeld, che le accompagnerà in un sodalizio durato 54 anni.

Nel 1966 viene ideato da Lagerfeld il logo dell’azienda con la doppia F in versione quadrata che sarà in seguito oggetto di diverse reinterpretazioni. Sempre nel 1966 Fendi presenta la prima collezione di alta moda, espandendo i propri interessi nell’area degli Stati Uniti e del Giappone.

Nel 1969 è creata la prima linea commerciale di pellicceria e, negli anni successivi, di cosmetici e di accessori maschili.

Nel 1977 Fendi introduce per la prima volta l’abbigliamento, con una collezione ready-to-wear.

Il successo degli anni ottanta

Nel 1985 la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma celebra i vent’anni di collaborazione tra Fendi e Karl Lagerfeld attraverso la mostra Un percorso di lavoro: Fendi. Karl Lagerfeld.

Negli anni ottanta l’azienda amplia la propria proposta di profumi (1985), occhiali, jeans e arredi per la casa (1987).

Nel 1989 viene inaugurata la prima boutique Fendi negli Stati Uniti, sulla 5th Avenue di New York.

Gli anni novanta

Nel 1992 la figlia di Anna Fendi, Silvia Venturini Fendi, diventa direttore artistico degli accessori e co-designer della linea donna accanto a Lagerfeld; nel 1997 firma la borsa Baguette, modello iconico che batte ogni record di vendita e notorietà.

Nel 1994 Paola Fendi ha ceduto la presidenza dell’azienda alla sorella minore Carla.

La vendita della quota di maggioranza

Fendi è stata un’azienda a conduzione familiare fino al 1999 quando Prada e LVMH, il più grande gruppo mondiale di beni di lusso, hanno unito le forze per acquistare il 51% di Fendi per 545 milioni di dollari; anche Gucci ha tentato l’acquisizione ma ha perso la gara.

Secondo i termini dell’accordo, Prada e LVMH erano obbligati ad acquisire qualunque combinazione di quote pari al 49% che le sorelle Fendi, ognuna proprietaria del 20% dell’azienda, avessero deciso di vendere.

L’etichetta ha perso circa 20 milioni di euro nel 2001 e altrettanti l’anno seguente Nel 2002 Prada ha accettato di vendere la sua quota del 25,5% a LVMH per 265 milioni di dollari. Nel 2002 LVMH ha acquisito un ulteriore 15,9%. Carla Fendi, membro della famiglia fondatrice, ha continuato ad agire come presidente e proprietaria di minoranza fino al 2008.

Il 19 ottobre 2007 Fendi sceglie la Grande muraglia cinese per presentare la collezione primavera-estate e fa sfilare 88 modelle, in una sfilata che passa alla storia come una delle più scenografiche.

Nel 2009 Silvia Venturini Fendi crea la borsa Peekaboo, raggiungendo un successo paragonabile alla Baguette Bag.

Nel 2010 nasce l’etichetta Fendi Kids che debutta con la prima collezione under 14 nella Primavera/Estate 2011.

Nello stesso anno, Fendi Lancia una nuova fragranza – Fan di Fendi – prima di chiudere il settore profumi nel 2015.

Il capo stilista della linea donna Fendi è stato Karl Lagerfeld per 54 anni. Silvia Venturini Fendi è co-designer della linea donna dal 1994, direttrice artistica degli accessori e della linea uomo.

Gli anni dieci

Nel 2015 per celebrare i cinquant’anni con Karl Lagerfeld Fendi ha organizzato nel 2015 al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi la sua prima sfilata haute couture dedicata alle sue pellicce e ribattezzata, con un gioco di parole, Haute Fourrure. Viene lanciato il progetto Fendi for Fountains, che ha finanziato la restaurazione della Fontana di Trevi, Il marchio Fendi ha festeggiato i suoi novant’anni con una sfilata nella fontana di Trevi, a Roma, e una mostra al Palazzo della Civiltà Italiana, dove è stata inaugurata la nuova sede.

