22^ emissione 2025 del 21.03.2025 di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “le eccellenze del patrimonio culturale italiano” dedicato all’ISTITUTO NAZIONALE di STUDI ROMANI, nel centenario della fondazione


22^ emissione 2025 del 21.03.2025 di un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “le eccellenze del patrimonio culturale italiano” dedicato all’ISTITUTO NAZIONALE di STUDI ROMANI, nel centenario della fondazione, dal valore indicato con la lettera B, corrispondente ad €1.25
- data emissione: 21.03. 2025
- dentellatura: 11 effettuata con fustellatura.
- dimensioni francobollo: 40 x 30 mm
- tipo di carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, con imbiancante ottico.
- Grammatura: 90 g/mq.
- Supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq.
- Adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco).
- stampato: I.P.Z.S. Roma
- tiratura : 250.020
- valore tariffa: B= €1.25
- colori: tre
- bozzettista: a cura del Centro Filatelico dell’Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.
- num. catalogo francobollo: Michel ______ YT _______ UNIF ______SASS _4545____
- Il francobollo: riproduce un particolare dell’Atto Costitutivo dell’Istituto Nazionale di Studi Romani fondato nel 1925 da Carlo Galassi Paluzzi che promuove la conoscenza di Roma in tutti i suoi aspetti, storico, archeologico, artistico, urbanistico, linguistico, sociale ed economico, approfondendo ogni tempo della sua storia millenaria, dall’antico ai nostri giorni. In alto a sinistra, è presente il logo rivisitato del centenario della fondazione. Completano il francobollo la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

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L’Istituto nazionale di studi romani è un istituto storico italiano fondato nel 1925.

Storia
L’istituto venne fondato nel 1925 da Carlo Galassi Paluzzi ed eretto in ente morale l’anno successivo, in base alle politiche culturali del regime fascista. Fu ristrutturato su basi accademiche nel 1951 ed è una delle istituzioni culturali ammesse al contributo ordinario dello Stato. Ha sede all’Aventino, in piazza dei Cavalieri di Malta 2, nell’ex convento annesso alla basilica dei Santi Bonifacio e Alessio.

Le finalità dell’istituto sono di ricerca scientifica ed alta divulgazione, relative alla «conoscenza di Roma in tutti i suoi aspetti (storici, archeologici, artistici, urbanistici, linguistici, sociali, economici ecc.) e in ogni tempo della sua storia millenaria, dall’antico ai nostri giorni».


Splendida foto aerea dell’Istituto, sita a Roma sull’Aventino e il chiostro interno. L’Istituto offre la possibilità di utilizzare il suo esterno per organizzare matrimoni con un affaccio da “paura”
Una delle sue iniziative storiche è il Certamen Capitolinum, concorso internazionale di prosa e poesia latina, la cui prima edizione, riservata alle ultime classi delle scuole liceali del Regno, fu indetto nel 1939.
L’istituto pubblica numerosi testi e possiede una biblioteca di circa 26 000 opere e circa 1 500 periodici e un archivio iconografico di oltre 50 000 immagini, in gran parte relative a Roma e al suo territorio.

L’organo ufficiale dell’ente fu la rivista Roma, fondata nel 1923; dal 1953 divenne, ed è tuttora, la rivista Studi romani (articolo estrapolato dal sito Wikipedia e le immagini da Google)
Testo bollettino
Fondato il 21 marzo 1925 da Carlo Galassi Paluzzi ed eretto in Ente Morale l’anno successivo, l’Istituto Nazionale di Studi Romani, ristrutturato su basi accademiche nel 1951, è iscritto nella tabella delle istituzioni culturali ammesse al contributo ordinario dello Stato. L’Istituto affronta la conoscenza di Roma in tutti i suoi aspetti e in ogni tempo della sua storia millenaria, dall’antico ai nostri giorni.
Organo ufficiale dell’Ente fu la rivista “Roma”, fondata già nel 1923. Cessata nel 1944, dal 1953 voce dell’Istituto divenne ed è “Studi Romani”.
La finalità della ricerca scientifica e quella dell’alta divulgazione sono strettamente connesse: i frutti delle ricerche sono testimoniati anche da una cospicua attività editoriale che supera oggi i mille titoli, alcuni dei quali considerati dagli studiosi delle singole discipline capisaldi della letteratura specifica.
Vengono organizzati convegni nazionali ed internazionali, giornate di studio, cicli di conferenze, concorsi, sopralluoghi a monumenti, raccolte d’arte e scavi a Roma.
Di origine coeva all’Istituto Nazionale di Studi Romani (1925), la Biblioteca è collocata nei locali della prestigiosa sede, alla quale si accede dall’ampio chiostro di S. Alessio che ha assunto l’aspetto attuale nel XVIII secolo. L’Archivio storico dell’Istituto è stato dichiarato di notevole interesse storico il 22.10.1990; la Fototeca è costituita in gran parte dal materiale illustrativo prodotto o utilizzato dall’Istituto nel corso della sua attività.
Gaetano Platania
Presidente Istituto Nazionale di Studi Romani

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