Nel 2016 viene inaugurato il Palazzo Fendi, un palazzo seicentesco nel Tridente, tra via Condotti e via del Corso, dove ha sede la più grande boutique romana; una parte del palazzo è dedicata all’ospitalità.

Nel 2018 Fendi ha superato 1 miliardo di euro (1,2 miliardi di dollari) di vendite annuali e gestisce una rete di 215 negozi monomarca.

Sviluppi recenti

A settembre 2020 il designer inglese Kim Jones viene incaricato di assumere il ruolo di direttore artistico della collezione donna di Fendi, precedentemente occupato da Lagerfeld.

Nel 2021 Fendi termina la sua partnership con Safilo e fa un accordo con Thelios, un’altra società del gruppo LVMH, per creare, produrre e distribuire la sua collezione di occhiali.

Fendi Casa terminate la sua collaborazione con il licenziatario Luxury Living e ne inizia una con Design Holding, controllata da Investindustrial e The Carlyle Group, per creare Fashion Furniture Design (FF Design), produrre e distribuire col marchio Fendi Casa.

Direttori artistici

Il 19 febbraio 2019 scompare Karl Lagerfeld ed è Silvia Venturini Fendi che gli subentra per gestire sia la collezione uomo che la collezione donna.

Da settembre 2020 la collezione donna viene affidata a Kim Jones, già stilista per la collezione uomo di Dior, che viene nominato direttore artistico delle collezioni couture e prêt-à-porter donna della maison. Silvia Venturini rimane direttrice artistica degli accessori e della collezione uomo. La collezione di debutto di Jones è quella per l’autunno-inverno 2021/2022.

Nel 2021 Delfina Delettrez Fendi, figlia di Silvia Venturini Fendi, è stata nominata direttrice artistica della collezione gioielli.

Fendi e il cinema

Spesso la casa di moda collabora con il cinema, ha infatti firmato gli abiti di scena per i cult C’era una volta in AmericaEvita e I Tenenbaum.

Molti registi famosi negli anni settanta scelgono le pellicce Fendi per i loro personaggi: Luchino Visconti, Federico Fellini, Franco Zeffirelli, Mauro Bolognini. Fendi ha vestito anche le dive del cinema: Sophia Loren, Diana Ross, Jacqueline Kennedy Onassis; Soraya, Liza Minnelli.

Campagne pubblicitarie

Lo stesso Lagerfeld si è occupato degli scatti delle campagne pubblicitarie di Fendi fino alla sua morte. L’azienda ha poi lavorato con, tra gli altri, Nick Knight, Craig McDean e Steven Meisel.

Filantropia

Nel 2013 Fendi ha investito oltre 2 milioni di euro per sponsorizzare progetti tra cui la bonifica delle Quattro Fontane e il restauro della Fontana di Trevi a Roma.

Nel 2018 Fendi ha avviato una partnership con la Galleria Borghese per sostenere le mostre del museo per i successivi tre anni e nel 2019 ha investito 2,5 milioni di euro per restaurare il Tempio di Venere e Roma., il restauro è terminato nel 2021.

Contraffazione

Fendi ha citato in giudizio Burlington nel 1986 per aver venduto borse contraffatte e ha intentato una nuova causa nel 2006 dopo aver concluso che la società stava violando l’ingiunzione. Nel 2010 un magistrato degli Stati Uniti ha obbligato Burlington a pagare a Fendi poco più di 5,6 milioni di dollari di danni, spese legali e costi per risolvere una controversia risalente al 1986 sulla presunta vendita di articoli in pelle contraffatti a marchio Fendi. Burlington ha successivamente accettato di pagare 10,05 milioni di dollari.

Sempre nel 2010, Fendi ha raggiunto un accordo di 2,5 milioni di dollari con l’ex società madre di Filene’s Basement per risolvere le affermazioni di contraffazione (articolo parzialmente estrapolato dal sito Wikipedia e le immagini da Google).

 

Testo bollettino

Varcare le porte di FENDI è come entrare in un vortice di tradizione e modernità che continua a risuonare, specialmente oggi, mentre il marchio celebra il suo 100° anniversario.

Da un secolo, la Maison sorprende con la sua dualità, combinando la bellezza di Roma con una visione orientata al futuro. Fondata a Roma nel 1925 da Adele e Edoardo Fendi, FENDI è fiorita da un piccolo laboratorio artigianale di pellicceria e pelletteria ad una Maison di lusso globale. Dalla fondatrice matriarca alle cinque leggendarie sorelle Fendi – Paola, Anna, Franca, Carla e Alda – che dagli anni ’40 hanno conquistato il mondo, partendo da Roma, fino all’arrivo di Karl Lagerfeld nel 1965, l’imperatore tedesco della moda con una visione sconfinata, il viaggio di FENDI è quello di una famiglia scelta, costruito su profonde connessioni e valori tramandati di generazione in generazione.

La firma originale con il logo FF, che sta per “Fun Furs”. Le prime sfilate di moda, la storia d’amore con il cinema, la creazione delle borse Baguette e Peekaboo di Silvia Venturini Fendi. L’inizio di una nuova era con l’arrivo di LVMH nel 2000, le spettacolari sfilate sulla Grande Muraglia Cinese e alla Fontana di Trevi, e la monumentale sede a Palazzo della Civiltà Italiana a Roma.

La storia di FENDI è fatta di audace creatività, guardando al futuro e onorando il passato.       

 

La Loacker S.p.A. (in tedesco Loacker AG) è un’impresa dolciaria italiana produttrice di wafer, cioccolato e derivati, con sede in Alto Adige.

Logo aziendale

Storia

L’azienda fu costituita nell’anno 1925 nel centro storico di Bolzano: a fondarla fu il pasticciere Alfons Loacker (1901-1970), che nel capoluogo dell’Alto Adige, per la precisione in piazza Domenicani, aprì un piccolo negozio con due aiutanti. Nel corso del tempo la sede bolzanina divenne troppo piccola ed il 1974, di fatto, segnò il passaggio da piccola pasticceria regionale a realtà industriale, allontanandosi dalla città. Armin Loacker (scomparso il 21 gennaio 2019 all’età di 78 anni), figlio di Alfons, scelse l’altopiano del Renon, con vista sulle Dolomiti, per produrre i propri wafer e rispettare il suo motto: “Un prodotto naturale si produce in un ambiente naturale”.

Situazione attuale

Loacker conta oggi due stabilimenti, uno ad Auna di Sotto sul Renon e l’altro ad Heinfels nel Tirolo Orientale (Austria): qui vengono prodotti wafer e specialità al cioccolato. A guidare l’impresa oggi c’è la terza generazione: Andreas e Martin Loacker, entrambi figli di Armin, e il nipote Ulrich Zuenelli, che ricopre il ruolo di amministratore delegato.

Secondo gli ultimi dati riguardanti l’azienda altoatesina, Loacker conta 1.056 collaboratori, 435,450 milioni di fatturato complessivo, 1,03 miliardi di unitá prodotte per un totale di 35.729 tonnellate di prodotti venduti. Dopo l’Italia, prima tra i paesi consumatori, ci sono USA, l’Arabia Saudita seguiti da Israele e Cina.

Nel 2022 Loacker annuncia l’avvio di una partnership pluriennale con Sammontana per la produzione di una gamma di gelati a suo marchio.

Nel 2022, Standard Ethics ha attribuito una rating sostenibilità pari a EE- su una scala da F a EEE nell’ambito dello SE Food&Beverage Sustainability Italian Benchmark.

Prodotti e ingredienti

Fra i prodotti Loacker più conosciuti c’è quello al gusto Napolitaner, come raccontavano i fiabeschi Gnometti nelle iconiche pubblicità televisive dagli anni ‘80 fino al nuovo secolo. Il termine Napolitaner fu scelto perché le nocciole, ingrediente principale della crema all’interno del wafer, arrivavano proprio dalla zona di Napoli.

Oggi Loacker, con l’obiettivo di verticalizzare la propria filiera produttiva, ha avviato 4 percorsi di sostenibilità per la produzione e l’approvvigionamento delle materie prime principali.

Oltre ai baccelli di vaniglia Bourbon che arrivano dal Madagascar e le fave di cacao coltivate in Ecuador e Costa d’avorio, Loacker utilizza per le sue creme latte in polvere auto-prodotto nello stabilimento Dolomites Milk di Vandoies, il primo impianto italiano specializzato nel siero di latte in polvere e latte in polvere. La struttura di 10mila metri quadrati è nata dalla joint venture con l’azienda lattiero-casearia Brimi di Bressanone, realtà locale con 1.100 soci contadini altoatesini.

Loacker copre una parte del suo fabbisogno di nocciole con prodotti provenienti da due aziende agricole di proprietà Loacker situate in Toscana dai noccioleti di 90 aziende che sono parte di un progetto di coltura con contratto di filiera in Veneto, Umbria, Toscana e nelle Marche.

Loacker inoltre distribuisce in Italia i prodotti a marchio Lorenz, Pema, Twinings, Ovomaltine e Darbo.

Loacker Café

Oltre alla produzione e vendita dei propri prodotti alla grande e piccola distribuzione, il gruppo comprende anche cinque Loacker Café.

Si tratta di un mix di caffetteria e negozio dove vengono venduti tutti i prodotti della gamma Loacker oltre a bontà di caffetterie e pasticceria fresche da gustare al momento. Presenti solo nel Nord Italia: a Bolzano in centro storico e nel centro commerciale Twenty, all’Outlet Center del Brennero, in piazza Fiera a Trento e ad Heinfels, proprio accanto alla sede produttiva nel Tirolo orientale (articolo parzialmente estrapolato dal sito Wikipedia e le immagini da Google).

 

Testo bollettino

Loacker, un nome che evoca immagini di wafer croccanti e creme golose, celebra un secolo di storia nel 2025. Cento anni di bontà, iniziati in una piccola pasticceria di Bolzano e culminati in un successo globale. “Che bontà!” esclama chiunque assaggi una specialità Loacker, un’emozione che nasce dalla scelta di ingredienti naturali di alta qualità, come volle il fondatore Alfons Loacker, bandendo coloranti, conservanti e aromi artificiali. Una scelta di trasparenza e amore per la natura che ancora oggi contraddistingue l’azienda e che ha contribuito a creare l’identità del marchio.

Questa filosofia si rispecchia anche nel luogo di produzione: a 1000 metri di altitudine, circondati dalle Dolomiti, nascono prodotti dal gusto autentico. Loacker ha saputo coniugare tradizione e innovazione, mantenendo la propria identità pur ampliando la gamma di prodotti e conquistando nuovi mercati.

Oggi, i wafer Loacker sono apprezzati in oltre 100 Paesi, un simbolo di qualità e gusto riconosciuto in tutto il mondo. La friabilità inconfondibile della cialda e il ripieno cremoso sono il risultato di una ricetta perfezionata nel tempo, che utilizza ingredienti selezionati con cura e lavorati con passione. “Che bontà!” è un’espressione che racchiude in sé la storia di un successo costruito sulla qualità e sul rispetto per la natura, creando prodotti che deliziano il palato e conquistano il cuore di milioni di persone.

Ulrich Zuenelli

Executive Chairman of the Board

Andreas Loacker

Vice Chairman of the Board

Martin Loacker

Chairman of the Loacker Family Holding

 

Basaltina Srl è una società interamente italiana fondata da Giuseppe Tecchi nel 1925. Nel cuore dell’Italia, nella cava di Bagnoregio, tra le più grandi ed importanti realtà nel settore lapideo, si estrae e si lavora una pietra naturale di origine lavica, nota sin dagli albori dell’Impero Romano e ad oggi commercializzata con il marchio Basaltina®.   

Da sempre, in questa vasta ed armonica struttura produttiva, sono le persone a fare la differenza: gli oltre 70 dipendenti, che operano nel pieno rispetto delle normative ambientali, lavorano con dedizione  per valorizzare un prodotto unico ed esportato con successo in tutto il mondo.

Il marchio Basaltina® è sinonimo di eccellenza artigianale e industriale del Made in Italy. La pietra è apprezzata per il colore, il look minimal e la sua versatilità che la rendono semplice ma elegante.  Grandi architetti e designer internazionali firmano con il brand Basaltina® autentici capolavori: Aurora Place Apartments di Renzo Piano, Asian Art  Museum di Gae Aulenti, Winspear Opera House di Norman Foster, Sagrada Familia, Doha Hamad International Airport e i tre grattacieli della Samsung a Seoul, solo per citarne alcuni.

Logo aziendale

La Storia

Scoperta la pietra, cui è stato attribuito il marchio Basaltina®, nelle zone laviche dell’entroterra Viterbese, è stata massicciamente utilizzata dagli Antichi Romani per costruire la propria potenza, edificando su di essa la meraviglia di un Impero immortale, fatto di strade larghe e solide, monumenti maestosi, riflessi di grandezza.

Sin dal 1925 la Famiglia Tecchi estrae, seleziona, lavora, prepara e distribuisce la preziosa pietra, identificata con il brand Basaltina®, attraverso un sistema produttivo di altissima qualità. La Società ha il proprio Quartier Generale nella bellissima Cava di Bagnoregio, in pieno Alto Lazio, una zona boschiva ricca di località suggestive ed uniche, dall’enorme tradizione culturale, gastronomica e paesaggistica.

Dal 2020 è iscritta al Registro dei Marchi Storici di Interesse Nazionale, riconoscimento importante per l’innovazione, la sostenibilità e l’internazionalità di Basaltina Srl.

Il tipico Marmo della Basaltina

Il prodotto a marchio Basaltina®, perfetta per interni ed esterni, arricchisce qualsiasi superficie, esaltandola e rendendola unica. Le certificazioni nazionali ed internazionali ottenute dalla Basaltina Srl sui propri prodotti testimoniano le sue ottime caratteristiche fisico-meccaniche: resistenza al calore, al gelo, alla compressione e all’usura. Grazie alla sua versatilità è adatta ai più svariati usi e tipologie di lavorazione e la sua tonalità grigia la rende ideale per ogni abbinamento con altri materiali (articolo estrapolato da vari siti su Internet e le immagini da Google).

 

Testo bollettino

Basaltina Srl fondata da Giuseppe Tecchi nel 1925, ha raggiunto il traguardo dei 100 anni di attività, consolidandosi come una eccellenza nel settore lapideo. Con una storia che affonda le radici nell’antica Roma, la Basaltina® viene estratta e lavorata nella storica cava di Bagnoregio. La pietra è apprezzata in tutto il mondo per la struttura unica, il colore elegante, il look minimal e la straordinaria versatilità, che la rendono ideale per ogni progetto. Architetti di fama mondiale come Norman Foster e Renzo Piano, marchi internazionali come D&G e Celine e musei prestigiosi come il Metropolitan Museum e i Musei Vaticani scelgono l’eleganza senza tempo della Basaltina®. La capacità di innovare pur rispettando la tradizione, unita a un forte impegno verso la sostenibilità rende Basaltina Srl un punto di riferimento del settore. Inoltre, per il Giubileo 2025, Basaltina® è protagonista del rinnovamento di Roma Capitale nei luoghi più simbolici della città eterna. I prestigiosi riconoscimenti “Marchio Storico e d’Interesse Nazionale” e “Pietra Rara” testimoniano una storia di qualità ed eccellenza di una pietra unica, simbolo del Made in Italy.

Gianluca Pellegrino

Amministratore Unico di Basaltina Srl

 

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